I Måneskin hanno appena annunciato, con grande sensibilità, che non si esibiranno in Russia nel loro prossimo tour mondiale per solidarietà e a sostegno del popolo ucraino.
E, se invece di non andare, avessero inaugurato il loro tour proprio da Mosca?
E, se invece del (nobilissimo) boicottaggio, fossero andati in Russia a portare pezzi di pace attraverso il rock e la musica?
E se fossero andati a “casa” di Putin a far sentire la propria voce dissidente, come hanno fatto in Polonia e nell’Ungheria di Orban?
Magari sbaglio io, magari non ci saranno le condizioni, sicuramente è (troppo?) rischioso, ma continuo a pensare che la cultura, la musica e l’arte siano l’unico ponte che non possiamo mai permetterci di abbattere.
Lorenzo Tosa
Nessun commento:
Posta un commento