dalla nostra corrispondente Anais Ginori
La dichiarazione del fondatore del Front National arriva dopo che la nipote Marion Maréchal ha spiegato che non farà campagna per la zia e che anzi sta pensando di appoggiare la candidatura all'Eliseo di Eric Zemmour
PARIGI - Jean-Marie Le Pen si schiera con la figlia in vista delle presidenziali di aprile, pur esprimendo "simpatia" per Eric Zemmour. "Sostengo Marine. È naturale", sostiene il fondatore del Front National, 93 anni. La sua dichiarazione arriva dopo che Marion Maréchal, nipote di Marine Le Pen, ha spiegato che non farà campagna per la zia e che anzi sta pensando di appoggiare l'opinionista dell'ultradestra. Quando Zemmour si era lanciato in politica, Le Pen senior l'aveva elogiato. Si conoscono e si stimano. “È il più bel incontro che ho fatto dopo quello con Saddam Hussein” ha raccontato un giorno il patriarca dell'estrema destra francese. "Ho simpatia per Eric. Non ci sono problemi", ha ripetuto di nuovo pur decidendo di non abbandonare la sua erede politica che nel 2015 l'ha escluso dal partito a cui ha cambiato anche il nome, Rassemblement National. “Marine ha sbagliato. Pensava di liberarsi di una palla al piede, ma io sono una palla di cannone”, aveva ironizzato subito dopo la sua cacciata.
La guerra in famiglia era finita in tribunali, con ricorsi e avvocati. Alla fine, dopo anni di freddo, padre e figlia si sono riconciliati. E ora Le Pen senior definisce le esitazioni di Marion come un caso in cui “le passioni hanno la meglio sulla ragione”. "Succede che le persone abbiano opinioni divergenti. È deplorevole che questo accada durante la campagna elettorale” commenta, aggiungendo di capire lo “choc” di Marine quando ha saputo del possibile tradimento in casa. “È brutale, violento”, ha confidato la leader dell'estrema destra a proposito dell'uscita della nipote, insistendo sulla natura personale della loro relazione. Quanto alle adesioni alla campagna di Zemmour da parte di altri dirigenti del Rassemblement National, Le Pen senior ha osservato: "Il tradimento è un'abitudine in politica”. Con Zemmour c’è uno storico rivale del patriarca Bruno Megret. E nelle ultime settimane sono arrivati anche il dirigente Gilbert Collard e l'eurodeputato Jérome Rivière mentre dai Républicains la defezione più clamorosa è stata quella del deputato Guillaume Peltier.
“Sono persone che preferiscono la Francia al loro partito politico”, ha detto Zemmour che nei sondaggi è posizionato dietro a Le Pen e Valérie Pécresse. Il giornalista si mostra abbastanza convinto che alla fine Maréchal, sposata con l'ex leghista Vincenzo Sofo, arriverà nelle sue fila. "Chi vivrà, vedrà”, ha commentato. Intanto, però, deve far fronte a nuovi problemi. Il suo consigliere per la comunicazione, Olivier Ubéda, è stato denunciato per stupro da un ragazzo di 18 anni che ha collaborato con lui nell'ambito di un tirocinio. La Procura di Parigi ha immediatamente aperto un'inchiesta. Ubéda, che in passato ha collaborato con l'ex presidente Nicolas Sarkozy, ha contestato le accuse parlando di un "caso montato ad arte, come accade spesso in campagna elettorale”.
https://www.repubblica.it/esteri/2022/01/31/news/francia_la_dynasty_infinita_dei_le_pen_dopo_anni_di_gelo_il_patriarca_jean-marie_si_riconcilia_con_la_figlia_sostengo_m-335930396/
LePen71
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