Svezia. In una scuola, 60 bambine sottoposte a infibulazione
Sessanta bambine di una scuola della Svezia sono state sottoposte alla terribile pratica dell'infibulazione. Ventotto di esse frequentano la stessa classe.
-Redazione- Siamo abituati a pensare alla Svezia come uno dei Paesi più civili del mondo, laddove i diritti di tutti sono finalmente osservati e rispettati. Una nazione che ha appena eletto la prima eurodeputata femminista e rom e che, ormai da anni, insegna l'importanza dell'uguaglianza e della libertà negli altri stati.
Ebbene, in quella stessa Svezia, non tutto brilla. C'è una scuola a Norrkoping, per esempio, dove sessanta bambine hanno subito la mutilazione genitale: ventotto di loro frequentano poi la stessa classe e hanno dovuto sottostare alla terribile pratica nella modalità peggiore, l'infibulazione. Questa prevede l'asportazione del clitoride, delle grandi labbra e la cucitura quasi totale della vulva. Un'operazione il cui fine è chiarissimo: rendere dolorosissimi i rapporti sessuali.
A scoprire il tutto sono stati i servizi sanitari della città, durante i colloqui con le studentesse, tutte di età compresa tra i 4 e 14 anni. Ovviamente, subito sono partite le denunce: in Svezia, d'altra parte, la pratica della mutilazione genitale femminile è vietata dal 1982 e chi trasgredisce rischia di finire in carcere fino ai 10 anni.
http://www.articolotre.com/2014/06/svezia-in-una-scuola-60-bambine-sottoposte-a-infibulazione/
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