lunedì 2 settembre 2013

Rischio cuore 'va in vacanza' d'estate, ma torna in inverno

I fattori di rischio cardiovascolare, dal colesterolo alla pressione alta, legati alle stagioni


Cuore, apparato circolatorioCuore, apparato circolatorio
ROMA - I fattori di rischio cardiovascolare, dal colesterolo alla pressione alta, 'vanno in vacanza' d'estate ma si ripresentano puntualmente d'inverno. Lo ha scoperto uno studio dell'università di Losanna presentato al meeting della European Society of Cardiology in corso ad Amsterdam.
I ricercatori coordinati da Pedro Marques-Vidal hanno studiato i valori dei principali fattori di rischio in più di 107mila persone tra 35 e 80 anni di 7 paesi tra cui l'Italia, scoprendo che in generale sono più alti d'inverno, soprattutto a gennaio e febbraio, per poi abbassarsi tra giugno e agosto. In particolare la pressione è più alta nei mesi freddi in media di 3,5 millimetri di mercurio, un valore basso per una singola persona ma significativo su un numero così alto di soggetti, mentre la circonferenza della vita oscilla in media di un centimetro e il valore del colesterolo totale si alza e abbassa di 0,24.
A determinare i cambiamenti, sottolinea Marques-Vidal, potrebbe essere la differenza stagionale nelle abitudini alimentari, che è oggetto di un altro studio attualmente in corso. ''Questo - spiega il ricercatore - può spiegare perchè le morti per problemi cardiovascolari sono maggiori in inverno. Nei mesi freddi le persone dovrebbero fare uno sforzo extra dal punto di vista dell'esercizio fisico e dell'alimentazione per proteggere la propria salute''. Una conferma alla scoperta potrebbe venire da un'altra ricerca dello stesso gruppo, che sta valutando in persone che vivono nell'emisfero sud se la stessa stagionalità risulta invertita. In totale al termine delle due ricerche saranno valutati i dati di 200mila persone.

(ANSA)

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