Galles, abbattuti i cani "militari" di William
"Uno era vecchio, l'altro aggressivo"
La decisione subito dopo la partenza del principe dalla base degli elicotteristi. La Difesa: "E' stata una coincidenza. Abbiamo cercato di trovargli una nuova collocazione ma non sono animali per famiglie". Protesta degli animalisti
dal nostro corrispondente ENRICO FRANCESCHINILONDRA – Due cani poliziotto che hanno fatto la guardia al principe William mentre serviva in un’unità di elicotteristi in Galles sono stati uccisi per ordine delle autorità appena tre giorni dopo che l’erede al trono ha lasciato la carriera militare. La notizia è stata scoperta dal Sun, che le dedica oggi la prima pagina come prova di un’inutile crudeltà umana verso gli animali o perlomeno come sintomo di insensibilità nei loro confronti. I cani fornivano un’ulteriore controllo di sicurezza alla base della Royal Air Force in cui prestava servizio il principe. Dopo la sua partenza l’unità di protezione creata per colui che un giorno diventerà re è stata sciolta e i responsabili hanno deciso che non era possibile riassegnare i due cani ad altre unità o collocarli presso qualche famiglia, per cui hanno subito una “eutanasia”, come informa un comunicato ottenuto dal quotidiano londinese.
La decisione ha sollevato immediate proteste fra animalisti e fra tutti coloro che amano il “migliore amico dell’uomo”. I cani si chiamavano Brus, un pastore belga, e Blade, un pastore tedesco. Gli agenti che li tenevano al guinzaglio e lavoravano con loro si erano molto affezionati ai due quattro zampe e secondo una fonte sarebbero sconvolti dalla decisione di sopprimerli. Un portavoce della polizia difende il provvedimento spiegando che le unità canine delle forze dell’ordine cercano sempre di riassegnare i loro animali ad altri compiti o “metterli in pensione” presso una famiglia quando il loro servizio per qualche motivo non viene più ritenuto necessario o giunge a conclusione per ragioni di età. Spesso sono gli stessi poliziotti che decidono di portarsi via e tenere presso di sé i cani che hanno addestrato e con cui hanno a lungo lavorato.
Ma in questo caso, sempre secondo l’anonimo portavoce interpellato dal Sun, non era possibile. Blade aveva nove anni e mezzo e dei gravi problemi alla spina dorsale, per cui era comunque condannato a venire soppresso per ragioni mediche ossia per "non farlo soffrire". Brus aveva 7 anni e mezzo, non reagiva bene al contatto con altri cani (tranne il suo collega di lavoro Blade, presumibilmente) e aveva problemi "comportamentali". Sarebbe stato dunque difficile riaffidarlo ad altri compiti o a una famiglia. "Questi cani erano addestrati per aggredire la gente e anche per questa ragione sfortunatamente non potevano essere assegnati a membri del pubblico", dice la fonte.
Roger Mugford, uno psicologo e terapeuta degli animali, commenta, interpellato dal Sun: "Aggressività e problemi comportamentali sono la classica scusa usata per sopprimere i cani quando si pensa che non servano più allo scopo. Il comportamento dipende dall’ambiente che viene loro offerto. E viene da chiedersi se questi due cani sarebbero ancora vivi se il principe William continuasse a servire nella base della Raf". William è notoriamente un amante degli animali e lui stesso proprietario di un cane, un cocker-spaniel nero comprato insieme a Kate a cui è stato dato il nome (in italiano) di Lupo. Un suo portavoce rifiuta di fare commenti in merito allo scoop del tabloid londinese, ma è verosimile che il principe sia rimasto imbarazzato a sentirsi in qualche modo la causa della morte di due cani che lavoravano per proteggerlo.
http://www.repubblica.it/esteri/2013/09/18/news/cani_william-66800466/?ref=HREC2-3
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