Ecco i 3 batteri 'da incubo'
In Usa 23ml persone l'anno muoiono, antibiotici arma spuntata
I batteri utilizzati nell'esperimento sui biocombistibili (fonte: Brookhaven National Laboratory)
Sono gonorrea resistente, Clostridium Difficile e la classe di batteri chiamata Enterobatteriacei resistenti ai carbapenemi i tre 'germi da incubo' contro cui non funziona la maggior parte dei farmaci su cui bisogna agire urgentemente. Lo affermano le prime linee guida pubblicate dal Cdc di Atlanta sul fenomeno della resistenza agli antibiotici, che contengono anche un'indicazione delle priorità d'azione.
Secondo il documento ogni anno negli Usa muoiono 23mila persone a causa di agenti infettivi resistenti, mentre due milioni sono colpite per un costo sanitario diretto di 20 miliardi di dollari e indiretto di altri 35 miliardi. A provocare il fenomeno, sottolineano gli esperti, è l'uso smodato di questi farmaci, che secondo alcune stime sarebbero prescritti erroneamente nel 50% dei casi, e di cui si fa un uso massiccio anche negli allevamenti. ''Ogni volta che gli antibiotici vengono usati in qualsiasi ambiente i batteri si evolvono sviluppando resistenza - spiega Steve Solomon, direttore dell'ufficio del Cdc per la resistenza agli antibiotici - questi farmaci sono preziosi e limitati, e più li usiamo oggi più diminuisce la possibilità di averne di efficaci domani''.
(ANSA)
Sono gonorrea resistente, Clostridium Difficile e la classe di batteri chiamata Enterobatteriacei resistenti ai carbapenemi i tre 'germi da incubo' contro cui non funziona la maggior parte dei farmaci su cui bisogna agire urgentemente. Lo affermano le prime linee guida pubblicate dal Cdc di Atlanta sul fenomeno della resistenza agli antibiotici, che contengono anche un'indicazione delle priorità d'azione.
Secondo il documento ogni anno negli Usa muoiono 23mila persone a causa di agenti infettivi resistenti, mentre due milioni sono colpite per un costo sanitario diretto di 20 miliardi di dollari e indiretto di altri 35 miliardi. A provocare il fenomeno, sottolineano gli esperti, è l'uso smodato di questi farmaci, che secondo alcune stime sarebbero prescritti erroneamente nel 50% dei casi, e di cui si fa un uso massiccio anche negli allevamenti. ''Ogni volta che gli antibiotici vengono usati in qualsiasi ambiente i batteri si evolvono sviluppando resistenza - spiega Steve Solomon, direttore dell'ufficio del Cdc per la resistenza agli antibiotici - questi farmaci sono preziosi e limitati, e più li usiamo oggi più diminuisce la possibilità di averne di efficaci domani''.
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