Lo Stato, l’unità di potere contenuta in un paese altrimenti detto “Stato”, fu il centro del potere:
- potere economico-finanziario (banca centrale statale, valuta, scelta della politica economica, per la crescita e/o per la distruzione, potere sociale);
- potere militare, forze armate, polizia;
- potere culturale, la visione mondiale religiosa della nazione dominante;
- potere politico, legislativo, esecutivo, giudiziario.
Ma gli Stati, con l’eccezione dei più grandi, Cina, India, USA, Indonesia, Russia, stanno tramontando in silenzio. Cosa è successo ai quattro poteri? Risposta: in linea di massima sono saliti ai piani alti.
Prendiamo la Norvegia come esempio, un piccolo paese di soltanto 5 milioni di abitanti. Membro di un’alleanza militare regionale, la NATO, e membro de facto di un’unione regionale, l’UE attraverso lo Spazio Economico Europeo, EES – European Economic Space -, dove importanti decisioni di politica estera, militare e domestica tradizionalmente gestite dallo Stato sono attualmente decise a livello regionale, spesso per consenso (imposto). Sull’Afghanistan per esempio. Il primo ministro: “Quando la NATO entra noi entriamo, quando la NATO esce noi usciamo”. E le direttive europee sono eseguite.
Quindi, che cosa decide il Parlamento norvegese? La politica domestica, fin in quei dettagli che potrebbero essere gestiti in maniera pluralistica da province e comuni. E cosa decidono loro? Non molto, assumono delle decisioni minando l’autonomia comunale e rendendo quasi inutili le elezioni a tale livello. Come avviene a livello di elezioni statali per il Parlamento europeo; le persone affermano: “Tutto è deciso lassù, ad ogni modo”.
Prendiamo l’UE per esempio, una vasta regione con più di 500 milioni di abitanti, con il 7% della popolazione mondiale che produce il 25% della ricchezza globale. “L’Unione Europea è la più grande economia mondiale, insieme ai paesi fuori dall’euro, e con il 16% delle esportazioni, il più importante potere commerciale, davanti a Cina e USA”. Vanta, però, una disoccupazione da record, una forte competizione con i BRICS, un’elevata dipendenza energetica, 90 milioni di persone oltre 65 anni.
Inoltre, ha il 50% della spesa sociale mondiale, “7-25-50”, come Josè Ignacio Torreblanca ha riportato in un articolo con quel titolo 1. Inoltre, il 50% della spesa militare mondiale è degli USA; la potente UE vede i suoi processi decisionali in campo militare spostarsi sempre più verso l’alto, dirottati dal Cavallo di Troia americano presente nel conglomerato europeo: il Regno Unito.
Dietro all’uso del potere militare ci sono considerazioni economiche-culturali-politiche. Una considerevole delegazione di potere lassù in alto.
Prendiamo la democrazia. È parte della teoria dello Stato, controllata dal consenso dei controllati. Poniamo il caso di un Ministro di un piccolo paese in accordo con i suoi opposti avversari dei paesi di altre regioni, che affrontano le medesime questioni con competenza, molto da comparare, da imparare, da coordinare. La voce delle persone attraverso i Parlamenti diventa debole, quasi inudibile, in confronto: per di più le persone dichiarano opinioni mentre i ministri dichiarano fatti di legge. Per cui addio democrazia, addio per il momento.
La “supersidiarietà” comporta chiaramente l’opposto del principio della sussidiarietà nel gestire i problemi al livello più basso possibile. Abbiamo:
- il potere economico in mano a FMI-BCE-UE e FMI-Banca Mondiale-FED (Banca Centrale Americana);
- il potere militare in mano a NATO-AMPO-SCO, che significa in mano al potere egemonico;
- il potere culturale in mano alle civilizzazioni, che significa in mano a regioni specifiche: l’Occidente vede minori minacce nelle culture nazionali; ne vede maggiori nelle civilizzazioni occidentali in generale;
- il potere politico in mano ad alleanze e regioni, spesso tramite consenso.
Dio è disceso sulla Terra, onnipresente attraverso i quattro poteri, onnipotente, onnisciente spiando, essendo presumibilmente benevole in veste di macroregioni? È meglio o peggio dello sistema-Stato che ci stiamo lasciando alle spalle?
Dove ci condurrebbe la sussidiarietà – il più basso livello possibile? L’alternativa al regionalismo-globalismo non è il localismo, ma tutti i livelli di cui siamo composti, il mondo considerato come un insieme di comunità localmente autonome, una comunità di Stati, una comunità di macroregioni e di amministrazione globale; spingendo il potere verso il basso, verso le persone e la natura, ascoltando la sua voce. E le Nazioni Unite come una confederazione di Stati e macroregioni.
Abbiamo di fronte enormi minacce alla vita al di fuori del sistema statale:
Un modello base per Uccisioni di Massa
No. | LINEE DI FAGLIA | A: VIOLENZA DIRETTA | B:VIOLENZA STRUTTURALE |
1) | NATURA | Macello di “bestie, | Sfruttamento |
Selvaggi, giungle” | Inquinamento | ||
2) | GENERE | Uccisione di donne: | Patriarcato come prigione |
Aborto, | Per le donne | ||
Infanticidio, | Metterle “al loro posto” | ||
Streghe al rogo | |||
3) | GENERAZIONE | Privilegio della mezza età | |
Aborto | Scuole come ghetto | ||
Eutanasia | Pensioni come ghetto | ||
4) | RAZZA | Controllo delle razze pericolose | |
Estirpazione | Colonialismo | ||
Schiavitù | Schiavitù | ||
5) | DEVIANZA | Controllo delle persone pericolose | |
Criminale | Eutanasia | Esclusione | |
Mentale | Eutanasia | Esclusione | |
Somatica | Eutanasia | Esclusione | |
6) | CLASSE | ||
Militarmente | Eliminazione | ||
Economicamente | Sfruttamento-corpo | ||
Politicamente | Repressione-mente | ||
Culturalmente | Alienazione-spirito | ||
7) | NAZIONE | Genocidio definito a malapena | Stato come prigione di |
CULTURA | nazioni controllate dalla | ||
IDEOLOGIA | “maggioranza” | ||
8) | STATO | Guerra (uccisioni per il cibo, | Imperialismo |
REGIONE | |||
GLOBALE | Guerra (uccisioni per il cibo, | Imperialismo | |
Il sacrificio, la conquista) | Isolazionismo | ||
Stati “pariah”
|
Ci sono delle note positive: le minacce a livello di genere, razza, e Stato, il grande che uccide tutti, stanno diventando meno prominenti, tuttavia lo sono maggiormente a livello di generazione, classe e nazione. A livello di generazione le minacce sono più strutturali in quanto si estromettono dalla società i più vecchi invece di celebrarne l’esperienza e la saggezza. Questi problemi sono scoraggianti; richiamano a una gestione congiunta tra tutti e sei i livelli, in cooperazione.
Tuttavia, siamo giunti a una conclusione finora, liberamente, dopo Pete Seeger:
Dove sono finiti tutti i poteri?
Sono quasi morti.
Dove sono finiti tutti i poteri?
Poco tempo fa.
Dove sono finiti tutti i poteri?
Andati su, tutti quanti.
Oh, quando mai impareranno?
Oh, quando mai impareranno.
Sono quasi morti.
Dove sono finiti tutti i poteri?
Poco tempo fa.
Dove sono finiti tutti i poteri?
Andati su, tutti quanti.
Oh, quando mai impareranno?
Oh, quando mai impareranno.
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