venerdì 13 settembre 2013

Dal 2 settembre anche chi non è cittadino italiano potrà accedere ai concorsi pubblici.

immigrati
Grandi cambiamenti sono previsti per gli impieghi pubblici in Italia. E’ stata infatti modificata la legge, per cui dal prossimo 2 settembre chiunque sia in possesso di un permesso CE per soggiorno di lungo periodo o sia riconosciuto come rifugiato politico potrà avere accesso ai concorsi per essere assunto nella pubblica amministrazione. Ma vediamo nei dettagli cosa prevede la nuova legge numero 97 del 6 agosto, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale il 20 agosto.
Potranno quindi essere assunti pure stranieri che non hanno la cittadinanza italiana. Leggendo il testo della legge non ci sono dubbi a riguardo. Ecco cosa prevede la legge su “Modifiche alla disciplina in materia di accesso ai posti di lavoro presso le pubbliche amministrazioni”. “All’articolo 38, comma 1, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, sono apportate le seguenti modificazioni: a) al comma 1, dopo le parole: ‘Unione europea’ sono inserite le seguenti: ‘e i loro familiari non aventi la cittadinanza di uno Stato membro che siano titolari del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente’; b) dopo il comma 3 sono aggiunti i seguenti: ’3-bis.
Le disposizioni di cui ai commi 1, 2 e 3 si applicano ai cittadini di Paesi terzi che siano titolari del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo o che siano titolari dello status di rifugiato ovvero dello status di protezione sussidiaria”. Ecco allora sfatato il pensiero comune che gli immigrati fanno i lavori che gli italiani non vogliono più fare. In questo caso sembra proprio che non sia così.

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