martedì 16 luglio 2013

Milano: case scontate ai giovani impegnati nel volontariato

Ventidue alloggi popolari ai 18/30enni, canone massimo 300 euro


Milano: case scontate ai giovani impegnati nel volontariato
 MILANO - Il progetto si chiama 'Ospitalità solidale' e consentirà di assegnare 22 piccoli alloggi popolari di Milano a giovani tra i 18 e i 30 anni a un canone massimo di 300 euro al mese e a patto che si rendano disponibili ad attività di vicinato solidale nel quartiere. La Giunta comunale ha approvato le linee guida del bando per individuare il soggetto gestore del progetto che si occuperà di trovare i giovani assegnatari, di gestire la consegna degli alloggi e organizzare le attività di volontariato. I giovani assegnatari - spiega il Comune in una nota diffusa oggi -, che saranno individuati grazie ad una graduatoria, dovranno avere tra i 18 e i 30 anni e un reddito non superiore ai 1.500 euro mensili. Potranno essere studenti, ricercatori, studenti-lavoratori, lavoratori con contratto di stage, formazione, apprendistato, a tempo determinato, a progetto, ritenuta d'acconto occasionale. Le attività di vicinato solidale risponderanno alle esigenze del quartiere e saranno principalmente: doposcuola, animazione culturale-ricreativa, attività di coesione sociale, supporto al Comune per la diffusione del rispetto delle regole e del corretto uso degli spazi comuni. I contratti di locazione avranno durata pari a quella del rapporto lavorativo o di formazione in corso e "i canoni non saranno mai superiori ai 300 euro mensili".I 22 alloggi popolari si trovano nei quartieri periferici di Milano e sono tutti troppo piccoli per essere assegnati tramite graduatoria e per questo sono stati esclusi dal patrimonio disponibile. Nella nota il Comune ha ricordato che "grazie ad un finanziamento statale pari a circa 430 mila euro, l'Amministrazione comunale provvederà a sistemare e arredare tutti gli spazi". Il progetto comprende anche tre unità ad uso diverso che potranno essere utilizzate come sede per le attività di vicinato solidale o destinate, ad esempio, a lavanderia comune o internet point. Il soggetto che dovrà gestire il progetto (per un periodo massimo di 10 anni) sarà un ente senza scopo di lucro che sarà scelto tramite un bando. Si occuperà, con il Comune, di individuare i giovani, gestire gli alloggi e i rapporti contrattuali, supportare i ragazzi nel percorso personale verso l'autonomia abitativa ed economica, organizzare le attività di vicinato solidale. "Questo progetto virtuoso - ha spiegato l'assessore alla Casa, Daniela Benelli - ci consente di sottrarre all'abbandono alloggi non assegnabili, sostenendo i ragazzi in difficoltà in un momento di crisi economica e del lavoro. Inserire dei giovani nei quartieri popolari, dando loro una casa a fitto agevolato e coinvolgendoli in attività di coesione sociale e volontariato, vuol dire contribuire concretamente alla rivitalizzazione delle periferie". (ANSA)

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