sabato 4 giugno 2022

Andrea Stramaccioni

 


CALCIOMERCATO - Il presidente Massimo Moratti è atteso allo Juventus Stadium per il derby d'Italia, ma a sorpresa prende un volo privato al mattino e si palesa nell'est di Londra per Inter-Ajax categoria under '19, finale della Next Generation Series (una sorta di Champions dei giovani) . E' il 25 marzo 2012 e nell'Inter giocano Crisetig, Duncan, Bessa e qualche altro. Moratti snobba la tribuna vip e si piazza proprio dietro la panchina del suo tecnico, che si chiama Andrea Stramaccioni : è un giovane sui 35, di cui si parla un gran bene da tempo. E poi lo vuole la Sampdoria e lo vuole Montella come secondo alla Fiorentina .

"Strama , in bocca al lupo!" . E quando l'allenatore si accorge di avere il presidente alle sue spalle, rimane stupito. L'Inter soffre , ma vince ai rigori e con l'uomo in meno per l'orgoglio di Moratti che contestualmente si è perso Juve--Inter .

L'indomani la sveglia di Andrea Stramaccioni non suona. E' mezzogiorno, il telefonino lampeggia a ripetizione . E' Piero Ausilio, 30 messaggi tra cui molti "Chiamami subito".

Stramaccioni lo richiama: "Andrea se ti chiama, digli di no! Digli di no! Ti bruci".

"Ma chi? "

"Il presidente si è messo in testa questa cosa. Secondo lui, hai talento, ti vuole sulla panchina dell'Inter"

"Ho 36 anni , ho lasciato tutto e tutti per l'Inter e dico di no a questa occasione che mi vuole dare il presidente?"

"Almeno pensaci con calma"

Prima dell'incontro col presidente, Andrea fa tre telefonate a tre persone a cui è molto legato: la moglie, Bruno Conti e Vincenzo Montella.

Poi va all'incontro più importante della sua vita.

"Che partita ieri: dopo l'espulsione, ha spostato Longo in fascia e messo Livaja falso 9, una grande intuizione. Ma lei come farebbe giocare l'Inter ?"

"In porta Julio Cesar che ha bisogno di gioia , di positività. A destra Maicon, il più forte terzino di sempre dopo Cafu. Poi Chivu a sinistra, più bloccato , regge. In mezzo Stankovic, Cambiasso e Guarin o Poli oppure Obi. E in attacco Milito, neanche parlarne e rilancerei Zarate"

Il presidente ascolta a testa alta e interviene solo alla fine con queste testuali parole: "Non me ne frega un cazzo di quello che dirà la gente: per me lei è il nuovo allenatore dell'Inter".


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fonte: G. Di Marzio

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