martedì 20 aprile 2021

Tina sgozzata dal marito, ultima vittima di un Paese che odia le donne

 di Giammarco Oberto

Tina stava dormendo. Alle 4,30 del mattino il marito ha preso un coltello dalla cucina e le ha reciso la gola. Poi ha sgozzato anche la cagnetta Luna e si è tagliato le vene ai polsi. Salvo poi ripensarci e chiamare i soccorsi. E la notte di Rocchetta Nervina, un paesino di 280 abitanti nel cuore della Val Nervia, nell’entroterra di Ventimiglia, si è riempita di sirene. Lui è Silvio Sartori, 81 anni, ex alpino ed ex guardia forestale. Il movente, se è un movente, è che litigavano sempre: l’ultimo litigio domenica mattina, in chiesa, davanti agli altri parrocchiani. Che però si dicono stupiti, nessuno se l’aspettava. Ora lui è ricoverato in ospedale a Imperia, in stato di fermo. E lei, Tina Boeri, 81 anni, è diventata la più anziana delle vittime di femminicidio in questo avvio di 2021: 18 donne assassinate in tre mesi e mezzo. E tre donne assassinate solo negli ultimi tre giorni.

 

TRE GIORNI DI SANGUE. Sabato, domenica e ieri: tre giorni, tre femminicidi. È stata sorpresa alle spalle, colpita con un unico fendente alla gola e lasciata a dissanguarsi in bagno Elena Serban Radula, 32 anni, origini romene, trasferitasi da appena un mese da Lucca ad Aosta, in un appartamento al piano terra in viale dei Partigiani. Il delitto è avvenuto nel pomeriggio di sabato, il cadavere è stato ritrovato domenica dai vigili del fuoco, allertati dalla sorella Alexandra partita sabato notte dalla Toscana perché Elena non rispondeva al telefono. Un femminicidio che è ancora un giallo, forse - è l’ipotesi della Mobile - legato al mondo delle escort. L’assassino si è portato via il telefono e il tablet della vittima. Nessun giallo invece dietro il brutale femminicidio avvenuto 24 ore dopo, domenica sera a Pove del Grappa. Dorina Alla, 39 anni, origini albanesi, è stata presa a martellate al culmine di un litigio dal marito Gezim Alla, muratore di 51 anni, che poi ha telefonato ai carabinieri. Il delitto è avvenuto davanti agli occhi dei due bambini della coppia, 13 e 9 anni. Il giorno dopo è toccato a Tina Boeri.

 

 

18 FEMMINICIDI. Delitti consumati da un lato all’altro del Paese, dove nel 2020 - l’anno del lockdown- sono diminuiti gli omicidi ma non quelli di donne, il 60% del totale: il carnefice è quasi sempre l’uomo di casa. E nel 2021 si replica. Con i suoi 81 anni Tina è la vittima più anziana, ma nella lista ci sono anche due bambine. Edith, 2 anni, uccisa dalla mamma a Cisliano l’8 marzo scorso, festa della donna. E Sharon Barni, un anno e mezzo, picchiata a morte dal patrigno. Era l’11 gennaio, l’anno dei femminicidi cominciava. 

https://www.leggo.it/italia/cronache/omicidio_imperia_rocchetta_nervina_femminicidi_20_aprile_2021-5909258.html

 

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