di Andrea Montanari
Aveva partecipato alla Resistenza e negli anni '90 era entrato nella Lega. Salvini: "Buon viaggio Marco". Sala: "Un politico di cui Milano può essere orgogliosa"
Si è spento a 90 anni Marco Formentini, primo sindaco leghista di Milano. Era nato a La Spezia nel 1930. A 14 anni aveva partecipato alla Resistenza come vedetta partigiana. Si era laureato in giurisprudenza e dal 70 al 75 è stato esponente del partito socialista italiano. Di Craxi aveva detto: "l'ho conosciuto poco, non riesco a giudicarlo ma non mi è mai piaciuto". Dopo una pausa era tornato alla politica negli anni 90, entrando nella Lega Nord. Con il Carroccio viene eletto deputato nel '92 e parlamentare europeo nel '94. Da europarlamentare negli ultimi anni lasciò il Carroccio per passare ai Democratici con Parisi di cui era amico personale.
Il 20 giugno del 1993 viene eletto sindaco di Milano, vincendo al secondo turno su Nando dalla Chiesa. Primo e unico sindaco di Milano della Lega dopo Tangentopoli. Primo a essere scelto direttamente dagli elettori, dopo l’entrata in vigore della nuova legge elettorale. In quegli anni la sua prima moglie Augusta, era stata soprannominata First sciura, dalla rivista satirica Cuore. La notte degli exit poll il leader della Lega Umberto Bossi si affacciò da un balcone di piazza Duomo insieme al neosindaco e salutando i sostenitori leghisti rivolse lo sguardo verso il civico 19, storica sede del PSI milanese. Un gesto rivolto ai politici della Prima Repubblica che fu interpretato come il simbolo della fine della cosiddetta “Milano da bere”.
Rimase in carica fino al 1997, quando gli subentrò Gabriele Albertini, che fu eletto sull’onda dell’era berlusconiana. Leghista fin dalle origini, fu eletto parlamentare nel 1992 e due anni dopo all’Europarlamento. Durante il suo mandato da sindaco fu protagonista tra l’altro della campagna per lo sgombero del centro sociale Leoncavallo. Ma nel 2003 si pentì quando affermò: "Se fossi sindaco adesso lavorerei per aiutare il Leoncavallo", sostenendo che "lo sgombero forzato li ha aiutati a maturare e mi risulta che dove stanno ora sono una presenza molto meno fastidiosa e che si siano sforzati di passare dalla connotazione politica e ideologica a quella culturale e sociale”. Nel 2004, Formentini aderì ai Democratici di Arturo Parisi. Poi alla Margherita e alle primarie del partito Democratico del 2007 ha sostenuto la candidatura di Rosy Bindy. Lunedì dalle 9 la camera ardente a palazzo Marino e alle 14 la cerimonia civile.
Tanti lo ricordano in queste ore, come Davide Boni, ex presidente del Consiglio regionale della Lombardia: "Mi giunge questa dolorosa notizia, è venuto a mancare Marco Formentini, ho un ricordo particolare, nel 1993 fummo eletti insieme Lui a Milano e io a Mantova. Bei tempi, tempi eroici ed epici". E il leader leghista Matteo Salvini su twitter: "Buon viaggio Marco, primo sindaco leghista di Milano, uomo onesto, coraggioso, concreto e generoso. Proteggi la nostra Milano e la nostra Italia da Lassù". Il sindaco Beppe Sala: "E' stato un uomo politico di cui Milano può essere orgogliosa. Partigiano, cuore socialista, segretario della giunta della Regione Lombardia di Piero Bassetti, aderisce alla Lega in un percorso di continua ricerca di nuove soluzioni politiche per il nostro Paese. Nel 1993 diventa il primo sindaco di Milano eletto direttamente dai cittadini milanesi. La sua Giunta sperimentò una scelta di figure per lo più indipendenti dallo schieramento dei partiti".
https://milano.repubblica.it/cronaca/2021/01/02/news/marco_formentini_sindaco_milano_morto-280816356/
Nessun commento:
Posta un commento