Brindisi. Ragazze appena maggiorenni si prostituivano in cambio di hashish e cocaina

Giovani ragazze intercettate mentre parlavano di orge in cambio di droga. Nessun reato, però è stato commesso perché tutto era volontario

-Redazione- Si offrivano agli spacciatori, anche per orge, pur di avere la propria dose quotidiana di di marijuana, hashish o cocaina.

Nella rete degli spacciatori arrestati a Brindisi ci sono anche ragazzine poco più che maggiorenni disposte a tutto pur di avere la droga. 

Sono sette le persone arrestate, tutti disoccupati, e si sono giustificati ai carabinieri sostenendo di non trovare lavoro e di non avere altra scelta. 

Nelle intercettazioni in cui le adolescenti si offrivano in cambio delle dosi quotidiane di droga, si sentono le ragazzine parlare, come se fosse del tutto normale, di orge e prestazioni sessuali in cambio di "canne" e "piste".
Per la legge, però, nessun reato è stato commesso perché le offerte erano volontarie; in parole povere, nessuno ha costretto le giovani consumatrici di droga a partecipare agli incontri a luci rosse in quel casolare diroccato in via Asmara, nel rione Cappuccini alla periferia di Brindisi.

Questo il retroscena venuto fuori dall'inchiesta su un gruppo di spacciatori operativo a Brindisi e in provincia sul quale si sono concentrate nel 2013 le indagini dei poliziotti della Squadra Mobile, coordinati dal sostituto procuratore Valeria Farina Valaori. Stamani sono state raggiunte da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere sette persone, tra cui anche due donne.
I destinatari dell’ordinanza sono tutti disoccupati, e quando gli agenti della Mobile al comando del vice-questore Alberto Somma hanno fatto irruzione nelle abitazioni dello Iacp dove quasi tutti vivono, hanno ammesso candidamente che spacciare era la loro unica occupazione.

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