martedì 4 febbraio 2014

Dmitri Itskov: il miliardario russo che sogna di renderci tutti immortali

Il mogul moscovita ha ricevuto la benedizione del Dalai Lama per il suo progetto visionario


Dmitri Itskov: il miliardario russo che sogna di renderci tutti immortali
Dmitri Itskov con il Dalai Lama a Dharamsala (Credits: 2045.com)

di Sara Dessi

Cosa hanno in comune un giovane miliardario russo, il Dalai Lama e un film di successo hollywoodiano come Avatar? Non è un indovinello, ma è l'ultima visione di Dmitri Itskov, il mogul 31enne di Mosca che ha lanciato un appello ai miliardari di tutto il mondo dalle pagine di Forbes: "finanziate il mio progetto ediventerete immortali".
Entro il 2045, secondo la tabella di marcia di Itskov, il suo istituto di ricerca riuscirà a rendere gli uomini immortali. L'ambizioso progetto si articola in quattro fasi. La prima va dal 2015 al 2020, anno in cui gli scienziati di Itskov dovrebbero riuscire a realizzareun robot-copia di un corpo umano che possa essere telecomandato attraverso un cervello.
Nei cinque anni successivi, gli scienziati cercheranno di creare unavatar dentro il quale il cervello umano possa essere trapiantatopoco prima di morire. L'equipe del miliardario russo spera poi di riuscire a realizzare entro il 2035 un cervello artificiale dove possa essere trasferita una personalità umana. Infine, nel 2045, dovrebbe esistere un ologramma dentro il quale vengono travasati identità e cervello di un essere umano.
Insomma, l'oligarca russo deve essere rimasto particolarmente colpito dal film di James Cameron (Avatar), perché la sua idea è di realizzare in laboratorio esattamente quello che gli sceneggiatori di Hollywood hanno fatto sull'immaginario pianeta di Pandora.
Certo, non si parla (almeno per ora) di code e marcantoni dalla pelle blu, ma l'idea è esattamente quella. Itskov ha anche annunciato che aprirà un quartier generale negli Stati Uniti, per permettere a scienziati di tutto il mondo di partecipare alla sua ricerca.
Sul sito del progetto si legge che "Gli obiettivi principali sono la creazione di una nuova visione dello sviluppo umano, la realizzazione di una possibilità di un'estensione radicale (della vita) grazie alla tecnologia cibernetica e la creazione di una nuova cultura associata a queste nuove tecnologie". Insomma, potremmo vivere per sempre e saremmo mezzi robot e mezzi avatar.
E veniamo al Dalai Lama. Sua Santità ha dato il suo pieno appoggio al progetto di Dmitri Itskov. Per un seguace della dottrina di Buddha se la morte viene sconfitta, allora automaticamente scompare anche ogni forma di dolore umano. Già, e poi i buddhisti che fine fanno? A questa domanda il Dalai non ha risposto, ma l'idea di uomini-avatar che non chiudono mai gli occhi lo trova più che mai favorevole.
Insomma, prepariamoci, c'è anche la benedizione di un Nobel: saremo qui ancora e ancora e ancora e ancora, all'infinito, imprigionati in un ologramma. A ben guardare, in contemporanea con le ricerche di Itskov dovrebbero procedere anche quelle sulla possibilità di vivere su Marte. Perché se l'obiettivo del 2045 sarà rispettato, il mondo rischierà di essere un posto ancora più affollato di quanto lo sia già adesso.

http://mondo.panorama.it/dmitri-itskov-il-miliardario-russo-che-sogna-di-renderci-tutti-immortali

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