martedì 4 febbraio 2014

Da campione delle Arti marziali ad attore, intervista a Emilio Bevilacqua

di Sonia Bianco


Emilio Bevilacqua

Riceviamo e pubblichiamo:

Vi scrivo per indicarVi una enorme inesattezza/falsità nel Vostro articolo avente ad oggetto Emilio Bevilacqua.
Egli NON HA nessun grado (nè alcun rapporto a quanto risulta) con l'accademia Rickson Gracie, figuriamoci una cintura nera 6° dan....l'argomento è già stato dibattuto su internet in svariati forum di settore (in cui sono state esaminate anche altre affermazioni del Bevilacqua) ed è arrivata anche la smentita dell'accademia, a cui Voi stessi potete rivolgerVi sicuramente ottenendo la medesima negazione.
Inoltre Vi invito a notare che le pochissime cinture nere 6° dan hanno tutti ENORMI successi sportivi e fama internazionale nel mondo del Brazilian jiu jitsu (campionati mondiali, tornei internazionali, pan-americani ecc.), ma allo stesso modo tutte le cinture nere/marroni.....purtroppo Bevilacqua non risulta in NESSUNO di questi tornei...ripeto NESSUNO...provate a cercare.
Cordialità
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Riccardo Calcagno
Sognavamo l’oro in Sudafrica, ma siamo ritornati mesti a casa. I mondiali di calcio si sono rivelati una sorta di "gogna" pubblica per i calciatori che "tradiscono" le attese dei loro tifosi, delle nazioni di provenienza. Finita l’ era Lippi, in Italia si pensa a come ripartire e risollevare il morale degli italiani delusi dal calcio. Fagocitati da questi eventi, ci si dimentica degli altri sport e non ci si accorge, talvolta, che abbiamo vinto un oro. Dove? Ad Anaheim (California), Emilio Bevilacqua ha ritirato l'Anello d'oro della Masters Hall of Fame: la massima onorificenza che decreta l'Eccellenza nelle Arti marziali, un evento unico e straordinario per lo sport italiano. Il 20 giugno è stato anche ospite del Festival Disney's Martial Arts a Disneyland resort dove ha ritirato un altro premio, conferitogli sempre per celebrare il suo eccezionale talento. La nomina alla HALL of FAME gli era pervenuta ufficialmente, lo scorso aprile, da hanshi Daniel Hect e shihan Jeff Anderson con l'approvazione scritta del presidente della Masters Hall of Fame, soke David A. Dye. Durante il Gala shihan Anderson ha ritenuto opportuno conferire al campione (con la pergamena Silver Life, ndr) due medaglioni della Hall of Fame invece che uno, il primo per i sei mondiali di Karate, il secondo medaglione per i meriti nel Ju- jitsu, in vista anche dell'esame a sesto dan BJJ con la scuola Rickson Gracie (in giuria: Bradford, O'Niel, Da Silva, Tatum, e altri grandi nomi). Nel corso della conferenza americana hanno trovato spazio anche alcune critiche al mondo sportivo italiano, in particolare al modo di concepire il karate e le arti marziali come sport minori: «Il Karate in Italia vede troppe federazioni, troppe differenze di stili, una frammentazione tale che peggiora certamente la sua posizione di sport di secondo piano. - ha rivelato Bevilacqu - In America le cose sono diverse, ogni sport, anche lo skateboard, se porta a dei risultati significativi è considerato uno sport importante e come tale riceve visibilità». Dello stesso avviso anche Stefano Donati, presidente dell’ Associazione Italiana Kenpo Karate (Aikk), di cui Bevilacqua è testimonial, che ha commentato: « È necessario che in Italia si valorizzino campioni come Emilio che ricevono così tanti riconoscimenti all’estero, dove discipline come le arti marziali sono maggiormente considerate, perché solo personaggi come lui possono contribuire a trainare e dare visibilità a questi settori sportivi troppo spesso dimenticati». Tornato dall’America, il poliedrico Bevilacqua sta lavorando con lo scrittore e regista novarese Roberto Miali, che lo ha scelto come figura maschile protagonista del suo prossimo film in progettazione, "L’inquietudine accanto", che sarà girato interamente sul Lago Maggiore e sul Lago d’Orta. Dal primo giugno, infatti, sono partite le riprese per la realizzazione del trailer del film e Bevilacqua si sta preparando al suo debutto cinematografico, seguendo un laboratorio di recitazione che Miali ha ideato ad hoc per lui, dopo averlo "scoperto" durante il "casting per volti nuovi" di Arona del marzo scorso. «Credo in lui e alle sue potenzialità - confida il regista -. La sua presenza fisica è nota, e notevole, sguardo intenso, occhi severi e dolci nel contempo, le sue abilità nelle arti marziali come sappiamo non hanno rivali, questo è ben visibile e già noto, ma il mio compito è anche quello di costruirlo bene come attore, dandogli quelle sfumature di recitazione all'inglese, affinché possa distinguersi anche come attore». E’ determinato Miali, quando spiega quale sia il suo intento con il campione varesino: «Io odio il cinema che sfrutta gli sportivi di successo per produrre film di scarso valore artistico che poi si esauriscono in un nulla di fatto. Io voglio fare di Emilio Bevilacqua un vero attore perché, oltre a continuare il suo impegno nelle arti marziali, possa di tanto in tanto anche girare un film che sia un buon film». La pellicola che vedrà Bevilacqua impegnato per la prima volta su un set cinematografico è un film drammatico a sfondo psicologico tratto dall'omonimo libro di Miali che, con un’opera del tutto originale, intende aprire una finestra sul mondo gay femminile e sui drammi mai svelati delle donne. Il ruolo di Bevilacqua nel film sarà quello di un miliardario ed atletico ingegnere sicuro di sè, consapevole del suo potere, del suo successo e del suo carisma. Questo ricco playboy riuscirà a conquistare il cuore delle due protagoniste, contribuendo a svelare o rivelare situazioni, profondi segreti e verità dell’ omosessualità femminile. Curriculum vitae Emilio Bevilacqua, ex-sottufficiale di Marina, istruttore militare di ju-jitsu e Lotta corpo a corpo, esperto di sicurezza, agonista impeccabile, è stato nei primi anni Novanta il pioniere del kenpo di Ed Parker con la International Kenpo-Karate Association (IKKA), nera di karate a 12 anni, ex-Fikteda settore C (1976-1984), istruttore militare (1990-92), nel 1996 tesserato all'Associazione Italiana Ju- Jitsu (AIJJ) gli viene riconosciuto il 5'dan (Sato Jutai Academy). Nel 1997/98 diventa direttore di Kenpo per l'Italia con la federazione AKKS (creata dall'attore Jeff Speakman). Campione di kumite con diverse federazioni, già nel '96 inizia a interessarsi al jiu-jitsu Gracie, nel 1999 passa 3'dan con Rickson, nel 2003 viene nominato Direttore Tecnico nazionale dalla federazione italiana di kenpo (AIKK), e col titolo di Professore 6'dan (IKKA, WKKA) formula il nuovo programma tecnico nazionale di Kenpo. Nel 2005 ottiene il 4'dan di brazilian jiu-jitsu con Da Silva a Sao Paulo, Head instructor di Kali e Silat, nel 2008 il 5'dan di brazilian mixed martial arts. Oggi è referente nazionale di MMA (Mixed Martial Arts) e BJJ (Brazilian Jiu-Jitsu) per i metodi Gracie-Da Silva. A Genova, Bevilacqua è stato riassorbito da AIJJ in vista del settore MMA in forte sviluppo, la federazione di Ju-jitsu, e precisamente, il presidente nazionale Dario Quenza, ha pensato di proporre l'apertura di due settori che il campione dovrebbe seguire per la Direzione tecnica, il settore Arti Marziali Miste (agonistico) e, soprattutto, il settore Brazilian Jiu-Jitsu (accademico e real- defence). Emilio Bevilacqua, dopo un paio di uscite su calendari sportivi, è stato anche protagonista dei 25 Piedi Famosi con "Arte tra i Piedi" (Milano, 2 aprile 2008), insieme ad altri personaggi illustri del mondo dello sport e dello spettacolo. Fra essi: Marco Materazzi, Dino Meneghin, Dejan Stankovic, Marcella Bella, Dalila Di Lazzaro, Enrico Montesano, Ottavia Piccolo, Ornella Vanoni.

http://www.affaritaliani.it/coffeebreak/campione160710.html

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