martedì 28 gennaio 2014

"Un tempo c'era acqua". NASA scopre nuovo volto di Marte dopo 10 anni

Di Massimiliano Di Marco
L'acqua c'era. E ci sono le prove. Il rover esplorativo Opportunity, lanciato dall'agenzia spaziale statunitense (NASA) 10 anni fa, continua a collezionare importanti dati sul passato di Marte. Ultima di queste scoperte, il ritrovamento di alcune rocce più vecchie di quanto analizzato fino a quel momento e che danno nuovi indizi riguardo la possibilità che, tempo addietro, vi fossero fiumi e laghi.



"Queste rocce sono più vecchie di qualsiasi altra abbiamo mai esaminato prima nel corso della missione e rivelano condizioni più favorevoli per la vita microbica di qualsiasi altra prova abbiamo esaminato dalle investigazioni di Opportunity" ha spiegato Ray Arvidson, professore presso la Washington University e principale autore dello studio pubblicato sulla rivista Science.
Nello specifico, il rover ha scoperto nuove prove che stanno ridefinendo quanto conosciamo del Pianeta Rosso. Grazie ad alcuni campioni di roccia prelevati presso Matijevic Hill, i ricercatori hanno potuto confermare l'esistenza passata di un ambiente acquativo più mite e più antico su Marte e soprattutto meno acido di quanto precedentemente creduto.

Secondo i ricercatori, si tratta di un sito ancora più antico di quello scoperto nel 2013 da Curiosity, secondo rover della NASA al lavoro su Marte, e che viene fatto risalire a 4 miliardi di anni fa, l'Endeavor Crater.
"Più esploriamo di Marte, più diventa interessante" ha aggiunto Michael Meyer, scienziato capo del Mars Exploration Program della NASA. "Queste ultime scoperte sono un ulteriore regalo capitato in occasione del decimo anniversario di Opportunity su Marte. Stiamo scoprendo nuovi posti dove Marte rivela un pianeta più bagnato e caldo nella sua storia. Ciò ci dà maggior incentivo a continuare a cercare prove della passata vita su Marte".
Inizialmente, la missione di Opportunity sarebbe dovuta durare solamente tre mesi. Giunto al decimo anno di attività, il piccolo robot mobile ha percorso circa 38,7 chilometri.
Fonte: NASA

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