domenica 26 gennaio 2014

Texas: sara' staccata la spina a Marlise Munoz

La famiglia ha vinto la battaglia legale contro l'ospedale


 Erick Munoz

La giustizia americana si schiera con la famiglia di Marlise Munoz e ordina di staccare la spina all'ospedale del Texas dove la donna, incita e cerebralmente morta è ricoverata. Il giudice R. H. Wallace ha ordinato all'ospedale John Peter Smith di dichiarare la donna morta e di rimuovere la macchina che la tiene in vita.
Munoz e' attaccata alle macchine dal 26 novembre quando, incinta di 14 settimane, si e' accasciata sul pavimento della cucina di casa senza piu' risvegliarsi. La famiglia ha chiesto di staccare la spina, scontrandosi con il personale sanitario. Il Texas è infatti uno degli stati che proibiscono di sospendere le cure a una donna incinta. La storia di Munoz ha spaccato l'America e riaperto un dibattito bioetico. Una vicenda, quella di Munoz, che per alcuni versi ricorda quella italiana recente di Carolina Sepe, che ha partorito dopo quattro mesi di coma vegetativo, vittima di uno sparo alla testa in una lite e che e' morta il 4 gennaio all'ospedale Cardarelli di Napoli.
Ma anche un caso Terri Schiavo alla rovescia che divide l'opinione pubblica, come la recente polemica su Jahi McMath, una tredicenne dichiarata cerebralmente morta dopo un intervento banale alle tonsille: il suo cuore batte ancora, ma i genitori non si sono rassegnati e l'hanno fatta trasportata in una struttura dove il suo corpo possa continuare a vivere in parallelo alla loro speranza che non vuole morire. Diverso, quasi all'opposto, il caso Munoz.
La donna e' crollata sul pavimento della cucina lo scorso novembre per un embolo ai polmoni. I genitori e il marito erano pronti a dirle addio nell'unita' di rianimazione del John Peter Hospital di Fort Worth, quando hanno appreso che l'ospedale non avrebbe esaudito la loro richiesta di staccare la spina. Per Lynne Machado, la madre di Munoz, "non e' questione di essere pro-choice o o pro-life": è in gioco "la volontà di nostra figlia che lo stato del Texas non intende rispettare".
L'ospedale ha insistito sul fatto che non fa altro che obbedire alla legge: approvata nel 1989 e emendata dieci anni dopo, proclama che nessuno può negare a una paziente incinta le terapie salvavita. Sono 31 negli Usa gli stati che limitano il potere di staccare la spina a donne incinte malate terminali a prescindere dai desideri della paziente o della famiglia. Il Texas è tra i 12 con le norme più restrittive che impongono il proseguimento delle terapie a prescindere dallo stato di avanzamento della gravidanza.

(ANSA)

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