domenica 26 gennaio 2014

MASADA 1502 IL PAESE DEL CAOS IMMOBILE


MASADA n° 1501 18/12/2013  IL PAESE DEL CAOS IMMOBILE
 
 
 
Paolo Ferrero e il movimento dei forconi – E dai un altro attacco di
Scalfari al M5S – Chomski e le menzogne del potere – Frodi
linguistiche – Il porcellum è anticostituzionale: i fuorilegge – Quasi
17 miliardi i costi della violenza alle donne in Italia – Qua è sempre
ora di elezioni – La ripresa della Spagna – Ma dove sono questi tagli
agli sprechi?- In Costituzione il divieto allo sviluppo – Corruzione,
clientelismo e mala gestione all’ombra della mutanda verde padana
 
 
 
L'Italia è una barca alla deriva e pure senza bussola morale e
politica. Siamo un popolo allo sbando. Cresce solo la disperazione!
 
I forconi stanno per varcare lo stretto e unirsi alle truppe padane,
fascio con fascio.
 
A Roma non c'è categoria che non sia in rivolta nell'indifferenza
totale e fedifraga di Letta.
 
Il Pd scivola sempre più a dx sta per nominare un Renzi che è più
fascista di Berlusconi e del Duce, leverebbe subito i beni sociali e i
diritti del lavoro, assieme al welfare e vuole togliere pure le
pensioni alle vedove!
 
Montecitorio è il palazzo più odiato d'Italia ma i sondaggisti
continuano a sgranare i loro sondaggi irreali e a giurare che
Napolitano è il più amato degli Italiani.
 
Dopo 8 anni la Consulta si sveglia dal suo pagatissimo coma e dice che
il porcellum è incostituzionale! Il suo presidente prende il doppio di
Napolitano: 482mila € l'’anno, ma lo pagano solo per dormire. 42
milioni per un apparato obsoleto e nullafacente!
 
In 8 anni, quei menzogneri patologici dei partiti non hanno fatto che
giurare che avrebbero cambiato sistema elettorale, guardandosi bene
dal farlo e montando una incostituzionalità globale che comprende
tutte le cariche dello Stato, abusive perché nate da un sistema
abusivo.
 
Assieme alla sovranità popolare hanno scippato ogni sorta di diritto
democratico, dall'equilibrio dei poteri dando una dismisura
intollerabile al Presidente della repubblica che nemmeno per ombra è
super partes, al Parlamento ormai ridotto a mero esecutore di decreti
governativi, alla Corte dei Conti che non certifica più nulla né frena
alcuna spesa abnorme, alla Magistratura infiltrata di figure
partitiche faziose, alla Consulta che dorme il sonno degli iniqui, a
Equitalia che riscuote solo il 5% dell'evaso sommerso guardandosi bene
dal toccare banche e grossi capitali e perdendo ben 545 miliardi, per
mera volontà politica!!!
 
Credete voi che in questa rabbia crescente i partiti si siano messi a
rimediare qualcosa?
 
Come dice Padellaro: "Siamo il Paese del CAOS IMMOBILE!!
 
.
 
L'Italia è una "poltiglia" che ha smesso di sperare nel futuro, non
potete far finta di niente”.
 
(Censis)
 
.
 
Jacques Le Goff, non a caso specialista del Medio Evo, denunciò già
nel '97 la nefasta smemoratezza storica degli economisti: "Una lacuna
tanto più disdicevole se si pensa che la maggior parte degli stessi
economisti, che hanno acquisito nelle nostre società e presso i
governi europei e mondiali un'autorità spesso eccessiva e a volte
ingiustificata, non hanno una buona conoscenza della storia economica
e, cosa ancor più grave, si preoccupano poco della dimensione storica"
(da un articolo di Barbara Spinelli).
 
.
 
”Quel che manca oggi alla rivolta è un'egemonia culturale e politica
che la interpreti e non la sfrutti elettoralmente” (Barbara Spinelli).
 
.
 
PAOLO FERRERO E I FORCONI
 
 
 
Riassumo Paolo Ferrero, che stimo molto nella sua parte critica ma che
mi sembra poi debolissimo nella parte propositiva.
Ferrero riconosce la natura composita ma essenzialmente di dx del
movimento dei forconi, che nasce dentro il neoliberismo ma
sostanzialmente non riesce a contestarlo. I veri e propri forconi sono
quelli di Ferro (autotrasportatori, agricoltori, artigiani); a lato
Forza Nuova, Casa Pound e altre sigle ultras di dx. Il consenso è
stato ampio. Anche chi non è di dx ha condiviso le ragioni della
protesta.
 
Importante Torino, la città più impoverita del Nord, dove lo sciopero
dei commercianti è stato totale, in particolare nei mercati rionali
(Porta Palazzo) in lotta col Comune per le tasse locali.  Poi
agricoltori, trasportatori ed artigiani (significativa gli edili che
sono senza lavoro). La contestazione ha attaccato Cota (Lega) che è un
es. da manuale della casta verso cui cresce l’odio popolare. Cota e
larga parte del consiglio regionale è accusato di utilizzo allegro dei
rimborsi spese. Lo sdegno nei confronti di questa giunta che non se ne
vuol andare è enorme e diffuso. La protesta torinese ha coinvolto
10.000 persone (non molte). Una regia non c’era ma c’era consenso e
rabbia. La protesta coinvolgeva il ceto medio impoverito.
Il Governo Letta ha scelto di non reprimere il movimento ma gli
scontri ci sono stati lo stesso Forza Italia ha sostenuto il movimento
e ha proposto un incontro con le organizzazioni promotrici, poi lo ha
abbandonato. C'è stato consenso nelle forze dell’ordine. Si pensi che
nella sola repressione degli studenti della Sapienza a Roma e a Torino
sono stati fermati giovedì più militanti che nei 3 giorni dei forconi
in tutta Italia.
Le categorie in protesta sono state: trasporto, commercio,
agricoltori, artigiani.
Contro: le tasse (Equitalia), l’Europa, la classe politica (Tutti a
casa!), i sindacati.
Forza Nuova ha chiesto elezioni anticipate immediata col
proporzionale. Il M5S è rimasto spiazzato perché agisce non con le
piazze ma la rappresentanza legale.
 
Le sigle politiche di dx sono l’ossatura dei Forconi.
Se il Governo minimizza la questione sociale e la tratta come ordine
pubblico invece che come questione politica,abbiamo la rivolta,come
per le banlieu francesi o le rivolte inglesi.
Se lo Stato non fa nulla di buono per il popolo, a che serve la
politica? Diventa la funzione parassitaria di una casta che pur non
avendo alcuna utilità sociale vuole mantenere i propri privilegi. La
globalizzazione neoliberista svuota la democrazia rappresentativa e
crea la crisi della politica e la regressione del conflitto sociale a
rivolta. Lo svuotamento della democrazia dall’alto fa contestare le
forme conosciute della democrazia dal basso .
La sx deve attraversare la rivolta con la capacità di ricostruire una
democrazia partecipata (ma l'estrema sx non dice mai come, mentre
rifiuta la democrazia diretta di Grillo).
Abbiamo un ceto medio impoverito che crea nuovi poveri ma non riesce
ad attaccare il neoliberismo e usa ancora parole d’ordine liberiste.
Mentre invoca l’intervento del governo (ad es. i sussidi in
agricoltura) chiede meno Stato nell'economia. Mentre sperimenta sulla
sua pelle i disastri del libero mercato (pensiamo solo agli
ipermercati), protesta come se il mercato funzionasse benissimo e
l’unico problema fosse lo Stato. La rabbia nei confronti degli effetti
della crisi non ha prodotto alcuna comprensione reale delle cause
della crisi e di come uscirne. Non si sente la richiesta di una
alternativa al neoliberismo che resta l’ideologia dominante. Il
rischio è di rafforzare proprio chi rafforza il neoliberismo con la
distruzione del welfare (vd Renzi). I commercianti hanno ragione a
protestare ma non capiscono che, se lavorano meno, è per colpa degli
ipermercati e della ridotta capacità di acquisto dei lavoratori per la
disoccupazione e l’aumento di tasse, per cui non riescono a
rivendicare dei limiti al mercato o una migliore redistribuzione del
reddito. Solo se si aumentano salari e pensioni, cresceranno i
consumi.
 
Ma i padroncini non capiscono a causa della colonizzazione dei
cervelli che è andata avanti in questi 20 anni.
La presenza dei fascisti nei forconi è stata significativa ma
mimetizzata. Solo in pochi casi gli sono venute fuori le cose che
pensano (dittatura militare, antisemitismo, razzismo, omofobia,ecc).
La stessa assenza di bandiere della dx e l’utilizzo del tricolore
indica furbizia e organizzazione. Questi fascisti non sono dei
nostalgici, parlano di se stessi come rivoluzionari conservatori. Si
rappresentano come spirito del popolo. Ma le loro bandiere non sono
quelle dei partigiani ma di chi vuol buttare a mare gli immigrati.
Dobbiamo fare una battaglia politica su obiettivi, culture politiche,
democrazia, ma dobbiamo attaccare il neoliberismo, non basta
protestare per la crisi, occorre attaccarne le cause.
I trattati europei e l’euro hanno prodotto una Ue che è il contrario
dell’Europa dei popoli che aveva in mente Altiero Spinelli. Questa
Europa non è un passo in avanti verso una maggiore civiltà ma è un
passo indietro verso il dominio del capitale, la barbarie sociale e la
distruzione della democrazia, è la distruzione della civiltà europea e
non è riformabile, per questo proponiamo la disobbedienza unilaterale
ai trattati. Occorre rompere questa Europa neoliberista e autoritaria
e rimettere al centro la democrazia e la sovranità popolare, a partire
dai livelli nazionali in cui questa sovranità può essere esercitata
(perché allora deridono Grillo che vuole ridiscutere le regole euro?).
 
Il tema della sovranità nazionale va ripreso,a partire da una
impostazione di classe internazionalista che contrasta con
l’impostazione nazionalista e razzista. Rompere questa Europa
significa in primo luogo non rispettarne più le direttive e sviluppare
coerentemente questa impostazione fino alle estreme conseguenze nel
caso in cui la linea della disobbedienza non dovesse portare i frutti
necessari.
 
Mentre il libero mercato rimane intoccabile, le politiche europee sono
sentite come arbitrarie. Occorre una campagna politica contro questa
Europa,per la ripresa della sovranità del popolo sulle scelte che lo
riguardano e per la non applicazione dei trattati.
 
Ferrero poi propone il recupero dei sindacati (ma non si sono
screditati abbastanza? e dov'è che i sindacati difendono i senza
lavoro?), la ripresa della lotta di classe (ma come? Se il precariato
ha distrutto ogni appartenenza! Per questo, la battaglia politica di
Grillo partì 4 anni fa proprio dal precariato!).
 
Anche Ferrero chiede il reddito minimo come garanzia per chi il lavoro
non ce l’ha.
 
Rilancia il  riassetto idrogeologico del territorio per lavoro e
occupazione (Ma come? Se il pareggio di bilancio ci vieta ogni
investimento pubblico!), la ristrutturazione del patrimonio abitativo
(vecchia storia), una rete di muto soccorso tra i soggetti in crisi (i
no global la fanno!), la chiusura settimanale dei supermercati ,e
persino un rapporto con le Parrocchie(?).
 
Ferrero attacca poi il sistema per cui solo i lavoratori dipendenti e
i pensionati pagano le tasse fino all’ultimo,mentre e i ricchi le
eludono e artigiani e piccolo commercio le evadono. E per chi è in
crisi scattano i soprusi di Equitalia che fa lievitare gli interessi
in modo usuraio. Occorre porre tetti massimi agli interessi di
Equitalia e fare una moratoria nei pagamenti per chi abbia debiti di
lieve entità.
 
.
 
VIVIANA
 
Come no global rilevo gli stessi difetti dell'estrema sx che la
opposero ai no global 30 anni fa: una giusta critica al neoliberismo
anche se l'attacco che Grillo ha fatto a multinazionali, sistema
bancario, Bce, Fm, Bilderberg e Casta partitica...è più puntuale,
quasi a zero le proposte risolutive. Resta la diffidenza verso la
democrazia diretta e tutto si risolve in un polpettone che ispira poco
e non dice come uscire dalla crisi. Vecchie idee, nessuna novità, una
stasi ideologica con poca verve. Mi spiace per chi poteva esserci
compagno di lotta e ha perso l'occasione.
 
Mi spiace anche per il giornalismo italiano che fa, come sempre
pessima informazione.
 
Io cerco di non guardare i talk show perché sono spazzatura pura. Di
tutto quello che è successo è beccato due commercianti intervistati a
Torino perché dicevano di avere avuto minacce. Ora a Torino il
malessere è stato fortissimo a causa della pessima  amministrazione
Cota che ha alzato le tasse ai commercianti per cui quasi tutti hanno
chiuso per la protesta. Perché dunque sentire solo due che dicono di
avere ricevuto delle minacce? Perché non sentire da altri i veri
motivi del disagio? E' un brutto mondo dove la falsità impera. Il M5S
si ritrova tra due fuochi, da una parte l’attacco concentrato della dx
e della sx di regime. Dall’altra l’estrema sx che l’ha ripudiato da
sempre e che oggi si schiera  tra i peggiori nemici del M5S, il che è
assurdo e ridicolo, visto che le motivazioni della lotta e il nemico
sono gli stessi. E questa acrimonia parossistica e spasmodica per cui
al pari del Pd vedono in noi i nemici più odiati dimostra per vie
diverse quanto la democrazia diretta desti timore in chi o con una via
con un'altra non tenda mai alla democrazia dal basso ma cerchi di
salvare l'attuale partitocrazia e tutti i suoi benefici mentre non
riesce nemmeno a pensare ad una democrazia diretta. Questo blocco
ideologico e quasi caratteriale dice quanto sia grande la rivoluzione
culturale dei 5stelle e perché 9 milioni di persone l'abbiano scelta
compiendo non una scelta meramente protestataria ma
una scelta ideale. E' questo che Pd e sx estrema temono perché
scardina tutti i paradigmi che hanno retto la loro azione politica.
C'è una legge di natura per cui chiunque si fermi e non evolva è
destinato ad estinguersi. La sx è ferma al 1848. Il Pd è destinato a
perire perché ha rinnegato se  stesso, confondendosi col suo
avversario (il capitalismo). E Monti, Letta e Renzi non sono che i
servi di un capitalismo sempre più accentuato i cui effetti letali
sono ormai invisi ai più.
L'estrema sx è destinata ad avere sempre meno seguaci perché si è
staticizzata nella difesa di un quadro esplicativo (la lotta di
classe) e di uno strumento di lotta (la rivoluzione armata) che sono
sempre più obsoleti sia come schema teorico che come azione di
lotta, per di più con un linguaggio vecchio che ormai non fa più presa
sulle giovani generazioni per cui parole come: lotta di classe,
sindacato, cellula...non significano più nulla. Un altro difetto
eclatante è che in una società moderna sempre più informatizzata,
l'estrema sx ha respinto da subito le implicazioni politiche e sociali
rivoluzionarie della comunicazione via web, la sua capacità di porsi
contro il potere e di fare  controinformazione, la sua capacità di
unire chi lotta in una battaglia comune e di creare una nuova
resistenza.
 
..
 
PACE
 
La pace che verrà
Avrà occhi di allodola
Dischiuderà il mattino brillante di rugiada
Seguirà il vento sull'altura rubando note ai faggi
Raggiungerà il primo raggio di sole come un bacio
Danzando fra le  nuvole accese a est nell'aria  tersa
Sederà  accaldata fra timide viole  e ingenue primule
Ascolterà  grida di bimbi al meriggio
fra le pieghe della collina
Sorriderà  e alla sera,
coprirà  con il suo manto i loro sogni.
 
Rosa Anna Oioli
 
 
 
Ossi di seppia:
 
 
 
«Non domandarci la formula che mondi possa aprirti,
 
sì qualche storta sillaba e secca come un ramo.
 
Codesto solo oggi possiamo dirti,
 
ciò che non siamo, ciò che non vogliamo»
 
 
  «Forse un mattino, andando in un’aria di vetro,
 
arida, rivolgendomi, vedrò compirsi il miracolo:
 
il nulla alle mie spalle, il vuoto dietro
 
di me, con un terrore di ubriaco»
 
  ..
 
Elias Vacca
 
Eliminato il Porcellum, il presidente della Consulta chiede al
parlamento: "Avete altri quesiti da pòrci?"
 
..
 
NUOVO ATTACCO DI SCALFARI AL M5S
 
 
 
calfari fa il solito attacco demenziale a Grillo,che accomuna ad Alba
dorata, ai forconi, Le Pen e la Lega, cioè al peggio che c'è. Davvero
quest'uomo fanatico con le sue paranoie è fuori di testa,e pensare che
viene usato dal potere per manipolare l'opinione pubblica, da Draghi,
Napolitano e Letta, secondo i loro scopi, fa rabbrividire. Ma la
riunione dei 3 a casa sua per concertare il futuro d'Italia ne fa
prova.
 
Scalfari attacca anche la sua vecchia amica Barbara Spinelli perché
non ha verso i 5stelle il suo stesso atteggiamento di stupida ferocia.
 
 
 
Risposta di Barbara Spinelli
 
“Sono stupita dalle parole che Scalfari dedica non tanto e non solo
alle mie idee sulla crisi italiana ma,direttamente,con una violenza di
cui non lo credevo capace, a me. Violento è infatti l'uso che fa di
Altiero Spinelli, del quale nessuno di noi può appropriarsi: chi può
dire come reagirebbe oggi di fronte alle rovine d'Italia e dell'Europa
da lui pensata nel carcere dove il fascismo l'aveva rinchiuso, e
difesa sino all'ultimo nel Parlamento europeo? Non ne sono eredi né
Scalfari, né il Presidente della Repubblica né io. Il miglior modo di
rispettare i morti è non divorarli, cioè non adoperarli per propri
scopi politici o personali. Mi spiace che Scalfari abbia derogato a
questa regola aurea.
 
Quanto al M5S, io dico che va ascoltato: non è solo l'Italia peggiore
che ha votato per lui a febbraio. Senza la sua scossa il discorso
pubblico continuerebbe a ignorare la crisi dei partiti, i modi del
loro finanziamento, l'abisso che li separa dalla loro base. Mettere il
M5S sullo stesso piano di Le Pen o Alba Dorata più che un errore è una
contro verità. È anche un gesto di intolleranza verso chi la pensa
diversamente.
 
Su ciò dico un'ultima cosa: è inutile e scorretto accusare Grillo di
condannare alla gogna i giornalisti, quando all'interno d'una stessa
testata appaiono attacchi di questo tipo (i suoi) ai colleghi".
 
 
 
…e che Scalfari usi la gogna come arma feroce e brutale mi pare fuori
discussione.
 
.
 
Barbara Spinelli e Eugenio Scalfari scrivono entrambi su Repubblica ma
la loro intelligenza ha preso direzioni diverse.
 
La Spinelli è possibilista su Grillo.
 
Scalfari mostra nei suoi confronti un odio implacabile e ormai fobico.
 
Che su uno stesso giornale ci siano delle divergenze è persino un
bene. Che queste divergenze siano bollate con un marchio di infamia da
uno dei due giornalisti è segno di intolleranza e antidemocrazia.
 
Scalfari fa un editoriale sullo storpiamento che le parole (e dunque i
concetti) possono avere. Dovremmo piuttosto chiedere a lui cosa è
rimasto dei suoi antichi concetti di libertà,  tolleranza, pluralismo,
democrazia, ora che è diventato il  cieco cane da guardia del Pd e che
al di fuori di questa assurda e indifendibile divinità non riesce a
concepire e ad accettare assolutamente nulla, impietrito e congelato
nella ripetizione faziosa di un apparato di cui soffriamo errori
gravissimi e ventennali e una caduta a picco di ogni principio
democratico e civile.
 
.
 
Altiero Spinelli, padre di Barbara Spinelli, è uno dei padri
dell’Unione europea ma dovremmo chiedere a Scalfari dov'è finita la
grande idea di Spinelli in questa attuale cinica e sordida unione di
banche che opera una vera macelleria sociale ed economica sugli Stati.
Bisognerebbe chiedere al pontificatore Scalfari cosa avrebbe detto il
grande Spinelli e se non avrebbe vomitato di fronte a quella riunione
di Draghi, Letta e Napolitano a casa Scalfari, quando i 4 marpioni
hanno consolidato la loro idea di depredazione dell’Italia a tutto
vantaggio del grande capitalismo finanziario, che cosa c'è mai di sx
in questo progetto devastatore che ci ha portati alla crisi più nera
senza che nessuno chieda venia o faccia ammenda e cosa rimane
dell’idea di una federazione di Stati dotati ognuno di una propria
sovranità in questa attuale Ue dove le sovranità sono state
assassinate a tutto favore di un’orda di banchieri autoreferenziali e
votati solo all’uso spregiudicato del denaro.
 
 
 
“La federazione europea non si proponeva di colorare in questo o quel
modo un potere esistente. Era la sobria proposta di creare un potere
democratico europeo”.
 
 
 
“La malattia che porta al totalitarismo non è mai di quelle malattie
che si chiamano incurabili, contro le quali l'organismo colpito non
può nulla. È una malattia di cui muore l'organismo che vuole veramente
morire,e che rinunzia perciò a difendersi”.
 
 
 
E del totalitarismo del sistema finanziario, Spinelli aveva avuto
qualche sentore?
 
La sua vita, le sue lotte, la sua prigionia, segnano tutte un percorso
di libertà.
 
Ma possiamo dire ora noi che il cammino dell’Europa sia stato un
percorso di libertà? O non piuttosto un coacervo di coazioni,
costrizioni, diktat, furti di diritti e valori, distruzione dei
principi fondanti le migliori Costituzioni del mondo? Possiamo noi
dire che il cammino dell’Europa non sia stato piuttosto un percorso
“di potere”? E il potere, come insegna la storia, è sempre stato
inimicissimo della democrazia come della libertà.
 
.
 
Barbara Spinelli
 
«Gli italiani non sono solo consumatori-contribuenti ma cittadini con
il diritto di sapere il tempo da cui vengono e quello verso cui vanno
»
 
 
 
Barbara Spinelli è stata tra i fondatori di Repubblica come Scalfari,
per questo Scalfari è tanto offeso che le sue valutazioni abbiano
preso a divergere dalle sue. Ma a Barbara Spinelli Grillo non dispiace
mentre considera una aberrazione quella congrega di finiti saggi
scelti da Napolitano per riscrivere la Costituzione come fossero una
oligarchia di potere assoluto che di democratico non ha nulla.
 
Scrive:
 
«È con la forza dell’inerzia che quest’ordine fa oggi quadrato contro
Grillo, per neutralizzarlo e spegnerlo. Sbigottito dalla democrazia
partecipata e dalle azioni popolari, il vecchio sistema si cura coi
veleni che ha prodotto, indifferente alla vera nostra anomalia che è
Berlusconi: anomalia che spiega Grillo e le sue rigidità. I veleni
sono le cerchie di potenti, legati ai partiti e non all’elettore, e si
sa che la democrazia, quando si moltiplicano le domande cittadine,
secerne le sue ferree leggi delle oligarchie. “I grandi numeri
producono il potere di piccoli numeri”, disse tempo fa Gustavo
Zagrebelsky: “L’oligarchia è l’élite che si fa corpo separato ed
espropria i grandi numeri a proprio vantaggio. Trasforma la res
publica in res privata”»
 
 
 
«Contrariamente a quello che si tende a credere, non è il suffragio
universale a sparire per primo, quando la democrazia si spezza. Per
primi sono azzoppati i suoi guardiani, che non mutano col cambio delle
maggioranze e che sono le leggi, i magistrati, le forze dell’ordine,
la stampa che tiene sveglio il cittadino tra un voto e l’altro. Anche
le costituzioni esistono per creare attorno alla democrazia un muro,
che la protegge dalla degenerazione, dal discredito, soprattutto dal
dominio assoluto del popolo elettore. Quando quest’ultimo regna senza
contrappesi, infatti, le virtù della democrazia diventano vizi
mortiferi».
 
 
 
 
 
 
NOAM CHOMSKY (no global)
 
10 modi per capire le menzogne che ci dicono:
 
 
 
1) La strategia della distrazione, fondamentale per le grandi lobby di
potere, per mantenere l’attenzione del pubblico concentrata su
argomenti poco importanti, così da farlo interessare a fatti in realtà
insignificanti. Per es., l’esasperata concentrazione su alcuni fatti
di cronaca (Bruno Vespa é un maestro)
 
2) Il principio del problema-soluzione-problema: si inventa a tavolino
un problema per causare una certa reazione da parte del pubblico, con
lo scopo che sia questo il mandante delle misure che si desiderano far
accettare. Es: mettere in ansia la popolazione con epidemie fasulle,
come l’aviaria creando ingiustificato allarmismo, per vendere farmaci
che altrimenti resterebbero inutilizzati
 
3) La gradualità. Per far accettare una misura inaccettabile, basta
applicarla gradualmente, a contagocce, per anni consecutivi. E’ così
che il neoliberismo si è imposto dall’80 al 90: stato minimo,
privatizzazioni, precarietà, flessibilità, disoccupazione in massa,
salari che non garantivano più redditi dignitosi, tanti cambiamenti
che avrebbero provocato una rivoluzione se fossero stati applicati in
una sola volta
 
4) Il differimento. Per far accettare una decisione impopolare la si
presenta come “dolorosa e necessaria”. Si parla continuamente dello
spread per far accettare le “necessarie” misure di austerità come se
non esistesse una politica economica diversa.
 
5) Rivolgersi al pubblico come se si parlasse ad un bambino, tipico di
troppe trasmissioni generaliste. Se qualcuno si rivolge ad una persona
come se avesse 12 anni, questa perderà il suo senso critico, come un
bambino di 12 anni appunto.
 
6) Puntare sull’aspetto emotivo molto più che sulla riflessione.
L’emozione manda in tilt la parte razionale dell’individuo, rendendolo
più facilmente influenzabile.
 
7) Mantenere il pubblico nell’ignoranza e nella mediocrità. Pochi, per
esempio, conoscono cosa sia il Bilderberg o la Trilaterale. E molti
continueranno ad ignorarlo, a meno che non si rivolgano direttamente
ad Internet.
 
8) Imporre modelli di comportamento. Controllare individui omologati é
molto più facile che gestire individui pensanti. I modelli imposti
dalla pubblicità sono funzionali a questo progetto.
 
9) L’autocolpevolizzazione. Si tende, in pratica, a far credere
all’individuo che egli stesso sia l’unica causa dei propri insuccessi
e della propria disgrazia. Così invece di suscitare la ribellione
contro un sistema economico che l’ha ridotto ai margini, l’individuo
si sottostima, si svaluta e addirittura, si autoflagella. I giovani,
per esempio, che non trovano lavoro sono stati definiti di volta in
volta, “sfigati”, choosy”, bamboccioni”. In pratica, é colpa loro se
non trovano lavoro, non del sistema.
 
10) I media puntano a conoscere gli individui (mediante sondaggi,
studi comportamentali, operazioni di feed back scientificamente
programmate senza che l’utente-lettore-spettatore ne sappia nulla) più
di quanto essi stessi si conoscano, e questo significa che, nella
maggior parte dei casi, il sistema esercita un gran potere sul
pubblico, maggiore di quello che lo stesso cittadino esercita su se
stesso.
 
 
 
 
Eccezionale intervento dei deputati M5S a Bruxelles: applausi in tutta Europa
 
 
 
Come ogni anno, sponsorizzato dalla Unione Europea e dal Parlamento
Europeo di Strasburgo, si è aperta la sessione del "European Youth
Forum", una importante manifestazione gestita dai più giovani
parlamentari d'Europa, in cui i grossi papaveri di Bruxelles, una
volta tanto, partecipano come ascoltatori e osservatori.. il tema di
questa edizione 2013 è: " Giovani parlamentari europei raccolgono le
forze per trovare una soluzione immediata al problema della
disoccupazione giovanile”,tema decisivo per i 450 milioni di europei.
Nessuna notizia è stata data, che io sappia, dai notiziari televisivi.
Nessuna notizia è stata data sui quotidiani né sui siti on line e il
motivo c'è.
 
Enorme è stata la sorpresa, per tutta la stampa estera europea
presente al convegno, nell'ascoltare il discorso di questo
giovanissimo sconosciuto, Claudio Cominardi, eletto deputato nelle
fila del M5S nella circoscrizione di Brescia. Un discorso considerato
da tutti il più commovente e, ciò che più conta,  quello culturalmente
più evoluto e il discorso più europeista mai ascoltato in tempi
recenti a Bruxelles. La BBC ha aperto il suo telegiornale riferendo
che " i giovani parlano del loro futuro in Europa: un deputato
italiano offre uno strumento rinfrescante lanciando un nuovo modello
d'Europa". Ma credo che nessuno vi informerà mai sull'accaduto.
 
(dal blog di Sergio Di Cori Modigliani )
 
 
 
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Per leggere l’intervento:
 
 
 
Cominardi ha ricordato che nel ’42 Altiero Spinelli si raccomandava
che la scuola preparasse tutti nell lotta per la vita senza
distinzioni tra ricchi e poveri e che un piano europeo di garanzia al
lavoro avrà senso solo come  “piano contro la precarietà”.
 
Suggerisce di rialzare i diritti sociali e del lavoro, di superare la
Direttiva Bolkestein anche per non penalizzare chi non de localizza e
non ridurre al minimo i diritti dei lavoratori.
 
Denuncia la mancanza in Europa di sostegno per incoraggiare
l’innovazione fra i giovani imprenditori. Ci sono cose che si possono
fare anche senza modificare i Trattati. Per esempio cambiare le
condizioni di ammissibilità ai finanziamenti per chi ha idee e
intuizioni geniali, abbassando le soglie minime di valore dei progetti
finanziabili e senza chiedere cofinanziamenti a chi fa le domande.
Adesso tutti i progetti Europei e nazionali ormai fanno riferimento a
una economia che non esiste più. Quella del capitale finanziario.
Invece stiamo entrando nell’economia del capitale sociale! Anche in
Europa avremmo bisogno di qualcosa di simile allo “Steve Jobs Act”.
Non si possono finanziare solo  “tecnologie provate”: questo esclude
ad es. le stampanti tridimensionali, le tecnologie dell’idrogeno,
smart grid e perfino  solar cooling e digestori anaerobici.  Non ha
senso che la BEI si limiti a intervenire solo per progetti di
efficienza energetica negli edifici e di fotovoltaico già garantito da
conti energia ventennali. Qualunque  banca commerciale può farlo!
 
Dovremmo tornare all’idea del grande Presidente Jacques Delors di
sviluppare una strategia internazionale di promozione dell’Europa
Sociale, con l’aiuto della Confederazione europea dei Sindacati e
sfidare la Cina, e gli altri paesi  BRIC  e in via di sviluppo proprio
su questo terreno. Associazione libera dei cittadini e libertà
sindacali, welfare generalizzato e reddito minimo, dovrebbero essere
permesse e sviluppate nei paesi che sono nostri partner commerciali.
Oppure dovremmo riconsiderare radicalmente I nostri accordi
commerciali con loro, per non creare condizioni inique sia di partenza
che operative per i nostri imprenditori. Per questo abbiamo bisogno di
coesione nelle nostre politiche sociali e di una direzione forte delle
nostre relazioni internazionali, che non può certo essere assicurata
dall’attuale Commissione e dall’attuale  Alto Rappresentante per la
Politica Estera e di Sicurezza Internazionale   Ms Ashton. Abbiamo
bisogno di una nuova “governance” delle relazioni internazionali che
rifletta l’idea di Altiero Spinelli che “la Federazione Europea
garantisca che i rapporti con i popoli asiatici e americani si possano
svolgere su una base di protezione dei diritti del lavoro e di
pacifica cooperazione, in attesa di un più lontano avvenire, in cui
diventi possibile l'unità politica dell'intero globo.”
 
..
 
FRODI LINGUISTICHE
 
Viviana Vivarelli
 
 
 
Berlusconi strepita che "può anche allearsi con Grillo per votare
l'impecheament contro Napolitano". Allearsi è una parola impropria.
 
Se tre persone vanno in banca, una per rubare alla banca, un altro per
chiedere un mutuo per la casa e un terzo per versare un milione,
nessuno direbbe che sono 'alleate'.
 
Ma i nostri giornali sono così meschini da usare il termine 'alleati'
anche quando soggetti opposti tendono a una stessa azione per motivi
opposti e su questa ambiguità dislessica i TROLL ci vanno a nozze.
Stesso registro per chi “è contro l’Europa”. Erano contro l’Europa
Berlusconi con Tremonti e tutti i leghisti. Sono contro l’Europa
quelli dei forconi. Grillo non è mai stato contro l’Europa, e non è
nemmeno contro l’euro, vuole che le regole dell’euro e dell’Europa
siano ridiscusse per il bene di tutti. Credete che ai giornalai di
regime le macroscopiche differenze tra un evasore conclamato, dei
secessionisti localizzati e uno che protesta contro un’Europa solo
delle banche interessino a qualcuno? Ma neanche per sogno! Sanno solo
unire in un coacervo inestricabile tutti quelli che “ce l’hanno con
l’Europa” come fossero un corpo solo, senza nemmeno riuscire a
spiegare perché.
 
Siamo il Paese della frode anche linguistica
 
Non dico altro!
 
.
 
Sergio Paronetto (vicepresidente di Pax Christi Italia)
 
 
 
Pregare, meditare, conoscere, operare...Onorare la memoria di Nelson
Mandela vuol dire inserirsi nel travagliato cammino della nonviolenza
moderna, nata proprio in Sud Africa con Gandhi, Albert Luthuli, Denis
Hurley e tanti altri.
 
Mandela ci lascia un messaggio universale utile per molte situazioni
conflittuali. Quanto bene potrebbe fare oggi, ad esempio, la sua
pratica di “riconciliazione nella verità e nella giustizia” per la
Siria, il conflitto palestinese-israeliano, la Nigeria, il Centro
Africa e altrove!
 
In Sud Africa, la pace come lotta per la libertà e la giustizia, dopo
aver attraversato il grande tormento del conflitto armato, ha saputo
trasformare il dolore di un popolo in cittadinanza attiva liberatrice.
Il “perdono” è diventato un progetto sociale e politico. La
Commissione per la verità e la riconciliazione avviata nel 1996,
presieduta dall'arcivescovo Desmond Tutu (da lui descritta nel bel
libro Non c'è futuro senza perdono) ne è stato un segnale, luminoso
anche oggi per un Sud Africa agitato da immensi problemi e per tante
parti del mondo.
 
Il suo messaggio ha attivato dinamiche generatrici di “giustizia
ricostitutiva” e di trasformazione nonviolenta dei conflitti. Assieme
a Gandhi, a M. Luther King, a Giovanni XXIII (tralascio l'elenco di
altri operatori di pace che dovrebbero essere conosciuti nelle nostre
scuole), il movimento di Mandela ha aperto un cammino planetario e
quotidiano per l'unità della famiglia umana. La sua vita, carica di
una spiritualità intensa e sobria, incarnava i valori viventi della
Dichiarazione universale dei diritti umani (per me anche del Vangelo).
In una lettera alla moglie del 1975 dalla prigione di Kroonstad,
osservava che “onestà, sincerità, semplicità, umiltà, generosità
genuina, assenza di vanità, disponibilità a servire gli altri –
qualità che sono facilmente a portata di mano di ogni individuo- sono
il fondamento della vita spirituale di una persona”. Viveva
l'esperienza carceraria come “opportunità di guardare quotidianamente
dentro a tutto il tuo modo di comportarti, di superare il male e
sviluppare ciò che è buono in te. Una meditazione regolare molto
benefica...Non dimenticare mai che un santo è un peccatore che non
smette mai di provarci”. Un modo per dire che ognuno di noi può
cambiare in meglio ed essere il sogno che intende realizzare. Il sogno
diurno della pace nonviolenta e fraterna.
 
..
 
IL PORCELLUM E’ ANTICOSTITUZIONALE. I FUORILEGGE
 
Marco Travaglio
 
 
 
Nll’ottavo compleanno del Porcellum, voluto nel dicembre 2005 dall’Udc
di Casini, scritto da Calderoli, approvato da tutto il cdx e poi
conservato anche dal csx, la Corte costituzionale ha finalmente
stabilito che quella legge non è soltanto una porcata: è anche
incostituzionale in almeno due punti, il premio di maggioranza del 55%
dei seggi alla Camera per la coalizione più votata (senz’alcun tetto)
e le liste bloccate con i candidati nominati dai partiti. Ne discende
che sono, se non giuridicamente, almeno moralmente incostituzionali
tutti i parlamenti eletti con quel sistema: quello del 2006
(maggioranza Unione), quello del 2008 (maggioranza Pdl-Lega) e
soprattutto quello attuale, uscito dalle elezioni del 24-25 febbraio.
 
Dunque sono incostituzionali anche il presidente della Repubblica
Giorgio Napolitano, rieletto dai parlamentari incostituzionali, e con
molti più voti del dovuto (quelli dei deputati Pd-Sel eletti dal
premio di maggioranza ora cassato). E lo è anche il governo di Letta
jr., che a Montecitorio gode di una vasta maggioranza dopata da quel
premio ora caduto: decenza vorrebbe che i deputati in sovrappiù
decadessero e andassero a casa. Insomma, tutto il sistema è
fuorilegge. E, se avesse un minimo di dignità, procederebbe a una
rapida eutanasia per riportarci al più presto alle urne con una legge
elettorale finalmente legittima: una nuova, se mai riusciranno a
trovare uno straccio di accordo o quella disegnata ieri dalla Corte
con una sentenza formalmente “caducatoria” (cancella premio e liste
bloccate), ma sostanzialmente “additiva” e “paralegislativa”.
 
Naturalmente lo sapevano tutti che il Porcellum era incostituzionale.
Ma si comportavano come se fosse legittimo. Fino alla suprema
protervia di pretendere, dal Colle in giù, che un Parlamento e un
governo porcellizzati riscrivessero la Costituzione. Con la complicità
di decine di presunti “saggi”, anch’essi incostituzionali per
contagio, che hanno screditato se stessi e l’intera categoria
prestandosi alla controriforma. Ora almeno quella minaccia pare
sventata. Ma sia chiaro che qualunque altra “riforma” (tipo quella
della giustizia) sarebbe viziata dallo stesso peccato originale:
quindi si spera che lorsignori ci risparmino altre porcate.
 
La cattiva notizia è che, a causa dell’insipienza dei partiti e del
loro Lord Protettore e Imbalsamatore, la Consulta riporta le lancette
dell’orologio indietro di vent’anni, riesumando l’ultima legge
elettorale della Prima Repubblica: quella con cui si votò nel 1992, il
proporzionale puro con preferenza unica (a parte lo sbarramento al 4%
per l’accesso alla Camera e all’8 per l’accesso al Senato dei partiti
non coalizzati). Quella sonoramente bocciata dall’82,7% degli italiani
il 18-19 aprile ‘93 nel referendum di Segni & C. che introdusse il
maggioritario (poi in parte recepito e in parte no dal “Mattarellum”).
Le forbici della Consulta proprio questo fanno: trasformano il
Porcellum da legge maggioritaria in legge proporzionale spianando la
strada ai nemici del bipolarismo. Napolitano, Letta, Alfano e Casini
in testa: i nostalgici dei governi che non nascevano delle urne, ma
dagli accordi aumma aumma nelle segrete stanze dei partiti e del
Quirinale.
 
Se, come dicono, Renzi e i 5 Stelle vogliono difendere il bipolarismo
(“Morto il nano, ce la giocheremo noi e il Pd, e ne resterà solo uno”,
tuonava Grillo), possono rendere un grande servigio al Paese:
scrivendo insieme una nuova legge elettorale, col ritorno al
Mattarellum o col doppio turno alla francese, che salvi il
bipolarismo. Se invece ci faranno votare con la legge della Consulta,
ci condanneranno a un futuro terrificante: quello dell’Inciucio
Eterno.
 
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QUASI 17 MLD I COSTI SOCIALI ED ECONOMICI DELLA VIOLENZA CONTRO LE
DONNE IN ITALIA
 
 
 
Oggi, nella giornata contro la violenza sulle donne, vorrei riportare
i dati incredibili della recente ricerca di Intervita Onlus, Quanto
costa il silenzio?, la prima indagine nazionale sui costi economici e
sociali della violenza contro le donne in Italia.
Dal comunicato di Intervita: "Accanto agli inaccettabili ed
inestimabili costi umani di questo vero e proprio bollettino di
guerra, ad aggravare il dramma di una condizione che rende impossibile
una vita “normale” alle donne vittime di violenza, ci sono anche gli
effetti in termini economici, sopportati sia dalle vittime che dalla
società nel suo complesso. Una cifra allarmante. Quasi 17 miliardi di
euro i costi economici e sociali della violenza: di cui quasi 2,3
riguardano i costi dei servizi e oltre 14 miliardi di euro quelli
umani e di sofferenza. L’equivalente di una strage in cui perdono la
vita 11.000 persone o il triplo degli incidenti stradali che avvengono
in un anno in Italia. E questo a fronte di un investimento della
società civile di circa 6,3 milioni di euro per cercare di contrastare
e prevenire la violenza sulle donne (dati riferiti al 2012)".
Questi sono solo alcuni dei risultati emersi da “Quanto costa il
silenzio?” realizzata da Intervita Onlus – con il patrocinio del
Dipartimento per le Pari Opportunità – con l’obiettivo di offrire uno
stimolo per intervenire concretamente nel prevenire e contrastare ogni
abuso sulle donne.
E poiché credo che la violenza sulle donne si combatta anche e
soprattutto a livello culturale, segnalo anche l'uscita del libro DI
PARI PASSO della ottima e neonata casa editrice Settenove, che
raccoglie l’esperienza del percorso educativo contro la violenza di
genere intrapreso nelle scuole medie dal centro antiviolenza Soccorso
Rosa, al quale ha aderito poi l’associazione umanitaria internazionale
Terre des hommes.
 
..
 
E’ SEMPRE L’ORA DELLE ELEZIONI
 
BEPPE GRILLO
 
Le elezioni in Italia sono come la vecchia pubblicità dei Pavesini. E'
sempre l'ora delle elezioni. Ogni anno ci sono centinaia o anche
migliaia di Comuni che vanno al voto. Sono 8.092. Ci sono poi le
elezioni regionali che cadono per le diverse regioni anch'esse ogni
anno. Immancabili le elezioni europee, insopprimibili quelle
provinciali nonostante la loro inutilità (ci sono Province con meno di
100.000 abitanti), inevitabili quelle politiche, spesso anticipate. Le
elezioni amministrative e regionali possono essere anche annullate o
può cadere una giunta per corruzione, per infiltrazioni mafiose o per
altri mille motivi. In tal caso si fa il bis. Altro turno elettorale.
Ogni elezione è buona per chi vince, anche fosse l'ultimo dei comuni
italiani, per riaffermare il primato del suo partito a livello
nazionale. Chi perde invece si aggrappa all'archivio storico delle
consultazioni con ardite acrobazie statistiche per spiegare che se non
ha vinto, almeno ha "non perso". Non solo le elezioni non finiscono
mai, ma gli esaminandi si moltiplicano. Regioni con la popolazione di
un quartiere di città, province che non hanno neppure la dimensione di
un medio comune e di comuni con gli abitanti di un condominio,
talvolta di un appartamento con famiglia numerosa. C'è la corsa a
diventare regioni, province, comuni. Una corsa all'oro che promette
poltrone, sussidi, finanziamenti, appalti, poteri. I costi di questo
stillicidio sono incalcolabili. Nessun governo ha mai provato ad unire
le diverse consultazioni. Comunali, politiche e regionali, con
l'introduzione di macro regioni (attualmente 11 regioni su 20 hanno
meno di due milioni di abitanti) dovrebbero tenersi in un'unica
sessione. Le provinciali vanno abolite da subito. I Comuni sotto i
5.000 abitanti vanno accorpati. Nulla di tutto questo è previsto, le
greppie del potere devono rimanere in vita e, se possibile,
moltiplicarsi. Consigli, assessori, sindaci, presidenti, una folla che
dipende dalla politica. Il Giorno Unico del Voto suona bene.
 
  ..
 
PAOLA TAVERNA
 
Le frasi storiche: “Il MoVimento 5 Stelle non può dare e non darà la
fiducia a chi inganna la cittadinanza. Il MoVimento 5 Stelle non fa
alleanze e non è la ruota di scorta di nessuno, tantomeno di chi per 7
anni è stato il principale alleato del condannato Berlusconi. Qui o si
governa o si va tutti a casa, non ci sono margini. Solo con un Governo
a 5 stelle potremo davvero avviare il risanamento del Paese. In mezzo
non c'è niente.
Niente, siete niente![“
 
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Antonio
 
Con una dozzina di capi d'accusa a suo carico, tra cui racket e
corruzione, l'ex sindaco di Detroit Kwame Kilpatrick è stato
condannato a 28 anni di carcere.
DETROIT USA, non DEDIETRO ITALY.
 
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LA RIPRESA DELLA SPAGNA
 
Lalla CITA:
 
 
 
 
L'Italia, ormai è assente in tutti i teatri che contano nel mondo. Dal
2014 lo sarà molto di più, soprattutto per via della vendita di
Telecom agli spagnoli che hanno portato a casa un colpo davvero
fantastico. La Spagna si sta muovendo benissimo, è il motivo per cui
l'abile Rajoy è riuscito a strappare alla Troika la concessione di un
deficit al 5,8% (il doppio dell'Italia) mentre l'Italia viene trattata
come l'ultima della classe e non soltanto non concedono più nulla, ma
neppure accettano di negoziare sedendosi intorno a un tavolo.
Danno ordini e basta. Talmente incompetente e cialtrona, questa classe
dirigente -sia i politici che gli imprenditori- da essere diventata
ormai inservibile per i loro stessi sponsor.
La Spagna, invece, pur in mezzo a gigantesche difficoltà e a un quadro
sociale di impressionante disagio, sta preparandosi il terreno grazie
alla fortuna di potersela vedere con un intero continente brulicante
di fermenti, novità e dinamismo (500 milioni di consumatori) come
quello dell'America Latina, con il quale condivide la stessa lingua e
cultura d'origine -unica eccezione il Brasile- e quindi giocano in
casa. Tutto il sistema geo-politico di relazioni strategiche che
l'Italia aveva costruito negli ultimi 50 anni con l'Argentina, Cile,
Uruguay, Perù, Venezuela, Ecuador e Messico, è andato in fumo in
seguito alla disastrosa gestione politico-economica degli affari,
vissuta con taglio unicamente coloniale: territori da espogliare a
furia di tangenti da dare (e prendere) a governi corrotti, abilmente
messi lì dalla Cia.
Non si sono neppure accorti che il mondo era cambiato. Non hanno
neppure preso atto di ciò che stava accadendo in Sudamerica e in
Messico, pensando sempre con la vecchia mentalità dell'arroganza
democristiana e sono in molti (per non dire quasi tutti) i soggetti
politici italiani che oggi si stupiscono delle parole, dei gesti e
delle azioni di Papa Bergoglio come se si trattasse di un uomo piovuto
dalla Luna.
 
 
 
 
(Vincenzo Marsiglia)
 
 
 
LAVORARE SUL POSITIVO
 
Viviana Vivarelli
 
 
 
Se vogliamo cambiare le cose in meglio, cominciamo a svecchiare il
cervello dalle ragnatele, dai modi di dire acquisiti e stantii, dalle
forme mentali obsolete, dagli atteggiamenti qualunquisti e menagrami,
dalle induzioni perverse del potere che anche attraverso questi mezzi
ci ottenebra la mente e ci fiacca la volontà!
 
Basta col dire in modo fatalistico che ogni popolo ha i politici che
si merita, che non cambieremo mai, che andremo a stare sempre peggio,
che gli Italiani sono così e basta, che non saranno mai in grado di
fare questo o quello! Queste sono trappole mentali che ci stendono a
terra, assassinii della volontà, stupri alla speranza.
 
Lavoriamo sul positivo anche mentalmente, perché avere pensieri
costruttivi è il primo passo per fare azioni concrete. Cambiamo noi in
meglio nelle aspirazioni, nelle valutazioni, nelle proposizioni di
vita. Allarghiamo le speranze e avremo già mezzo vinto.
 
Il primo passo della vittoria consiste nel potersi immaginare un mondo
migliore, così come il primo passo dell'atleta è potersi immaginare la
vittoria.
 
Guardiano più solidamente alle virtù e alle capacità di quanti, e sono
tantissimi, non si piegano a queste valutazioni mortifere, a questi
masochismi del disfattismo e della sfiducia in se stessi e negli
altri.
 
La prima mossa di chi vuole entrare in battaglia è la consapevolezza
di poter resistere e vincere. C'è un atto preliminare da cui dipende
tutto: la fede in se stessi, la stima del bene esistente in noi e
attorno a noi, la volontà che nasce dalla solidarietà, il sapere che
si è nel giusto e che siamo in tanti ad esserlo e che condividiamo le
stesse sofferenze e le stesse speranze, il senso di fratellanza e di
partecipazione comune, l'essere un 'noi'.
 
Finché ci barricheremo dietro il disfattismo o la negatività, niente
potrà mai succedere di buono, e il vizio della nostra speranza
diventerà istantaneamente il difetto della nostra volontà.
 
Se siamo menagrami, se vediamo tutto nero, se generalizziamo il male,
allora ci suicidiamo da soli.
 
 
 
 
(Cuore bosco- Attilio Stocchi)
 
 
 
Mindorsar
 
E poi dicono che questo governo non ottiene risultati positivi.
 
Ci sono:
“Più” ditte che chiudono.
 
“Più” imprese che falliscono.
“Più” disoccupati.
“Più” povertà.
“Più” tasse.
“Più” debito pubblico.
“Più” esodati.
“Più” corruzione.
 
Sfido chiunque nel mondo a fare meglio.
Ci prendono per il culo persino nei “Simpson”.
 
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MA DOVE SONO QUESTI TAGLI AGLI SPRECHI?
 
game over
 
Caro Letta, io personalmente non ha visto tagliare niente, ma niente
di niente. Le pensioni d'oro sono sempre lì, come i costi della
politica, come i costi istituzionali, come gli stipendi folli dei
boiardi, come gli enti inutili, come le spese militari. Tutti si sono
trincerati dietro a diritti acquisiti, leggine e normine per difendere
i propri privilegi. E quando non basta ci si muove con le solite
amicizie e anche illegalmente. Nulla, e ripeto nulla, è stato tagliato
di quello che doveva essere tagliato, neanche di un (1) centesimo. In
compenso ho visto una macelleria sociale che non ha uguali nella
storia. Si chiede ancora più produttività sempre ai soliti, si
chiedono riduzioni di stipendio sempre ai soliti, si tolgono garanzie
sempre ai soliti, si agisce su tutele e pensione sempre sui soliti. E
i soliti, alla fine e comprensibilmente, cedono, e con loro cadrà
tutto lo Stato. Quindi di quali tagli parla, caro sig. Letta? Come
Monti, forse peggio di Monti. Il che, mi creda, era quasi impossibile,
ma Lei c'è riuscito. Complimentoni!
 
..
 
IN COSTITUZIONE IL DIVIETO ALLO SVILUPPO
 
Viviana Vivarelli
 
 
 
E' una regola dell'economia che un paese per crescere deve aumentare il debito.
 
L'America del new deal non si sarebbe mai ripresa senza quegli
investimenti pubblici che aumentarono il suo debito ma fecero crescere
l'occupazione.
 
E' una regola dell'economia che se aumenti le tasse, se non fai
investimenti pubblici sullo sviluppo, se tagli il welfare, precipiti
nella depressione.
 
Ma non vi è abbastanza chiaro che tutto quello che Pd e Pdl fanno e
soprattutto quello che hanno fatto Monti e Letta e farà Renzi va
esattamente in senso contrario a qualunque ripresa e sviluppo?
 
Come si è potuto permettere che rapidamente e violando l'articolo 138
si mettesse in Costituzione il pareggio del bilancio che vietava di
fatto qualunque spesa per lo sviluppo?
 
Non lo capite che chi l'ha messo ha posto una lapide sulla ripresa italiana?
 
 
 
 
(Attilio Tono)
 
 
 
Renatus
 
Povera Italia come siamo caduti in basso, un delinquente evasore,
mafioso, colluso col peggio del peggio, una vita senza morale né etica
e un esercito di pecore pagate, perché tutto è a pagamento come
l'affetto e l'amore. Quanto vorrei un presidente come quello
uruguayano: José Mujica, che dona tutto il suo stipendio a favore dei
più poveri e dei giovani, che abita in un appartamento di 50 mq. e si
sposta con una Renault 4! Come siamo lontani e quanto è lontana la
politica dalla gente!
 
..
 
Giga
 
Peccato per Alfano. Avesse avuto ancora un po' di pazienza, tra 120
anni sarebbe diventato il nuovo leader.
 
 
 
 
(Salas Bassani Antivari)
 
 
 
EVERSIONE
 
Viviana Vivarelli
 
 
 
Il 27 novembre il Pd è stato costretto a votare la decadenza di
Berlusconi dopo averla rimandata in ogni modo illegittimo possibile,
perché, dopo averla votata, cadrà con lui.
 
L'eversione è sempre stata dentro Berlusconi.
 
Berlusconi è l'eversione fatta persona.
 
Eversione = Ogni azione e movimento che impiega mezzi violenti anche
terroristici per rovesciare il potere costituito.
 
Berlusconi ha sempre attaccato la democrazia, le istituzioni, la
repubblica, la Nazione, la giustizia, l'etica, il senso comune,
l'estetica...
 
E' la più abietta e truce e squallida  e grottesca rappresentazione del male.
 
E' il male fatto macchietta, avanspettacolo.
 
Ma quelli che gli hanno aperto le porte della politica, che gli hanno
permesso di accedere alle istituzioni violando la legge, che si sono
collusi con lui per 20 anni e che ancora oggi nicchiano di fronte alla
possibilità di sfiduciarlo perché facendo un patto con lui hanno
venduto la loro anima al diavolo, sono molto ma molto peggio di lui.
 
.
 
Tecnicamente non si tratta di una scissione. Ma di una scarica.
Berlusconi spiega le ragioni del ritorno a Forza Italia in poche
parole: "Sono-nella-merda".
 
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Quando l’umano si incontra col diabolico….
 
GOETHE. Dichtung und Wahrheit
 
“Era qualcosa che si manifestava solamente sotto forma di
contraddizioni e che  di conseguenza non poteva essere afferrato né
con un concetto né tanto meno  con una parola. Non era niente di
divino, perché sarebbe sembrato privo di ragione, né di umano, perché
l'intelligenza non vi aveva alcuna parte, né di diabolico, perché era
benefico, né angelico, perché vi si poteva scorgere una gioia maligna.
Questo elemento rassomigliava al caso per l'assenza di qualsiasi
continuità e ricordava la Provvidenza per il nesso che vi si
manifestava. Sembrava abbracciare tutto ciò che per noi è un limite.
Sembrava disporre a sua volontà degli elementi necessari  alla nostra
esistenza, raccorciare il tempo e dilatare lo spazio. Sembrava
compiacersi soltanto dell'impossibile e rifiutare il possibile con
disprezzo”.
 
 
 
(Fulvio Michelazzi)
 
 
 
 
(Anna La Stella)
 
 
 
Di Noia Davide
 
Non c'è più posto. Fatelo sapere in giro che è tutto esaurito. Questa
nuova Forza Italia dove la mettiamo ? A destra abbiamo: Nuovo centro
destra, Fratelli d'Italia, Movimento per le autonomie, Grande sud,
Democrazia cristiana, Cantiere popolare, Federazione dei cristiano
democratici, Nuovo psi, Lega nord. A sinistra abbiamo: Partito
democratico, Sinistra ecologia e libertà, Moderati, il megafono (lista
crocetta), Centro democratico, Italia dei valori, Unione di centro,
Partito socialista italiano. Nel centro abbiamo Scelta civica
(prossima a dividersi), Riformatori sardi, Udc, Unione per il
Trentino. Senza contare tutte quelle associazioni politiche che si
definiscono partiti politici: Alleanza di centro, Alleanza monarchica,
CasaPound, Comitati di appoggio alla resistenza comunista, Fare per
fermare il declino, Federazione dei liberali, Federazione dei verdi,
Fiamma tricolore, Forza nuova, La destra, La rosa per l'Italia,
Liberal democratici, Lista bonino pannella, Radicali italiani...
 
 
 
 
Proposta elettorale della Lega:
 
Mutande verdi per tutti!
 
Anzi, istituiremo una apposita card verde per i più poveri!
 
.
 
Mutande verdi?
Ecco dove è finito il programma della Lega!
 
Erano un pacco e son finiti nel pacco
 
.
 
CORRUZIONE, CLIENTELISMO E MALA GESTIONE ALL’OMBRA DELLA MUTANDA VERDE PADANA
 
Viviana Vivarelli
 
 
 
Salvini paonazzo in TV: “Ve le rimandiamo indietro a tonnellate le
vostre mutande! “ (ovazione delle capre in delirio).
 
A’ Salvini, rimandaci indietro pure i voti che Cota ha rubato che così
lo rimandiamo in Padania a calci in culo!
 
Un'escalation di avvisi di garanzia per spese pazze nel mirino della
magistratura
 
16 consigli regionali accusati di peculato, con tanto di dimissioni (a
Bologna) e rissa (a Torino) e inchieste giudiziarie monitorate dalla
Corte dei conti. 16 su 20 finiti sotto accusa per furto di fondi
pubblici. Negli scontrini al vaglio di magistrati e giudici
contabili:più cene consumate contemporaneamente nello stesso posto o
nello stesso tempo in posti diversi, mutande colorate e
gioielli,viaggi extra lusso, ristoranti très chic, saune, massaggi,
palestre, banchetti per cerimonie funebri, gioielli, penne d'oro, lap
dance e perfino TASSE!
 
Cota il mutante con la mutanda verde pagata dai contribuenti accusa
“disperati attacchi dei feticisti della penna, ennesima storpiatura
eclatante» :-D
 
Copio: “Per i furti della Lega basterebbe leggere il bel libro di
Filippo Astone, documentatissimo, dedicato alla “Disfatta del Nord” e
al clima di corruzione, clientelismo e mala gestione all’ombra della
Padania. C’è pure il processo per truffa di 40 milioni ai danni dello
Stato sullo stesso Bossi.Ma il tocco finale,la pennellata
d’artista,quello che fa scivolare tutto nel grottesco,sono le mutande
verdi di Cota.Una vicenda che colpisce nell’"intimo”
 
Le mutande portano dovunque anche ad una possibile crisi di Governo.La
situazione in Piemonte è ogni giorno più ingestibile e anche i
consiglieri di maggioranza,a porte chiuse, cominciano ad essere sempre
meno certi di voler sostenere un Cota e affini le cui contraddizioni
negli interrogatori,le continue sviste nelle note spese,fino
all’acquisto con i soldi pubblici di prodotti per la toilette,sono
imbarazzanti
 
Calderoli iniziò la sua carriera con la robusta produzione letteraria
di un libro titolato 'Mutate mutanda'.Ne avrà regalata una copia al
Cota? É la quadratura del cerchio magico cominciato e finito finito in
mutande
 
Tolti i boxer,resta una pila di spese private passate per
istituzionali,un andazzo della Lega per cui non basterà la difesa
tecnica delle mutande.
 
.
 
MI RICORDO MUTANDE VERDI
 
Marco Travaglio
 
 
 
Fra le spese istituzionali per 25. 410 € che lo sgovernatore leghista
piemontese Roberto Cota s’è fatto rimborsare in 2 anni e mezzo dalla
Regione, c’è un paio di boxer di color padano verde-kiwi, modello
“Chappytrunk”, taglia L, costo 40 euro, acquistati il 6 agosto 2011 a
Boston dove lo statista novarese era in missione istituzionale per
“corso di formazione e visita al Mit”. Pareva brutto, vista anche la
calura, indossare dei normali pantaloni”. Per la Procura, che ha
chiuso le indagini a carico del Cota e di 42 consiglieri regionali in
vista del processo, questo si chiama peculato. Per Cota “è solo fango
dei feticisti della penna” che la Procura dovrebbe ignorare e anzi –
chissà perché – “sostenermi”. Sì, ma le mutande verdi? “Colpa della
mia segretaria: le ha inserite per errore in nota spese”. La
malcapitata si chiama Michela Carossa ed è figlia del capogruppo
leghista: i valori della famiglia. Resta da capire perché, se non
voleva il rimborso, lo statista padano le abbia passato il relativo
scontrino. Ma quella di scaricare tutto sulla signorina dell’ufficio
accanto è un vecchio refrain dei politici. La penultima è quella di
Bersani. Ma chi non ricorda Enza Tomaselli, segretaria tuttofare di
Craxi? O Barbara Ceolin e Nadia Bolgan, quelle di De Michelis, che –
confidò la prima ai pm – “aveva una segreteria di 50 persone, quasi
tutte donne incontrate di passaggio e senz’alcuna preparazione
professionale: eran lì solo perché gli piacevano, ciascuna pensava di
esser la favorita dell’harem”. Però si resero utilissime nella stesura
del suo opus magnum “Dove andiamo a ballare stasera”, guida alle
discoteche d’Italia. Poi la mitica Eliana Pensieroso, segretaria del
banchiere Pacini Battaglia, addetta alla fascettatura delle mazzette.
Ma il precedente più illustre risale al 1986. Un giorno il professor
Luigi Firpo, glorioso storico torinese, si imbatté in B che,
intervistato da una delle sue tv, sfoggiava cultura declamando brani
scelti dalla sua prefazione all’Utopia di Tommaso Moro. “Ma quel testo
è il mio!”, balzò sulla sedia Firpo. Si procurò la preziosa edizione
numerata by Silvio B Editore e scoprì che l’erudito palazzinaro aveva
copiato interi brani della sua introduzione a Thomas More e la sua
traduzione integrale dal latino, limitandosi a metterci la firma.
Allora gli intimò di ritirare subito tutte le copie dal mercato e
annunciò querela per plagio. Pochi giorni dopo lo chiamò un B
piagnucolante: “La prego, non mi rovini con uno scandalo, è stata
tutta colpa della mia segretaria”. Cioè tentò di far credere che la
segretaria potesse aver copiato prefazione e traduzione dell’Utopia a
sua insaputa, anzi contro la sua volontà. Firpo capì subito con che
razza di cazzaro stava parlando e decise di prendersene gioco,
seguitando a minacciare di mettere in piazza lo scandalo e rifiutando
le scuse e le offerte di riparazione che il pover’ometto, ormai
ridotto a stalker, gli faceva in telefonate quotidiane, accompagnate
da regali sempre più costosi. A Natale un corriere da Segrate scaricò
in casa Firpo un gigantesco bouquet di orchidee e un pacco dono con
una valigetta in coccodrillo con le cifre ‘ LF ’ in oro. Sul biglietto
era scritto: “Natale 1986. Molti cordiali auguri ed a presto… Spero!
Per carità, non mi rovini!!! Silvio B”. Firpo, vecchio burlone,
rispedì tutto al mittente con un biglietto beffardo: “Gentile dottore,
la ringrazio della sua generosità, ma sono un vecchio professore
abituato alla sua borsa sdrucita. Quanto ai fiori, la prego anche a
nome di mia moglie Laura di non inviarcene più: per noi, i fiori
tagliati sono organi sessuali recisi”. “Da quel giorno non lo sentimmo
mai più”. Ma ora c’è Cota il mutandiere, e ho detto tutto.
 
 
 
 
 
 
Cota fa pagare a noi anche le sue mutande verdi?
 
E' la green economy, bellezza!
 
..
 
A ognuno il suo
 
Ci sono i mutandari (loro)!
 
E gli smutandati (noi)!
 
.
 
.. e pensare che Cota voleva solo dimostrare visibilmente cos'aveva in testa!
 
.
 
Daniele Sensi
 
… a Pontida le mutande verdi  le davano pure con il pacco finto.
 
.
 
RITA PANI
 
Mutande verdi
 
Immagino, cittadino piemontese, quale sia stato il tuo giubilo, nel
momento in cui alla tv apprendevi che il trono sabaudo era stato
conquistato, quando finalmente era stato espugnato il regno di “Roma
Ladrona” (a cui la Lega non perdona).  Devono essere stati giorni
frenetici, di incredulità e speranza. Finalmente il Piemonte – e molto
nord Italia – erano in mano dei paladini del padanesimo onesto.
Immagino l’esaltazione con la quale ti sei fiondato verso la tastiera
del computer, e dopo mezz’ora quando sei riuscito ad accenderlo, la
soddisfazione con la quale hai iniziato a mandare messaggi,
sull’e-mail, su Facebook o sul blog: “Troia comunista, fatti
violentare da un rumeno che poi arrivano i zingari e ti portano via.”
Eri felice. Ti immagino. Come immagino la fatica, mentre una per una
cerchi le letterine giuste che ti sembrano gettate a caso sulla
tastiera (te lo chiedi perché non siano in ordine alfabetico, ve’ ?)
per scrivermi: “Comunisti di merda siete finiti, wiwa la lega, sud
merda”. Ti sono vicina, cittadino piemontese. Ora, in questo momento
particolarmente difficile per tutti voi, onesti nazisti federali, io
vi penso. Penso a quante volte avreste voluto rompere il salvadanaio
per recuperare i pochi euro necessari all’acquisto delle pallottole
per far la guerra da Roma in giù. Penso alle volte che esaltati,
vestiti come buffe comparse di un film storico degno di Ed Wood, vi
siete recati a Pontida a osannare il vostro Re che vi invitava alla
guerra. Quante volte avete messo mano alla tasca per comprare i gadget
che servivano a rimpinguare le casse della Lega, svuotate per la
politica di liberazione del nord. Peno a quante volte, avete sputato
sui ladroni di Roma, alla fierezza col quale volevate la morte dei
ladri che favorivano l’ingresso degli extracomunitari, a scapito della
vostra pura razza nordica. Non voglio infierire, cittadino piemontese,
scrivendo qua che il tuo governatore riusciva a mangiare in due o tre
posti contemporaneamente, e meno che mai voglio ricordarti che eri
proprio tu, a pagare le mutande verdi che lui comprava in boutique;
non voglio nemmeno parlarti della famiglia bossi, che al figlio scemo
ha comprato una laurea in Albania, e a quello un po’ più furbo le
automobiline da sbattere come fossero quelle dell’autoscontro. Vorrei
solo incoraggiarti ad andare avanti, a fartene una ragione. Oggi sai
che non si rubava solo a Roma, ora sai che alla fine un po’ di sano
comunismo avrebbe solo giovato, perché gente così, oggi, starebbe
lavorando per lo stato, asfaltando le strade a piedi nudi, mettendo in
sicurezza la vostra terra che frana –esattamente come al sud. E
starebbero in galera, per aver permesso, e garantito il traffico di
rifiuti che il sud lo sta uccidendo. E voglio regalartela una
speranza, cittadino piemontese –che oggi sorrido e son buona. Vivi
sereno, fortuna che il federalismo fiscale non è proprio come volevano
loro; e poi Cota non è colpa tua. Mica ha rubato solo le mutande! In
fondo ha rubato anche i voti, per potertele rubare.
 
 
 
 
(Anna La Stella)
 
 
 
In risposta a Severgnini
 
ROBERTO SARTONI
 
M5S: tanti difetti, ma gli unici contro questo stato di cose
 
 
 
Caro Beppe (& Italians), mi permetto di citare la tua risposta alla
signora Cervellati: “l’unico modo per ridurre le imposte è ridurre le
spese e far crescere l’economia. La nostra classe politica non vuole
fare la prima cosa, e non riesce a fare la seconda. Semplice! E allora
perché gli unici che hanno come obiettivo dichiarato di disfarsi di
questa indecente classe politica corrotta e autoreferenziale vengono
trattati come poveri mentecatti o tutt’al più giudicati come dei
populisti? Non sono grillino, vedo benissimo i difetti di Grillo e del
M5S, le contraddizioni e le problematiche interne, molte loro proposte
come utopiche o addirittura dannose. Ma vedo ancora meglio come quelle
siano pagliuzze rispetto alle travi degli altri. Soprattutto perché
tali difetti nulla hanno a che vedere con lo sfascio del paese! Trovo
irritante e frustrante come TV e giornali non facciano che reiterare
quell’atteggiamento che altro non fa che specchiare quello della casta
nei confronti dei grillini. Che lo faccia la casta lo capisco, ma dai
giornalisti in tal modo collusi in buona e in mala fede non lo
accetto! Per es., tu stesso all’incontro di Oxford hai reiterato il
messaggio che Grillo ha detto no al PD, mentre il moderatore dava per
scontato che avrebbero votato la salvezza di Berlusconi. Ma se i
grillini erano gli unici a volere il voto palese e Bersani ha
chiaramente detto di non aver neanche pensato a un’alleanza? Qui non è
questione di opinioni come se discutessimo sull’utilità di certe
manovre o proposte politiche. Qui c’è proprio l’ignorare dichiarazioni
esplicite e fatti palesi. Almeno della tua buona fede non dubito, ma
gli altri? Saluti da Weston
 
..
 
La Cancellieri amicissima dei Ligresti
 
Vendola pappa e ciccia con Girolamo Archinà, pr della famiglia Riva.
 
Schifani, amico e socio in affari dei mafiosi Benny D’Agostino, Nino
Mandalà, Nino e Ignazio Salvo
 
Se vale il detto: “Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei”, ma che gente
frequentano costoro?
 
..
 
2009. L’imprenditore Angelo Balducci ride con Diego Anemone sui morti
del terremoto dell’Aquila
 
“Non è che c’è un terremoto al giorno”.
 
305 morti e 1500 feriti.
 
2012. Il governatore Nicki Vendola ride sui morti di tumore dell’Ilva
con Archinà, pr dei Riva:
 
“Non è che c’è un morto di tumore al giorno!”
 
386 morti e migliaia di malati
 
 
 
LFoda
 
IFQ riporta la telefonata e Vendola lo querela:
 
  "Rido dei morti solo ai congressi di partito"
 
.
 
Kurt
 
… per la serie "Le disgrazie non hanno mai fine"
 
.
 
Mimo parlante
 
Ora mi aspetto solo l'intercettazione fra Vendola e la Cancellieri per
la scarcerazione di Archinà.
 
..
 
Fool
 
Ilva, Vendola ride al telefono con il pr dei Riva che aveva silenziato
un giornalista scomodo. Poi si difende: "Sono state surrettiziamente
veicolate per volgari risate alcune espressioni maxillo-facciali che
manifestavano in modo palmare il mio subliminale tormento per un
equivoco inintenzionale solo apparentemente in dissonanza con gli
orizzonti epocali cui agogna la coscienza etico-civile nel suo afflato
universalistico..."
 
.
 
Spadino
 
Una risata vi seppellirà
 
.
 
Schopenhauer
 
In realtà tutti questi politici intercettati dovrebbero dimettersi già
per il solo fatto di essere così pirla da sputtanarsi al telefono.
..
 
MA ANNATEVENE TUTTI A MORI’ AMMAZZATI!!!!!!!!!
 
 
 
 
(Anna La Stella)
 
..
 

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