lunedì 13 gennaio 2014

Fortezza Europa. Divieto di manifestare, da Atene ad Amburgo



8 gennaio 2014: il grande giorno. La Grecia assume ufficialmente la Presidenza di turno dell’Unione Europea e celebra l’evento ad Atene in pompa magna. Il Ministro delle Finanze Yannis Stournarasevidenzia con grande enfasi i «nascenti segni di ripresa economica» e dichiara che la crescita – dopo sei anni di recessione durissima – è ormai alle porte, nonostante il tasso di disoccupazione sia oltre il 27%. «Dopo enormi sacrifici, la Grecia è in grado di dire che la crisi è quasi alle spalle», afferma trionfante Stournaras. Nella capitale greca arrivano anche il Presidente della Commissione Europea Barroso, il Presidente del Consiglio Europeo Van Rompuy e vari Signori dell’Austerità, che per l’occasionebanchettano con un menu non-troppo-austero preparato dallo chef Dominique Perrot (in passato cuoco ufficiale di François Mitterand). I funzionari europei pranzano con dell’ottimo risotto francese, una pregiata orata condita con verdure, cioccolata speciale e yogurt, innaffiando il tutto con vini rossi e bianchi. Fuori dalle stanze ufficiali, intanto, il centro di Atene è completamente blindato e qualsiasi tipo di protesta è severamente bandito. La ragione ufficiale del divieto di manifestare: «ordine pubblico»; quella ufficiosa: dobbiamo fare bella figura con i Padroni dell’Europa, quindi non rompete il cazzo. Qualcuno prova a sfidare il divieto, ma la polizia prontamente soffoca il dissenso con l’usuale zelo.

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Protesters defying ban on protests face to face with riot cops a while ago. p/v @dromografos:

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