lunedì 20 gennaio 2014

Cardiologia, concorso scandalo a Roma.
"Ecco i vincitori", già noti un mese prima

Uno dei selezionati all'università La Sapienza accompagnava in auto il professore. L'e-mail inviata a Repubblica il 13 giugno: conteneva già i sei nominati di chi poi avrebbe ottenuto il posto e chi invece sarebbe stato escluso "nonostante i curriculum con voti alti". Il 1° agosto le graduatorie, già previste di CORRADO ZUNINO
L'ULTIMO concorso universitario predeterminato, con una scelta preventiva dei candidati che possono proseguire nella carriera di studio e accedere al mondo del lavoro, si è consumato in piena estate alla Cardiologia della Sapienza di Roma, abituata a questo genere di contestazioni. È l'ateneo del rettore Frati, della famiglia Frati.E la prova pubblica è quella per l'accesso alla scuola di specializzazione della Cardiologia del Policlinico Umberto I, l'ospedale collegato all'università più grande d'Europa.

Alle 11,44 dello scorso 13 giugno a Repubblica è arrivata una mail in cui si segnalavano sei nomi dei vincitori del "concorso che consentirà l'ingresso di sei nuovi cardiologi all'ottavo padiglione del Policlinico". Concorso pilotato, assicurava la mail: "Un mese prima sappiamo già chi entrerà". Entreranno, sosteneva la segnalazione, quattro donne e due uomini tra i 26 e i 33 anni, indicati nel testo con cognome e nome. Abbiamo messo da parte quella posta elettronica, firmata da "un medico deluso", l'abbiamo fatta registrare e abbiamo atteso.

Il concorso "Malattie dell'apparato cardiovascolare" (codice 14.252, 15 posti disponibili) si articolava in due date e due prove, a partire dal 7 luglio. Ai sei vincitori romani segnalati si sarebbero aggiunti, sosteneva la fonte, sei candidati scelti per la seconda cattedra della Sapienza (Cardiologia 2) e tre per la cattedra di Latina, sede distaccata. Di questi successivi nove vincitori, nella mail, non si faceva nome: l'attenzione di chi segnalava era concentrata su Cardiologia 1, diretta dal professor Francesco Fedele. La mail indicava anche i sei aspiranti medici (anche qui quattro donne e due uomini) che sarebbero rimasti fuori nonostante i curricula con punteggi alti: "La prova scritta sarà valutata con voti bassi, per compensare", rivelava la mail. 

Il primo agosto sono usciti i risultati del "14.252". I fogli che li illustravano sono stati appesi al piano terra dell'ottavo padiglione del Policlinico e a fianco dell'auletta Valdoni, dove si allarga la stanza di Giacomo Frati (il figlio del rettore diventato ordinario di Cardiochirurgia a 35 anni). Le previsioni segnalate dal "medico deluso" erano tutte centrate: vincitori ed esclusi. Gli ultimi due posti utili della graduatoria erano occupati da due candidati che grazie a un'eccellente seconda prova - l'unica su cui la commissione diretta dal professor Fedele aveva potuto esprimersi - erano riusciti a colmare il gap del loro scarso curriculum. Entrando nel dettaglio, si scopre che il sesto piazzato (posizione utile) era uno studente di 27 anni di grande abnegazione: per tre anni aveva accompagnato in auto il professor Fedele a Fiumicino, ai convegni, a far spese. L'aspirante cardiologo era diventato il suo autista e al terzo tentativo ce l'aveva fatta.

Di fronte a queste evidenze abbiamo incontrato l'autore della segnalazione. Abbiamo verificato la sua conoscenza del tema e l'attendibilità. Ci ha portato documenti, spiegato nuovi dettagli e indicato pediatrie e cardiologie di altri atenei che usano gli stessi sistemi, quindi ci ha offerto il contatto di due testimoni. Abbiamo allora raggiunto la Cardiologia e chiesto spiegazioni del concorso al suo dominus, il professor Francesco Fedele (leggi l'intervista)(*). "Il medico deluso" ci ha raccontato: "Me l'hanno detto in modo esplicito: 'È inutile che vieni alla Sapienza, abbiamo già i nostri. C'è una lista d'attesa, devi aspettare il terzo concorso'. Perché non ho denunciato tutto al preside di facoltà, all'Ordine dei medici? Mi avrebbero risposto: 'Resta in fila, resta muto, è sempre stato così'".

http://www.repubblica.it/scuola/2013/09/19/news/accompagnava_in_auto_il_prof_vince_il_concorso_a_medicina-66847977/?ref=HREC1-7

(*)Il professor Fedele: "Concorso pilotato?
A parità di cavallo scelgo quello che conosco"

Intervista al titolare della Prima cattedra di Cardiologia alla Sapienza di Roma: "Non sono un barone, devo condividere i voti con altri. E credo di essere onesto"
ROMA - Il professor Francesco Fedele, 61 anni, dal 1997 è titolare della Prima cattedra di Cardiologia dell'Università di Roma La Sapienza. Dal 2000 è direttore della Prima scuola di Cardiologia. Ora è seduto, dietro la scrivania del suo ufficio. Ha appena pubblicato un libro sulla morte cardiaca improvvisa pubblicizzato da Francesco Totti.

Professore, i vincitori del concorso gestito dalla sua scuola di Cardiologia si conoscevano un mese prima delle prove?
"Ho ricevuto anch'io questa e-mail... Non so che dire... Credo di essere una persona abbastanza onesta".

Professore, gli studenti che lei ha seguito nella sua scuola hanno un vantaggio su chi viene a fare le prove da fuori?
"Il vantaggio è rappresentato dal fatto che nel tempo conosci le persone. È fisiologico, monto il cavallo che conosco di più".

Che significa? Le prove dovrebbero essere anonime.
"Certo, certo, è tutto segreto".

E la metafora del cavallo?

"Voglio dire che non si può rendere tutto asettico, affidarci solo ai computer: tot il curriculum, tot una prova a quiz che passano tutti con 60 punti. Nella prova scritta la nostra valutazione ha un peso, credo sia giusto".

Quindi è possibile che abbassiate il voto di chi ha un curriculum prestigioso ma non è cresciuto alla vostra scuola.
"La commissione fa discussioni approfondite, dure. Cinque membri. Litighiamo. Senta, io qui non sono l'unico che decide, c'è anche il collega pari grado di Cardiologia due... Io non sono un barone, io non conto un cazzo... Il mio maestro, lui sì che faceva il bello e cattivo tempo, entrava solo chi decideva lui".

In molte facoltà di Medicina la prassi è questa: i primi in graduatoria stanno fermi un giro ed entrano sicuri l'anno dopo.

"Andate a vedere le facoltà di Bari, Padova, Milano, gli altri ospedali romani, il Sant'Andrea, Tor Vergata. Lì sì che ci sono i baroni, non alla Sapienza".

Professore, uno dei vincitori del concorso era il suo autista.
"Uno studente che mi accompagnava ai convegni, abitiamo vicino... Questo è un colpo basso. Gli chiedevo un passaggio, ma nel periodo dell'esame ho preso le distanze. Ognuno con la sua auto... Quel ragazzo se l'è sudata, per due anni ha fallito la prova, poi ha frequentato, è cresciuto. Ha meritato tutto, mi creda".
(c. z.)

http://www.repubblica.it/scuola/2013/09/19/news/cardiologia_francesco_fedele-66908424/

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