sabato 25 gennaio 2014

Ami, a Roma il primo expo dei sapori mediterranei

A sostegno della sicurezza alimentare


Ami, a Roma il primo expo dei sapori mediterranei

ROMA - Apre i battenti a Roma l'Ami, il primo expo dei sapori mediterranei, dal 24 al 26 gennaio al Palazzo dei Congressi dell'Eur. Diversi gli appuntamenti in programma che vedono protagonista il Mare Nostrum sotto il profilo dell'alimentazione, con risvolti culturali ma anche commerciali:

"Il cibo fa parte del PIL del nostro Paese - dice Luigi Ceretti, Amministratore unico della società - e, anche in vista dell'Expo di Milano del 2015, questo era il momento giusto per realizzare un contenitore polivalente all'insegna dell'alimentazione. Un luogo non solo dove poter degustare e assaggiare i prodotti del territorio ma anche dove poter fare formazione e informazione, con dibattiti, workshop, spazi esperienziali e proiezioni cinematografiche. Questa è la diversità di Ami rispetto agli altri eventi, un expo che ha scelto il Mediterraneo come luogo di cultura enogastronomica privilegiato; bacino dove nei secoli delle tradizioni completamente diverse le une dalle altre sono riuscite a mescolarsi".

Mediterraneo significa eccellenza agroalimentare, che deve fare spesso i conti con l'agropirateria e guerre commerciali globali. All'Ami si parla anche di questo: "La dieta mediterranea è un patrimonio Unesco - afferma Amedeo De Franceschi, del Corpo forestale dello Stato - e questo fa sì che siamo imitati e invidiati in tutto il mondo. Dal punto di vista della contraffazione però abbiamo fatto un salto di qualità, perché gli organi di controllo si sono attivati con un coordinamento anche internazionale". 

n tale contesto diventa cruciale la tutela dei consumatori, ma anche la loro consapevolezza di ciò che si mette in tavola: "Ai cittadini va raccontato il sano consumo di prodotti alimentari - dice Massimiliano Dona, Unione nazionale dei Consumatori - perché purtroppo ancora si mettono nel piatto gli alimenti con approssimazione. Oggi la grande bussola è il prezzo e spesso per risparmiare si compiono anche degli atti di consumo non proprio responsabili e intelligenti, quando invece i valori dell'italianità ci portano in tutt'altra direzione. La tracciabilità degli alimenti sta diventando un valore a cui i consumatori cominciano a prestare attenzione; sempre di più si leggono le etichette ma occorre continuare a vigilare sulla trasparenza della provenienza".

(ANSA)

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