lunedì 28 ottobre 2013

L’uso dell’aspirina quotidiana potrebbe dare più danni che benefici



L'uso dell'aspirina quotidiana come forma di prevenzione delle malattie cardiovascolari o del cancro potrebbe procurare più danni che benefici. Lo afferma uno studio della Warwick Medical School pubblicato dalla rivista del National Institute for Health britannico, che ha passato in rassegna tutte le ultime ricerche sul tema.
Rivedendo i dati di 27 studi i ricercatori hanno calcolato che i benefici dell'aspirina quotidiana vanno da una riduzione del 10% degli eventi cardiovascolari maggiori a un calo del 15% dei problemi alle coronarie. In termini reali questo vuol dire 33-46 morti in meno ogni 100mila pazienti in trattamento, a cui si aggiungono circa 34 decessi evitati per la protezione aumentata nei confronti del tumore del colon retto. Il rovescio della medaglia però, sottolinea lo studio, è un aumento del 37% delle emorragie gastrointestinali e del 32-38% degli ictus.
''Questo studio mette in luce il fatto che c'è un bilanciamento tra i possibili benefici e i rischi da questo tipo di trattamento - spiega Aileen Clarke, che ha coordinato lo studio - per questo dobbiamo essere estremamente cauti prima di promuovere esageratamente l'uso dell'aspirina quotidiana senza aver prima capito appieno gli effetti collaterali. Diversi test clinici che saranno completati nei prossimi anni dovrebbe chiarificare il problema''.


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