Everest, nuovi pannelli per la 'Piramide'
Rientrata in Italia la spedizione 'Cobat EvK2Cnr-Top recycling'
ROMA - Il laboratorio Piramide voluto da Ardito Desio nel 1987 ha un "vestito" tutto nuovo. Si è conclusa con il rientro in Italia "Cobat EvK2CNR - Top Recycling Mission", la missione intrapresa da Cobat (Consorzio Nazionale Raccolta e Riciclo) e dal Comitato EvK2CNR, che ha sostituito i moduli fotovoltaici e le batterie che alimentavano il Laboratorio Osservatorio Internazionale.
Partita il 27 settembre in 18 giorni la spedizione, formata da oltre 100 sherpa e da altrettanti yak, ha trasportato sul versante nepalese del monte Everest 15 tonnellate di batterie e pannelli solari per 120 moduli fotovoltaici che forniranno 9 kw di energia al campo base situato a quota 5.050 metri. Per raggiungere il laboratorio la spedizione, partita da quota 2860 metri, ha superato un dislivello di 2.200 metri fra sentieri di terra battuta, fango e sassi. Il Laboratorio Piramide ha ospitato finora oltre 520 missioni scientifiche, con la partecipazione di 220 ricercatori afferenti a 143 diverse istituzioni internazionali, per lo studio dei cambiamenti climatici e ambientali, della geologia, della geofisica, dei fenomeni sismici, della medicina e della fisiologia umana in condizioni estreme.
"Nonostante le avverse condizioni climatiche, per la coda monsonica con pioggia, nebbia e basse temperature - spiega in una nota Giancarlo Morandi, presidente di Cobat, la missione si è conclusa con successo. Sono stati sostituiti i moduli e le batterie che forniscono energia al Laboratorio e sono stati riportati a valle tutti i materiali dismessi".
Una parte dei moduli fotovoltaici e degli accumulatori ancora funzionanti sono stati donati a due cooperative di Dinboche, a 4.200 metri di quota, nella Khumbu Valley, che forniranno elettricità agli abitanti del paese per almeno 10 anni.
Partita il 27 settembre in 18 giorni la spedizione, formata da oltre 100 sherpa e da altrettanti yak, ha trasportato sul versante nepalese del monte Everest 15 tonnellate di batterie e pannelli solari per 120 moduli fotovoltaici che forniranno 9 kw di energia al campo base situato a quota 5.050 metri. Per raggiungere il laboratorio la spedizione, partita da quota 2860 metri, ha superato un dislivello di 2.200 metri fra sentieri di terra battuta, fango e sassi. Il Laboratorio Piramide ha ospitato finora oltre 520 missioni scientifiche, con la partecipazione di 220 ricercatori afferenti a 143 diverse istituzioni internazionali, per lo studio dei cambiamenti climatici e ambientali, della geologia, della geofisica, dei fenomeni sismici, della medicina e della fisiologia umana in condizioni estreme.
"Nonostante le avverse condizioni climatiche, per la coda monsonica con pioggia, nebbia e basse temperature - spiega in una nota Giancarlo Morandi, presidente di Cobat, la missione si è conclusa con successo. Sono stati sostituiti i moduli e le batterie che forniscono energia al Laboratorio e sono stati riportati a valle tutti i materiali dismessi".
Una parte dei moduli fotovoltaici e degli accumulatori ancora funzionanti sono stati donati a due cooperative di Dinboche, a 4.200 metri di quota, nella Khumbu Valley, che forniranno elettricità agli abitanti del paese per almeno 10 anni.
(ANSA)
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