sabato 8 dicembre 2012

Usa: svolta su nozze gay, interviene la Corte Suprema



Si pronucera' su restrizioni legge federale e divieto California


  Alan e Marco sposi a Londra.

NEW YORK, 7 DIC - Per la prima volta nella storia degli Stati Uniti la Corte suprema si pronuncera' sulle nozze omosessuali, materia finora di competenza esclusiva dei singoli Stati. Una svolta che fa esultare la comunita' gay americana, benche' le conclusioni a cui arriveranno i giudici supremi siano tutt'altro che scontate.
Ma dopo l'altrettanto storica apertura ai matrimoni tra persone dello stesso sesso del presidente americano, Barack Obama, e il si' alle nozze gay nei referendum svoltisi di recente in tre Stati (Maine, Maryland e Stato di Washington), le speranze di milioni di americani sono tante. Anche se bisognera' attendere piu' di sei mesi: a marzo, infatti, cominceranno le auizioni presso la Corte, con le decisioni attese non prima di giugno.
I giudici supremi hanno in pratica accolto due ricorsi, decidendo di prenderli in esame e quindi di pronunciarsi. Il primo ricorso riguarda una sentenza di una corte di appello federale, quella di San Francisco, secondo la quale uno Stato non ha il diritto di togliere i diritti acquisiti dalle coppie gay sposate. E' quello che lo Stato della California ha fatto con la 'Proposition 8', una legge varata nel 2008 con un referendum, che vieta il matrimonio tra persone dello stesso sesso, fino ad allora garantito dalla Corte suprema del 'Golden State'. Il secondo ricorso, invece, riguarda il 'Defense of Marriage Act', la legge federale introdotta nel 1996 sotto la presidenza di Bill Clinton che da' una definizione tradizionale del matrimonio: matrimonio che puo' essere solo tra uomo e donna. Una legge quindi ritenuta discriminante nei confronti delle coppie omosessuali.
La Corte Suprema dovra' stabilire se il Congresso ha il potere di privare le coppie gay sposate dei diritti di cui godono le coppie etero. Una clausola del 'Defense of Marriage Act', infatti, limita una serie di benefici sanitari, previdenziali e fiscali solo alle coppie sposate uomo-donna. Insomma, per la comnita' gay americana si potrebbe davvero essere alla vigilia di un cambiamento storico. Anche perche' il clima e' mutato molto innanzitutto tra l'opinione pubblica, come hanno dimostrato gli ultimi referendum tenutisi il 6 novembre, in concomitanza con l'Election Day.
(ANSA)

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