venerdì 14 dicembre 2012

Regione Lombardia: indagati 40 consiglieri. Formigoni: 'Qui non c'è Batman'



Sono accusati di rimborsi illegali. Coinvolti i capigruppo di Pdl e Lega. GdF in Regione per controlli su altri gruppi


 Il consiglio della regione Lombardia al Pirellone

MILANO  - La gdf di Milano sta acquisendo in Regione Lombardia con un decreto di esibizione i documenti relativi alle spese di altri Gruppi consiliari, tra cui Pd, Idv e Sel, nell'ambito dell'inchiesta sulle spese dei consiglieri regionali lombardi.
I finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria, su ordine del procuratore aggiunto Alfredo Robledo e dei pm Paolo Filippini e Antonio D'Alessio, stanno notificando i decreti di esibizione a tutti gli altri gruppi consiliari (esclusi quelli di Pdl e Lega) tra cui anche quelli dell'Udc, del gruppo misto e della lista Pensionati. Con questa attività gli investigatori puntano a raccogliere tutta la documentazione relativa alle spese dei gruppi per accertare eventuali comportamenti illeciti. Due mesi fa, invece, la Gdf aveva acquisito le carte dei rendiconti dei gruppi di Pdl e Lega ed avrebbe poi accertato spese illegali. Da qui l'invio di inviti a comparire per 22 persone, in un'inchiesta che al momento vede una quarantina di indagati, tra cui anche il capogruppo del Pdl, Paolo Valentini, e quello del Carroccio, Stefano Galli.

"Batman non c'é in Lombardia": lo ha detto Roberto Formigoni rispondendo ai giornalisti sulla inchiesta sui rimborsi. "Credo proprio - ha aggiunto - che i nostri gruppi abbiano rispettato fino in fondo le regole".

INCHIESTA SUI RIMBORSI ILLEGALI - Una quarantina di consiglieri regionali lombardi sono indagati in un'inchiesta della procura di Milano sull'utilizzo dei rimborsi dei gruppi consiliari. L'indagine, coordinata dal procuratore aggiunto di Milano Alfredo Robledo e condotta dalla Gdf milanese, vede, da quanto si è saputo, al momento indagati consiglieri del Pdl e della Lega Nord. 

Nell'inchiesta sono indagati i capigruppo in Regione Lombardia del Pdl e della Lega Nord, Paolo Valentini e Stefano Galli. Gli investigatori della Gdf avrebbero accertato un utilizzo illecito dei rimborsi regionali dei gruppi consiliari. In particolare l'indagine riguarderebbe spese fatte al di fuori dell'attività politica con soldi pubblici.

Tra gli oggetti acquistati con soldi pubblici, finiti sotto la lente della Procura di Milano, ci sono anchemunizioni da caccia per 750 euro che sarebbero stati acquistate da un consigliere lombardo leghista.

Alcuni consiglieri lombardi avrebbero speso soldi pubblici per degustazioni, cocktail e acquisti di carne in macelleria, oltre a videogiochi, cappuccini e brioche. 

Lo scorso 10 ottobre i finanzieri del Nucleo di polizia tributaria, su ordine del procuratore aggiunto di Milano Alfredo Robledo e di pm Paolo Filippini e Antonio D'Alessio, erano andati in Regione Lombardia con un decreto di esibizione di documenti e avevano acquisito i rendiconti dei gruppi consiliari lombardi di Pdl e Lega dal 2008 al marzo del 2011. Sul decreto in quella occasione erano indicati i nomi di tre indagati per peculato e truffa aggravata: il leghista ed ex presidente del Consiglio regionale, Davide Boni, già indagato in un'altra inchiesta per corruzione; l'ex vice presidente del Consiglio regionale ed ex assessore Franco Nicoli Cristiani (Pdl), anche lui accusato di corruzione in un'altra inchiesta; e l'ex assessore regionale Massimo Buscemi del Pdl. Sotto la lente di ingrandimento degli investigatori, da quanto si è saputo, sono finite soprattutto le spese di comunicazione e di rappresentanza, ritenute sospette, dei gruppi consiliari del Pdl e della Lega e in particolare i finanzieri avrebbero accertato spese, per cene e viaggi, illecite. Da quanto si è saputo, inoltre, gli investigatori passeranno comunque al setaccio anche le spese con i rimborsi regionali di altri gruppi consiliari, come quello del Pd. Al momento, comunque, l'inchiesta vede una quarantina di indagati tra consiglieri del Pdl e del Carroccio.

(ANSA)

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