mercoledì 12 dicembre 2012

Pierina Franchini decide di morire in Svizzera con il suicidio assistito



La 75enne, molto conosciuta per il suo impegno politico in Rifondazione Comunista, a fine novembre ha raggiunto una clinica vicino Lugano. Non ci sarà nessuna cerimonia funebre


Piera Franchini nella copertina del suo libro "Binario Rosso"

Una scelta di dignità, secondo gli amici più intimi. Pierina Franchini, 75enne di Chirignago, ha deciso di andare in Svizzera a morire. Suicidio assistito. Pratica legale nel Paese elvetico. L'ultimo viaggio, come riporta Il Gazzettino, in compagnia di un'amica intima, a fine novembre in una clinica vicino a Lugano.

Pierina, da tutti conosciuti come Piera, era molto conosciuta per il suo impegno politico. Fu uno dei fondatori del partito di Rifondazione Comunista di Venezia nel 1991, e il suo impegno è stato presente fino a quando le sue condizioni di salute glielo hanno permesso.

Poi quando la malattia che l'aveva colpita era arrivata alla fase terminale, il viaggio oltre frontiera. Su espressa richiesta di Piera non ci sarà nessuna cerimonia funebre, né religiosa né civile. Le sue ceneri sono state sparse in un luogo ignoto del paese elvetico.

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