sabato 8 dicembre 2012

Napolitano: con dl Ilva più sicurezza e salute



Il presidente della Repubblica risponde alla lettera di una mamma di Taranto


 L'Ilva di Taranto in una foto d'archivio

  L'Ilva di Taranto in una foto d'archivio

Il decreto legge sull'Ilva intende definire un quadro normativo che "obblighi l'azienda" al "ripristino di condizioni di sicurezza" con "il sostanziale abbattimento delle emissioni inquinanti", salvaguardando salute, ambiente e lavoro. Così Napolitano ha risposto alla lettera della signora Marsella sulla situazione di Taranto.
"Ho letto con attenzione la sua lettera, fortemente segnata da amarezza e insofferenza, sulla difficile situazione dell'ILVA di Taranto, e vorrei esprimere la mia sincera comprensione a lei e a tutte le mamme che stanno affrontando, non da ora, momenti tanto angosciosi». Inizia così la risposta del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, alla lettera ricevuta nei giorni scorsi dalla signora Tonia Marsella sulla drammatica situazione di Taranto.
"Comprendo - ha continuato il Capo dello Stato nella lettera che si trova sul sito del Quirinale - il drammatico timore che si può provare per la salute e la vita dei propri figli, così come conosco il tormento delle donne, degli uomini e dei figli che temono di perdere il lavoro e di veder così minacciato il proprio futuro. Anche da questi ho ricevuto lettere altrettanto accorate, nelle quali spesso emergono parole egualmente segnate da preoccupazione e allarme. Oggi vorrei nuovamente rispondere, a tutti, con lo stesso spirito con cui nel luglio scorso auspicai che si procedesse 'rapidamente ed efficacemente' agli 'interventi spettanti all'impresa e alle iniziative del governo nazionale e degli enti locali che risultino indispensabili per un pieno adeguamento alle direttive europee e alle norme per la protezione dell'ambiente e la tutela della salute dei cittadini. Credo - ha aggiunto il Presidente Napolitano - di essere stato coerente con quella impostazione: dopo più di quattro mesi senza alcuna soluzione al grave problema - un lasso di tempo che va ad aggiungersi all'annoso cumulo di ritardi, omissioni ed inadempienze - ho emanato il decreto legge sottopostomi dal governo contenente "disposizioni urgenti a tutela della salute, dell'ambiente e dei livelli di occupazione, in caso di crisi di stabilimenti industriali di interesse strategico nazionale". Disposizioni quindi, si badi bene, non dettate per la sola ILVA di Taranto. Tutti i valori indicati nel decreto - salute, ambiente, lavoro - sono richiamati dalla Costituzione, e sono tutti beni primari da tutelare nell'ordinamento democratico, bilanciandoli tra loro nel miglior modo possibile. In questo senso si intende ora operare: definendo un quadro normativo generale, che obblighi i responsabili dell'azienda all'esecuzione di interventi immediati e mirati al ripristino di condizioni di sicurezza nella attività produttiva attraverso il sostanziale abbattimento delle emissioni inquinanti, salvaguardando insieme ed unitariamente i "beni" della salute, dell'ambiente e del lavoro. Si tratta di ridare speranza e costruire un futuro per una città che sta pagando un duro prezzo per i ritardi e le inadempienze del passato".
"So che il risultato non è scontato: dovranno essere affrontati nuovi problemi e pesanti difficoltà. Ci sarà, soprattutto, bisogno della vigile partecipazione di tutti i soggetti istituzionali e dei cittadini. E si dovrà contare, quindi, - ha concluso il Capo dello Stato - anche sulla vostra sensibile attenzione e sulla comune responsabilità alle quali faccio ancora appello".

(ANSA)

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