lunedì 10 dicembre 2012

MASADA n° 1358 15/1/2012 LA NEURO FINANZA



La Consulta boccia il referendum contro il porcellum – Cosentino salvato dalla Lega – Il cerchio magico - Finanza da delirio – Gli errori marchiani delle società di rating - La lotta del dollaro contro l’euro – Le tre sorelle - Standard&Poor
Giovanni Cardone
Si combatte per un sogno, per un'utopia, per qualcosa in cui credi possa avverarsi. Questo fa si che ogni mattina ci possiamo guardare allo specchio ed affrontare la giornata che sicuramente sarà piena di brutture che di certo avremmo volentieri fatto a meno. Sisifo rappresenta la cocciutaggine ma ho ben presente la storiella Zen nella quale un vecchio portava l'acqua ad una pianta nel deserto, essendo questa l'ultima di una grande foresta, per non farla morire. Abbandonare il bene singolo per il bene comune così che possa riflettersi di nuovo sul singolo. Il tutto al di là delle ideologie.
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CAMUS
Ognuno di noi è come Sisifo, ma
"Il faut imaginer Sisyphe heureux". "Anche la lotta verso la cima basta a riempire il cuore di un uomo. Bisogna immaginare Sisifo felice."
"Viene sempre il momento in cui bisogna scegliere fra la contemplazione e l'azione. Ciò si chiama diventare un uomo."
"L'individuo non può nulla, e, nondimeno può tutto. E' il mondo che lo sminuzza ma sono io che lo libero, e che gli attribuisco tutti i suoi diritti."
"Creare è vivere due volte."
"A questo punto del proprio sforzo, l'uomo si trova davanti all'irrazionale e sente in sé un desiderio di felicità e di ragione. L'assurdo nasce dal confronto fra il richiamo umano e il silenzio irragionevole del mondo."
"La rivolta consiste nell'amare un uomo che non esiste ancora."
"Il contrario di un popolo civilizzato è un popolo creatore."
OMERO
E vidi Sisifo, che pene atroci soffriva
reggendo con entrambe le mani un masso immenso.
Costui, piantando le mani e i piedi,
spingeva su un colle la pietra: ma appena stava
per varcarne la cresta, ecco la Violenza travolgerlo;
e rotolava al piano di nuovo la pietra impudente.
Ed egli, tenendosi, spingeva di nuovo: dalle membra
gli colava il sudore, dal suo capo gli colava la polvere.
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Viviana
Sisifo, come Prometeo e come Odisseo, commise il peccato di oltrepassare le colonne d'Ercole della conoscenza, amare la vita, gareggiare con gli dei. Dalla mitologia sappiamo che egli svelò agli uomini i segreti divini, osò incatenare la morte, nutrì una struggente passione per la bellezza e rifiutò di tornare nell'Ade.
Agli occhi dei greci, terrorizzati dal progresso tecnologico, un eroe tecnologicamente avanzato come Sisifo doveva apparire abominevole e pericoloso….Da qui la sua condanna: fare rotolare una grande pietra sulla cima di una montagna ed assistere al suo rotolamento verso il basso, così all'infinito.
'Sisifo liberato' significa vedere l'uomo in cima alla collina che contempla il mondo aiutato proprio dalla tecnologia, metafora dell’uomo moderno che partecipa di un pensiero collettivo, informativo e liberatorio insieme, e rappresenta un collettivismo creativo mai prima esistito che viene facilitato dalla diffusione del web e che permette ad ognuno di evolvere col concorso reale di tutti.
Occorre vivere il nostro tempo, e l'unico modo per farlo è oltrepassare il nostro tempo, diventando profeti e precursori, accettare fino in fondo le sfide della storia, senza vergognarci di perseguire l'unico obiettivo che conti davvero: la felicità di tutti attraverso il contributo generoso di tutti.
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Una frase epocale.
"Le mutande vi devono levare!
(Catone il Censore)
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(Patrizia)
“Monti è il rossetto sulle labbra del gorilla, che cerca con uno strattagemma cosmetico di continuare lo status quo, anzi lo peggiora.
Un gorilla ha un aspetto migliore senza rossetto.”
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NICOLA COSENTINO
Cosentino è deputato nel Pdl e Coordinatore della Campania per il Pdl.
I reati ascritti a Cosentino sono collusione con la camorra, amicizia col boss Schiavone, riciclaggio abusivo di rifiuti tossici per favorire i Bidognetti, amicizie mafiose per dare appalti e avere in cambio voti, mediazione continuativa tra B e la camorra…Cito il mandato di arresto “Cosentino contribuiva con continuità e stabilità, sin dagli anni '90, a rafforzare vertici e attività del gruppo camorrista che faceva capo alle famiglie Bidognetti e Schiavone, dal quale sodalizio riceveva puntuale sostegno elettorale creando e co-gestendo monopoli d'impresa in attività controllate dalle famiglie mafiose, quali l'Eco4 spa, e nella quale Cosentino esercitava il reale potere direttivo e di gestione, consentendo lo stabile reimpiego dei proventi illeciti, sfruttando dette attività di impresa per scopi elettorali” infine concussione bancaria per far avere soldi facili a un boss della camorra
Immaginiamo che questi indizi di reato possano ora diventare qualità che fanno crescere il curriculum di chi lavora con Bossi. E avanti così! Mi raccomando: sempre verso il peggio!
COSENTINO E LA LEGA, UNA LUNGA STORIA D'AMORE E I RIFIUTI TOSSICI DAL NORD
Nicola Cosentino (PDL - sez. Clan dei Casalesi) è parente acquisito di diversi camorristi: suo fratello Mario è sposato con Mirella Russo, sorella del boss dei casalesi Giuseppe Russo (detto Peppe O' Padrino), che sta scontando un ergastolo per omicidio e associazione mafiosa; un altro fratello è sposato con la figlia del boss Costantino Diana, poi deceduto.
Già nel 2008 Cosentino fu pubblicamente accusato di avere un ruolo di primo piano nell'ambito del riciclaggio abusivo di rifiuti tossici (anche dal Nord Italia) attraverso la società Eco4, come emerse dalle rivelazioni di Gaetano Vassallo, un imprenditore reo confesso di aver smaltito abusivamente rifiuti tossici in Campania attraverso la corruzione di politici e funzionari.
Nel 2009 su indagini di vari magistrati e almeno 2 Procure i pm scrivevano:
"Cosentino contribuiva con continuità e stabilità, sin dagli anni '90, a rafforzare vertici e attività del gruppo camorrista che faceva capo alle famiglie Bidognetti e Schiavone, dal quale sodalizio riceveva puntuale sostegno elettorale, creando e co-gestendo monopoli d'impresa in attività controllate dalle famiglie mafiose quali l'Eco4 spa e nella quale Cosentino esercitava il reale potere direttivo e di gestione, consentendo lo stabile reimpiego dei proventi illeciti, sfruttando dette attività di impresa per scopi elettorali".
Nel 2009 ne fu chiesto l'arresto per concorso esterno in associazione mafiosa (Camorra). ma il parlamento, con i voti decisivi di PDL e LEGA NORD, negò l'autorizzazione.
Nel 2010 venne negata anche l'autorizzazione all'uso delle intercettazioni grazie ai voti di PDL e LEGA NORD.
Nel dicembre 2011 un altra inchiesta. Si chiese di nuovo il suo arresto per concorso in falso, riciclaggio e violazione della normativa bancaria in collusione coi Casalesi.
Si salva un’altra volta grazie al voto di PDL, LEGA NORD e Radicali
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IL VOTO DEL PDL E DELLA LEGA SALVA COSENTINO DALLA CUSTODIA CAUTELARE PER CAMORRA
DI PIETRO
Il voto della vergogna che l'altro ieri ha salvato per l'ennesima volta dall'arresto Cosentino ha sbugiardato due balle. La prima è che le dimissioni di Berlusconi avrebbero per miracolo reso decoroso un Parlamento che sino a quel momento aveva dato solo continue prove di indecenza. Si è visto che, con o senza B, questo Parlamento è sempre lo stesso, composto dagli stessi nominati e indecente come prima.
La 2seconda balla è che la Lega sarebbe tornata a essere un partito popolare e indipendente invece che l'associazione dei maggiordomi di Arcore. Per un po' Bossi ha illuso la sua base ma poi balla si è sgonfiata. Pur di compiacere Berlusconi, Bossi si è abbassato fino a salvare un deputato accusato del reato che la Lega da sempre dice di considerare tra i più gravi al mondo: la complicità con la criminalità organizzata
Il Carroccio lo ha fatto nel modo peggiore: facendo credere di votare contro e cambiando repentinamente idea. Quel voto copre di vergogna tutti quelli che l'hanno dato, e anche quelli che adesso fanno finta di niente perché con gli amici di Cosentino sono diventati pappa e ciccia. Ma nessuna base elettorale secondo me è stata tradita e delusa più di quella del Carroccio.
Il partito di Bossi ha tradito le loro speranze e le loro aspettative di una politica diversa e più pulita.
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Nella Lega solo Maroni aveva chiesto di togliere a Cosentino la tutela parlamentare e di permettere un giusto processo che verificasse le sue responsabilità penali. Per questo ‘reato’, Bossi ha immediatamente emanato un diktat per cui gli ha vietato di parlare ai futuri comizi. L’ordine è stato dato per voce di Reguzzoni, ma nelle 6 ore successive, un’onda di inviti da 200 sedi leghiste è arrivato a Maroni, in piena rivolta al capo. Vista la mala parata, Bossi ha dovuto ritirare la punizione. Apparentemente tutto è tornato come prima, ma la spaccatura nella Lega è profonda, mentre serpeggia il malcontento tra chi non vede volentieri la nuova alleanza di Bossi con Berlusconi e chi è disposto a qualsiasi cessione pur di avere per la Lega una speranza di futuro Governo. I due non sono nuovi al dissidi, ben 17 anni fa era Maroni a insistere per una alleanze con Berlusconi, oggi siamo nella situazione opposta. Ma non è solo la posizione da prendere nei riguardi di Berlusconi a dividerli, c’è un problema di potere. Da tempo esiste un conflitto sotterraneo tra Maroni, che è il nuovo pupillo della base e Bossi, che tende ad accentrare ogni potere nel cosiddetto “cerchio magico”, formato da Bossi e dai suoi famigliari e dagli amici più stretti a fedeli. Per molti leghisti il successore del vecchio capo dovrebbe essere Maroni, ma Bossi vuole che il suo erede sia il figlio Renzo. Comunque è questo “cerchio magico” che ha ogni potere sulla Lega e sono loro che alle prossime elezioni decideranno le candidature: Umberto Bossi, Renzino Bossi, la moglie Manuela Marrone, la fida assistente Rosy Mauro, il segretario amministrativo Belsito.
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QUELLO SCHIFO LEGHISTA
Viviana
Le indecenti manifestazioni di giubilo alla Camera su Cosentino salvo per 11 voti hanno provato senz’ombra di dubbio che razza di delinquenti siano i berlusconiani, come i leghisti siano dei delinquenti analoghi a loro e come Cosentino sia stato salvato proprio dai fedelissimi di Bossi, ormai schierati nel modo più vergognoso a difesa di mafia e camorra, sotto gli ordini del padrone di Arcore. Non che questo non si sia visto anche nella precedente richiesta su Cosentino, dove i leghisti si astennero, ma questa volta lo scivolone di Bossi che ha tentato di ‘punire’ Maroni ‘per voto antimafia’ hanno reso tutto talmente sfacciato da riempire di vergogna i leghisti migliori.
La base non si è lasciata ingannare e ha visto subito nel voto un chiaro tradimento non solo alla decenza e al diritto ma ai principi stessi che reggono 'a parole' la Lega, e per rispetto dei quali la mafia la si combatte, non si serve.
Dunque contro la mafia resta il solo Maroni. E a togliere ogni dubbio a chi ancora non capisce, Bossi ha tentato di emarginarlo per non aver obbedito all'ordine di salvare Cosentino vietandogli di parlare in pubblico. Il reato ascrittogli è di “aver voluto combattere la mafia"!? Siamo all’indecenza più grezza.
Questo dice a che livello sono arrivati.
Insomma Bossi ordina che i leghisti siano a servizio della mafia, pena l’estromissione! Se qualcuno trasgredisce sarà messo al bando. Più chiaro di così! Cose che non accadono nemmeno a Casal di Principe, dove almeno un tot di forma viene difeso.
Subito dopo, Bossi, spaventato dalla reazione della base, ha fatto marcia indietro ma ormai il tradimento è plateale. Ora apparentemente tutto è tornato come prima. Ma dopo tali errori, nulla potrà tornare come prima. Quando prendi a calci la buona fede dei tuoi elettori, ti puoi aspettare di tutto.
L’ulteriore indecenza è stata che a Radio Padania il conduttore ha preso a male parole la protesta della base, che si è allargata dal caso Cosentino agli investimenti in Tanzania e al fallimento della banca della Lega con i mancati rimborsi a chi vi aveva investito. Il conduttore ha replicato ai contestatori o togliendo la linea o insultandoli e spiegando perentorio: “Bossi propone un pacchetto con alcune soluzioni. Se le condividete bene altrimenti votate altri partiti che ce ne sono tanti. Bossi è il segretario federale, punto e basta”.
Insomma brutalità e totalitarismo.
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Se qualcuno, almeno agli inizi della Lega Nord, aveva sperato in un movimento della base, del territorio, del cittadino, che allargasse la democrazia (e anche il federalismo sembrava tendere a questo), può togliersi dalla testa le ultime illusioni.
Bossi non ha mai lavorato altro che per centralizzare il potere di Berlusconi, aumentando il proprio, per soddisfare la propria avidità, e centralizzare il suo partito, facendone una piramide dove solo la sua parola conta e dove tutto si fa solo per aumentare il potere e la ricchezza del rais, della sua famiglia e dei suoi stretti collaboratori.
Insomma, se Berlusconi voleva fare il sultanato n° 1, Bossi ha cercato nel suo piccolo di fare il sultanato n° 2. Nulla può essere più lontano dalla democrazia!
E vedere come gli ordini del capo debbano essere accolti con ‘una ubbidienza cadaverica’ anche se detta l'asservimento alla mafia e la protezione a un mafioso, riempie di ribrezzo e di vergogna nei confronti di chi quel capo continua a incensarlo.
Alla fine i partiti di Bossi e Berlusconi non sono più partiti, cioè rivendicazioni di diritti per un bene collettivo, ma agglomerati di interessi, con sudditi comandati a bacchetta o emarginati e vilipesi se non danno pronta e cieca obbedienza.
Siamo sempre al Medioevo, e, grazie a Bossi e a Berlusconi, in un Medioevo barbarico e senza tracce di rinascimento.
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Per voce di Regazzoni, Bossi ha sospeso tutti gli incontri pubblici di Maroni con una lettera ufficiale inviata a tutte le segreterie provinciali del Carroccio. “E’ fatto divieto di organizzare incontri pubblici alla presenza di Roberto Maroni”, si legge nella comunicazione del Senatùr.
Maroni su facebook ha commentato amaramente: “Mi hanno appena chiamato per comunicarmi che la segreteria nazionale ha deciso di impedirmi di tenere gli incontri pubblici già programmati in tutta la Lombardia”. Parole scritte in maiuscolo, urlate nella Rete: “Non so perché, nessuno me l’ha spiegato, sono stupefatto, mi viene da vomitare. Qualcuno vuole cacciarmi dalla Lega, ma io non mollo!!!” (Vi rendete conto? Cacciato per aver voluto combattere la mafia! Qualcosa che va contro tutti i principi leghisti! 20 anni di propaganda leghista contro la mafia rinnegati in un colpo solo!)
Ma ecco che si scatena la reazione veloce e concitata di gran parte del popolo leghista. È un susseguirsi di telefonate tra colonnelli e militanti, tutti concordi nell’affermare che nessuno permetterà che il progetto di fare fuori il Bobo possa avverarsi: “Si sta scatenando qualcosa di grande a livello generale, dopo 6 ore in 200 lo invitano a tenere incontri pubblici nei propri Comuni”.
Maroni scrive su Facebookk: “Se pensano che io esca dalla Lega si sbagliano di grosso. Andremo alla conta”.
Ora tutta l’attenzione è, mercoledì a Varese, e domenica alla grande manifestazione di Milano, su cui incombe il pericolo di reciproche contestazioni tra le avverse fazioni. I maroniani chiedono ora un congresso federale, come unica soluzione per tenere in piedi un partito profondamente lacerato.
(Sopravviverà la Lega? Andrà all’abbraccio profondo con la mafia o licenzierà il suo capo storico?)
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Il nuovo ordine di Bossi: “ubbidire alla mafia”, è stato prontamente obbedito dai fedelissimi. Davide Boni, presidente. del consiglio regionale lombardo e fedelissimo del Senatùr, diserterà la cerimonia per la cittadinanza onoraria di Milano a Saviano, in quanto "costui non rappresenta la città". Si immagina che la mafia, invece, la rappresenti benissimo, per cui aspettiamo a breve qualche conferimento onorifico a qualche boss, per es al clan di Casal di Principe. Potremmo anche fare una nuova “Lega del Sud, Casalesi e affini”, tutto sta ad intendersi per cosa si intende per rappresentanza del territorio.
Boni ha detto che “dare un premio a Saviano è una scelta politica”. Indubbiamente anche salvare Cosentino lo è stata. E ha aggiunto: “Ci sono persone migliori da premiare”, stanno forse pensando ai mafiosi che Dell’Utri ha portato a Milano negli ultimi 40 anni. Anzi io il premio o darei proprio a Dell’Utri, il grande rivalutatore dei clan e di Mussolini.
Bossi ha mostrato di gradire l’atteggiamento di Boni. Ci chiediamo se da ora si darà il nuovo nome di “Cosa nostra del nord”? Del resto Miglio voleva legalizzare la mafia... Non vorrete mica sconfessare Miglio? E non è forse stato l’ideologo della Lega? Ci chiediamo se a breve verrà sconfessata tutta la linea politica di lotta antimafia che portò Maroni ad esigere uno suo spazio da Saviano per elogiare il suo lavoro di polizia.
E ora si faranno raccolte di firme su Libero a favore di Schiavone o Sandokan e contro il 41 bis?
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Per la Lega è la resa dei conti. Dopo mesi di attriti, tenuti gelosamente nascosti sotto la cenere degli scontri di via Bellerio tra cerchisti e maroniani, la guerra viene apertamente dichiarata tra Bossi e Maroni
Che la Lega non fosse più un corpo monolitico pronto a seguire Bossi lo si era capito già dall'ultima Pontida dove molti leghisti avevano innalzato uno striscione con la scritta 'Roberto Maroni presidente del consiglio'. I congressi avevano certificato la divisione tra maroniani e cerchio magico ma è il caso Cosentino che decreta e rende pubblici la spaccatura e il caos di una Lega non più partito di governo. E’ evidente che ci sono due linee contrapposte, quella di Maroni (antimafia) e quella di Bossi (pro mafia con pieno asservimento a Berlusconi). E ad una settimana dalla manifestazione a Milano contro il governo Monti, il timore nella Lega è che la protesta della base che si identifica in Maroni si materializzi in piazza.
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RADIO PADANIA
Vi chiediamo se può una radio simile essere finanziata dallo Stato con un milione che la Lega si è regalata con legge apposita insieme a radio Maria.
Notate come il redattore di Radio Padania non smentisce che gli 'onorevoli' leghisti abbiano votato a favore della camorra ma insulta chi protesta. Si arrampica sugli specchi la Provincia pavese che tenta di addebitare il voto al Pd, qui non ci sono dubbi né incertezze, Bossi ha venduto il suo voto per proteggere gli affari elettorali di Berlusconi in Campania con la camorra, la stessa che ha ridotto a un letamaio la Regione con le discariche abusive e il trasporto di scorie tossiche dal nord.
Con che coraggio i leghisti adesso vengono ad attaccare De Magistris quando loro per primi sostengono la camorra?
E poi basta guardare l'indecente tripudio e l'esultanza belluina degli onorevoli quando Cosentino si è salvato per capire che non esiste nessuna scusante e che proprio questa immonda allegrezza è la prova prima della collusione mafiosa di questa gentaglia.
Furio Colombo ha così commentato: "È stato un applauso lungo, di vendetta e furore, come quando le donne di Napoli si precipitano in strada per strappare i loro uomini alla Polizia che li sta ammanettando. A chi dici, a chi spieghi che la Camera non è tutta così? Il Parlamento è questo, e per forza non può avere rispetto. È un corpo malato che giace inerte immobilizzando e umiliando la Repubblica. E non serve che molti di noi ripetano: siamo perbene. Hanno vinto loro, anche ieri." Ha vinto il male.
"L'Italia è una repubblica fondata sulla mafia!
Guardate lo schifo di questa esplosione indecente di euforia incontrollata, baci, abbracci, urla, strette di mano per il salvataggio di Cosentino. La mafia ha vinto. Viva la mafia! E ' qualcosa di rivoltante, da vomito. Belve che si rallegrano per la liberazione di un'altra belva
Intanto è emerso che il tesoriere della Lega ha investito più di 7 milioni di euro di rimborsi elettorali in Tanzania, Norvegia e Cipro.
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Come giustificativo del suo voto pro Cosentino Bossi ha detto di non essere ‘forcaiolo’! Gli chiediamo: ma da quando combattere la Mafia significa essere ‘forcaioli’? Ma allora anche la DIA e tutte le forze di polizia sono ‘forcaiole’?
Scrive Furio Colombo:
“La Lega è un partito di cittadini turlupinati da una gang di imbroglioni, profittatori e bugiardi con forte tendenza allo spettacolo da strada e una lista interminabile di malefatte (vere e proprie truffe), un partito che stava al governo del paese che voleva spaccare, che annuncia per 20 anni un federalismo mai fatto, che brucia pubblicamente le leggi di un paese nemico, e apre ministeri al Nord con truffa, espropriazione indebita e abuso di atti d’ufficio, pronto a tornare con B mentre dice di staccarsi da B e a votare la mafia quando dice di essere antimafia. Bene che abbia esportato in modo truffaldino capitali all’estero, quei capitali sono al netto visto che B gli ha pagato tutti i conti, quell’esportazione di capitali è illegale, ma l’idea è buona (anche se con quei soldi poteva rifondere i clienti frodati della Banca del nord o chiudere il buco in rosso della Padania o pagare i debiti del partito), perché, prima o poi, la Lega dovrà mettersi in proprio e un gruzzoletto le serve, visto che una fortuna come stare al governo con B non le capiterà mai più. I media e le forze politiche che li hanno lusingati prima, se ne vergognano ora, visto quello che hanno saputo fare, non solo sostenere la camorra, ma anche far morire in mare tanti migranti con la turpe alleanza con Gheddafi. E quei personaggi grotteschi o comici con le corna in testa e le barbe verdi saranno sempre più imbarazzanti, senza i soldi di B e le tv di B. Hanno fatto i soldi fingendo di fare politica col tricolore al cesso e la faccia di Borghezio”.
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Hanno detto di aver salvato Cosentino perché le motivazioni avanzate da tre procure per il suo arresto per collusione con la camorra presentavano un “fumus persectionis”. Ma esso non riveste più il carattere di una mera valutazione giuridica o di coscienza ma cambia automaticamente a seconda delle alleanze politiche.
Bossi è pieno di debiti, ha fatto fallire anche il quotidiano la Padania, si è già venduto il simbolo del partito, non ha più banca, più succhia soldi allo Stato e più accumula debiti, ora gli restano solo questi giochini parlamentari per ricattare il ricco alleato. Berlusconi gli sgancia qualche centinaio di milioni e lui salva in extremis Cosentino dal processo per camorra. Anche i soldi dei rimborsi elettorali restano al netto perché i costi elettorali della Lega sono tutti pagati da Berlusconi. Sono 20 anni che il senatùr va avanti così, con ricatti che vengono ogni volta soddisfatti. Mette la spina, toglie la spina, ha imparato tutto a Radio Elettra la radio che ti diploma elettricista per corrispondenza.
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Mi chiedo come si possibile, oggi, stare lontani dalla politica. Sarebbe qualcosa che ognuno di noi farebbe volentieri, vista l’amarezza che ci procura l’occuparcene.
Ma come è possibile disinteressarsi di quel che accade quando il Parlamento è ancora nelle mani di chi difende la mafia e la camorra, quando si impedisce che siano processati criminali come Cosentino, quando una congrega di malfattori vota su Ruby nipote di Mubarak o vota leggi per proteggere proteggano il malaffare, quando abbondano i Lodi , gli scudi fiscali, i condoni, quando i miei soldi sono rubati sempre più da una masnada di malfattori mentre il paese va in rovina? Quando chi dovrebbe pensare al bene collettivo deforma leggi e processi, depenalizza bande armate e falsi in bilancio, distrugge sistematicamente tutti i diritti del lavoro, quando uccide il mio presente e distrugge il nostro futuro, quando si comporta col mio paese come una banda di ladroni abietti e devastatori,una casta inossidabile e intoccabile che riconosce a se stessa tutto mentre non riconosce ai cittadini niente, quando distrugge addirittura la sovranità popolare, il diritto di scelta elettorale, l'equità fiscale, o riversa tutto il peso del debito e dello stato sulle classi più basse per il vantaggio di chi non ha pagato mai, quando tenta di avvelenare il territorio dove vivo, l'acqua che bevo, l'aria che respiro, quando tenta rifiuta di applicare i referendum dove io popolo esprimo la mia opinione, quando mette a repentaglio i diritti e i valori in cui io credo…allora io ho molto più che il diritto di occuparmi di politica, io ne ho il sacrosanto dovere, perché, se non lo facessi, sarei complice del delitto che sta avvenendo contro di me, contro quelli come me, contro il mio paese, contro la mia Nazione. E allora io sarei colpevole di grave complicità con i criminali che fingono di amministrare il mio Stato mentre lo stanno solo saccheggiando e distruggendo.
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Zelig 7
Maroni era il volto presentabile delle lega. Senza di lui restano i trota, i corna in testa, ed altra fauna varia.
Paolo 4617
Non sono leghista ma di sinistra. Tuttavia, ho sempre pensato che la base popolare della lega, i sentimenti e i richiami alla comunità e al territorio, siano interessanti, utili per il paese. Se non fosse per la loro xenofobia (più che razzismo tout court) con i leghisti si potrebbero fare discorsi interessanti e importanti, e con tutte le forze politiche, perchè i valori di cui i leghisti sono portatori non mi sembrano nè di destra nè di sinistra. Purtroppo oggi l'handicap della lega è il vecchio capo, ormai completamente andato, sempre più impresentabile, volgare e prepotente. I leghisti lo sanno benissimo, però non osano dirlo come dovrebbero (e potrebbero): piuttosto che fare fuori Maroni - che è persona rispettabilissima - non sarebbe ora che si mettesse a tacere questo becero e inconcludente?
Micktravis
Le navi non affondano mai da sole. La nave da crociera affonda sugli scogli, la Lega affonda su Maroni. Dice bene Reguzzoni: quando si va a caccia di guai non ci si deve lamentare. Ed il sign. Bossi stavolta è andato a cacciarsi in un grosso guaio. Possibile che un uomo di tanta esperienza non avesse capito il largo seguito che Maroni aveva all'interno della Lega? Possibile che non avesse capito che il favore a Berlusconi affondava il suo partito? Penso che abbia veramente grossi guai alla testa!
Augusto
Se la Lega nacque come movimento per fronteggiare la degenerazione e lo sfaldamento dei partiti storici (e, anche sulla spinta emotiva di tangentopoli, trovò subito un significativo consenso di popolo, pur se in un limitato contesto territoriale), nel momento in cui i suoi dirigenti (...la cui cultura e capacità politica è tutta da dimostrare!) sono riusciti ad entrare in modo consolidato nel giro di "Berlusconi", quel partito ha perso il suo originario imprimatur per diventare un "diversivo mediatico" necessario alla "cricca della libertà" per nascondere il proprio invadente malaffare. In fin dei conti è avvenuto quel che accade al circo, quando si montano le gabbie delle bestie feroci, e per occultare l'operato degli inservienti, scende in pista un pagliaccio (nome tecnico "l'augusto") che distrae con le sue buffonate gli spettatori. Oggi, venendo meno quel ruolo, la Lega si sfalda, perché nonostante le sue malsane esibizioni, si rivela partito di "vertice" e non di "popolo".
Ciro807
Secondo me il fatto che abbiano chiuso Radio Padania vuol dire una cosa sola, hanno paura delle contestazioni della base, che chiama e protesta giustamente. un partito che non accetta le critiche dei suoi elettori è destinato a finire miseramente, perché la gente vuole essere ascoltata e chiede spiegazioni. Chiudere Radio Padania per evitare che il malumore si espanda è l'ultima delle cazzate che alla Lega costerà caro.
Tino 48
Dal più profondo nord-est, spero vivamente di non sentire più parlare di lega e leghisti, che sparisca e si disintegri questa sottospecie di partito tribale. Dalla loro nascita hanno fatto solo danni.
Romano 52
Per avere un'idea di quanto la democrazia sia una parola priva di significato basta ascoltare le contumelie che il conduttore di Radio Padania vomitava addosso a quanti manifestavano la loro opposizione al voto pro camorra. D'altronde la democrazia non si inventa da un giorno all'altro; non si costruisce all'interno dei cerchi magici, del culto del Capo infallibile e nemmeno mettendosi spadoni alla cintola o corna in testa (quelle cose lì vanno bene a carnevale). La cultura democratica si costruisce coi buoni libri. Signori della Lega, provateci
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ER MANGIME
Mariapia Caporuscio
Pe’ resolve la crisi ‘sti cojoni
ce daranno er mangime pe’ salario
ponenno fine alle contestazioni.
Prima hanno ‘ncominciato co’ li polli,
defatti,nun li senti più cantà.
Stanno ar coperto e penzeno a magnà!
Me sta sorgenno ‘n dubbio ‘sto momento…
nun serà che puro ar sindacato…
je stanno a usà lo stesso trattamento?
Prima stavano all’erta, ad aspettà,
‘no sbajo, a qualche legge a quarcheccosa,
pe’ scenne ‘n piazza tutti a protestà.
Mo che de sbaj nun ze ne po’ più,
nun c’è ‘na cosa che và per verzo ggiusto…
se so’ ‘nguattati… nun li senti più.
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LA NEUROFINANZA
David Provenzani
In un sistema economico e sociale basato sulla "neuro-finanza" (nel senso che ormai le regole sono scritte da deliranti che sono tuttavia molto lucidi per quanto attiene ai loro interessi), neuro-finanza messa a punto da poche ma grandi lobbie bancarie e multinazionali ormai ben note, dove la politica è (per convenienza economica si intende) il lacchè della neuro-finanza stessa, c'è da stupirsi se essi hanno creato degli organismi che possano influenzare lo stesso "neuro- mercato" finanziario che essi vogliono dirigere a loro piacimento?
Io mi stupirei del contrario.
Ora qui il problema è che siamo andati troppo oltre.
Il mondo è governato da poche grandi potenze finanziarie createsi nell'ultimo cinquantennio basandosi sulla truffa, autorizzate da governi che a suon di tangenti hanno portato oggi ad avere un unico macrogoverno mondiale di stampo "neuro-finanziario" che oggi come oggi domina 7 miliardi di cittadini del mondo, seppure tale governo non sia stato una scelta dei cittadini, ma una decisione di pochi delinquenti massoni che fanno capo alle grandi banche e multinazionali. Gente che oggi ha in mano il mondo, e lo ha avuto giocando sulle debolezze dell'essere umano (fumo-vizi-avidità di avere sempre di più anche oltre la propria capacità economica = quindi fare debito). Quindi in sostanza multinazionali del fumo, alcool, gioco d'azzardo e SOPRATTUTTO LE BANCHE.
La cosa inaccettabile è che i Governi non si sono accontentati di ospitare i politici corrotti E DA NOI ANCHE CONDANNATI, ma hanno accettato di PRIVATIZZARE LE BANCHE CENTRALI.
I problemi si risolverebbero se la UE OBBLIGASSE GLI STATI MEMBRI a nazionalizzare le banche centrali, e SI CONDANNASSERO LE GRANDI BANCHE PRIVATE LADDOVE ESSE HANNO CAGIONATO DISASTRI CON AZIONI SPECULATIVE. Ma la UE oggi e' gestita da bancari, LA UE STESSA E' COME LE AGENZIE DI RATING UN ORGANISMO DI GESTIONE DEGLI INTERESSI DELLE LOBBIE DI CUI SOPRA, I VERI PADRONI DEL MONDO
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Sante Marafini
Permettere alle agenzie di rating di promuovere o bocciare un Paese è pura follia. Da un'indagine di qualche anno fa dell' ADUSBEF si dimostrò che 9 volte su 10 esse avevano sbagliato valutazione.
Gli errori di Fitch, Moody’s ed S&P sono sotto gli occhi di tutti da decenni. Nel 2000, pochi giorni prima che l’Argentina dichiarasse default, i suoi bond erano ancora classificati come BB, un rischio alto ma accettabile. Per non parlare di Enron, che nel 2001, quando è esplosa la bolla dell’information tecnology ed è fallita, aveva ancora un Baa1. Abbiamo vissuto sulla nostra pelle Parmalat, che nel dicembre del 2003 aveva tre belle B sulle sue obbligazioni. Mentre sono più recenti gli sfondoni clamorosi della crisi dei mutui subprime. Con la A2 concessa a Lehman Brothers fino al 15 settembre del 2008, giorno del clamoroso crac. Mentre le due banche pubbliche che avevano in pancia i mutui fasulli, Fannie Mae e Freddie Mac avevano entrambe una tripla A, il massimo del giudizio. La tripla A era anche il giudizio che poteva vantare la società di Bernard Madoff, finanziere condannato a 150 anni di carcere per la sua truffa miliardari ai danni dei risparmiatori. Siamo in mano a gentaglia pericolosa da cui è difficile difendersi e a cui nessuno si oppone.
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STANDANRD AND POOR’S
Standard and Poor's è una società che realizza ricerche finanziarie e analisi su titoli azionari e obbligazioni, insieme a Moody's e Fitch Ratings.
Il rating esprime in lettere la valutazione formulata da queste agenzie private del merito di credito di un soggetto. Dice quanto esso sia in grado di pagare i suoi debiti.
S&P è posseduta dal gruppo editoriale McGraw-Hill che invece è quotato in borsa. Ha sede a New York.
Il totale mondiale del debito sottoposto al rating di S&P è pari a 35.000 miliardi di dollari, più del doppio del Pil degli Stati Uniti. Sono 870.000 i giudizi espressi ogni anno.
S & P è solo una delle tante agenzie di rating presenti sul globo. Tuttavia i suoi giudizi autorevoli ne hanno fatto uno dei componenti più importanti del panorama delle agenzie di rating, di fianco a Moody's e Fitch. Tutte e tre le agenzie appartengono agli USA. Ma ce ne sono altre, come la giapponese Japanese Bond Rating, o la canadese Canadian Bond Rating Service e l’agenzia cinese Dagong.
Nel mondo le agenzie di rating sono più di 100, ma quelle che contano sono solo le tre sorella: S&P, Moody's e Fitch Ratings: le prime due coprono l'80% del mercato, la terza il 15%. Fitch in realtà è francese solo al 60%, il 40% è dell'americana Hearst Corporation, ed è la più piccola, in quanto si occupa solo del 15% del mercato, per cui ci si rivolge a lei solo quando le altre due agenzie sono alla pari, fa un po' l'ago della bilancia
I giudizi che esprimono queste tre agenzie ogni anno riguardano emissioni per un ammontare superiore a 30mila mld di $.
Hanno entrate da capogiro: S&P e Moody's fatturano 8 miliardi di dollari all'anno.
Il 20 settembre Standard and Poor's ha bocciato la manovra italiana giudicandola poco votata alla crescita, baricentrata su un inasprimento fiscale in un Paese dove le tasse sono già alte.
Per questo aveva già tagliato il rating dell'Italia da A+ ad A. Ora ci sbatte giù di colpo di altri 2 gradi. Non è un buon giudizio su Monti. A detta dell’agenzia la sua manovra ‘impressionante’ fatta solo di tagli non farà che indebolire l’Italia, gettandola in una recessione senza fine. E in questo potrebbe avere anche ragione.
S&P ha tagliato il rating a 7 banche italiane
Guarda caso questo declassamento di mezza Europa arriva come una mazzata appena si è diffusa la voce che i paesi europei chiedevano regole più rigide per le agenzie di rating e l’Europa pensava a mettere su una propria agenzia di rating.
Per avere un rating, una società, una banca o uno Stato devono rivolgere una richiesta esplicita a una delle agenzie. Il servizio è a pagamento e sono pagamenti molto alti, per un giro di affari da capogiro.
Ma quello che sempre più persone si chiedono e se ci può essere un conflitto di interesse? Per es. coloro che pubblicano i rating svolgono anche attività di banca di investimenti. Questa potrebbe sfruttare il rating per attività speculative proprie o per conto del cliente se questo paga abbastanza. Ci possono essere poi i reati di aggiotaggio e insider trading, omissione di comunicazione al mercato di informazioni in grado di abbassare il prezzo del titolo. Il cliente potrebbe pagare per avere omissione o ritardo nella comunicazione del rating o usare a proprio fine informazioni privilegiate e dare alla agenzia una percentuale dei guadagni così ottenuti, speculando a breve sul ribasso.
Chi è che controlla che l'agenzia non si accordi col cliente o non speculi sulle informazioni che darà giocando in Borsa un po' prima di darle?
E il cliente non intenderà pagare solo il servizio ma avrà piacere di avere un certo rating. Chi controlla che non ci siano pressioni, finanziarie o politiche, sul rating?
Oggi si allarga il numero di coloro che vedono nelle valutazioni delle agenzie la lunga mano politica nel duello ormai lancinante del dollaro sull’euro. Può la grande America, il cui prestigio internazionale si basa ormai solo sul valore monolitico del dollaro come moneta base di tutte le transazioni accettare di essere sopravanzata dall’euro?
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UN PREDECENTE DEL DOLLARO: L’ATTACCO A SADDHAM
Nell’attacco a Saddham influì il fatto che L’Irak accettava per il petrolio pagamenti in euro.
Sembra assolutamente chiaro che la crisi di sfiducia dei mercati è sistemica contro tutta l’Europa e non solo qualche paese debole. C’è un vero attacco all’Europa che parte dalle agenzie di rating americane per un interesse strategico che spinge il mercato, e non si muove nel breve periodo ma tende più oltre da parte di due precisi soggetti:USA e Gran Bretagna, che agiscono in accordo per abbattere l’UE. Certo paesi come Italia o Grecia hanno avuto pessimi governi che hanno creato un forte debito e hanno tutt’ora le classi politiche più corrotte d’Europa, ma c’è ben altro!
Quando si è parlato di porre nuove regole alle agenzie di rating e di fare una agenzia europea o di introdurre la Tobin Tax per rallentare i movimenti della Borsa, notate come Camerun si sia subito dissociato insieme a Obama. Dopo di che è arrivata la stangata del declassamento a mezza UE come forma intimidazione violenta delle agenzie USA!
Gli strumenti con cui poteri forti cercano di distruggere l’euro sono sotto i nostri occhi: tassi di interesse, spread, vendite alla scoperto, punizioni ad nationem,operazioni sui CDS,declassamenti di rating..
Gli speculatori sembrano essere mossi per un vantaggio a lungo periodo e intanto fanno forti guadagni.
Emerge un preciso interesse strategico che muove alcuni grandi operatori del mercato: il 1° è colpire l’Europa e smembrarla.
L’UE è il 1° concorrente della coppia USA/Gran Beetagna. La Cina è un contendente peggiore ma è troppo duro, mentre abbattere l’UE sembra facile come abbattere un castello di carte, perché l’UE non esiste, è un organismo fittizio diviso tra egoismi contrapposti e dominato dalla banca tedesca, in cui ogni Stato persegue interessi troppo nazionalistici per un’azione comune.
A questo punto o l’Europa si disfa o cambia il suo assetto e crea un vero continente federato, e per ora ciò sembra impossibile per gli egoismi di cui sopra, ma se il dollaro non abbatte l’euro, sarà finita per la potenza americana che ormai vale sempre meno nel mondo.
Intanto è sotto gli occhi di tutti che, se non è arrivato il dollaro, sono arrivati però gli emissari delle maggiori banche americane: Draghi, Monti, Papademos.. che impongono con l’arma dello spread e del rating l’ideologia neoliberista che col dollaro ci va a nozze: abolizione della democrazia, distruzione dei diritti del lavoro, privatizzazioni e liberalizzazioni, abbattimento del welfare…
Oggi ho sentito che in Emilia sono cominciate le privatizzazioni delle scuole pubbliche!!!? E Monti sta già preparando la privatizzazione dell’acqua noncurante degli esisti referendari.
L’arma usata è la paura che al momento paralizza l’Europa in vista del peggio e c’è chi su questa paura ci specula alla grande
Gli Stati europei potrebbero anche decidere di dare poteri alla Bce di stampare euro come una banca sovrana per riacquistare il debito a tassi politici, interessi bassi dell’1 o 2%, stroncando l’usura degli speculatori, ma la Germania non vuole per non perdere il ruolo di leader europeo, così come non accetta gli Eurobond. Preferisce fare una Europa ad alta velocità e sbattere fuori gli altri che rischiare di perdere il suo primato. La Merkel rischia di perdere le elezioni proprio perché il suo elettorato non intende aiutare più nessuno. Gli eurobond sarebbero sicuri e spalmerebbero l’eccesso di debito in 25–30 anni, (come fa la Fed quando compra bond del Tesoro Usa a breve per farne riemettere a lungo termine). Ma la Germania si oppone
Il complotto anglosassone intende spezzare l’Europa in due, la Germania e pochissimi altri stati del Nord con la loro moneta sovrana (non a caso si dice che in Germania si sia ripreso a stampare marchi), e i rimanenti dei paesi tutti da una parte con un euro in piena difficoltà. In tal caso l’euro si svaluterebbe a tal punto da non essere più una minaccia e non farebbe più concorrenza al dollaro.
L’euro diventerebbe una moneta regionale. Il nuovo marco si apprezzerebbe rendendo la Germania più forte. Sparita la minaccia dell’euro, la bilancia dei pagamenti USA, che va proprio male, migliorerebbe. Col dollaro più forte l’America perderebbe in export, che è poco, e guadagnerebbe in import che è molto di più.
Quando si parla di import ed export sarà bene ricordare che ,se un paese esporta poco come gli USA o la Gran Bretagna, ha parecchio da guadagnare se la propria moneta si rafforza perché pagherà meno le importazioni e ricordiamo che USA e UK hanno le bilance dei pagamenti peggiori per importazioni tra i primi 6 paesi occidentali.
E l’America di Obama avrebbe un bell’esempio di dominio da imporre su altre federazioni di stati (per es. del Sudamerica) che reclamassero domani una loro moneta. Per una ventina di anni il dollaro sarebbe imbattibile e la crisi USA sarebbe in parte sistemata.
Ma presto l’Occidente vedrà forti cambiamenti. Spagna, Grecia, Francia e Germania stanno per andare a nuove elezioni, Obama prepara la sua campagna elettorale, e possono esserci spostamenti politici pesanti, e, se in Europa cade la Merkel, per noi sarà anche peggio mentre l’Unione Europea è ancora tutta da fare.
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Forse lo strapotere di Moody’s, Fitch e Standard and Poor’s comincia a traballare.
Al parlamento europeo, è stata approvata una risoluzione non legislativa in cui si chiede che le tre agenzie di rating americane siano civilmente responsabili per i giudizi che esprimono.
“Le 3 agenzie di rating – dice Wolf Klinz del MEP – dominano il 95% del mercato, di fatto hanno il monopolio. Le stesse agenzie ad esempio possono raggiungere e realizzare dei guadagni del 40% sulle vendite.
Questo significa che non esiste sufficiente concorrenza”.
Le tre agenzie sono accusate di aver creato con i loro giudizi crepe nell’eurozona, giudizi che in alcuni casi hanno acuito le crisi.
“ Pensiamo che le agenzie debbano essere ritenute responsabili per quello che fanno e per quello che pubblicano.”
Nel documento approvato a Strasburgo si sottolinea la necessità che l’Unione Europea crei una fondazione di rating indipendente che faccia da contraltare alle agenzie statunitensi.
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Viviana Vivarelli
Ricordiamo che nessuno di noi da solo è fautore di storia. Ma che tutti insieme, se andiamo nella stessa direzione, possiamo essere come la valanga dove milioni di sassolini si muovono tutti assieme per postare le montagne.
E ricordiamo che ciò contro cui combattiamo è il passato.
E ciò per cui combattiamo è il nostro futuro.
C'è una svolta che dobbiamo fare anche se è molto difficile farla.
Si uscì dal Medioevo col Rinascimento, che fu il trionfo di tanti geni singoli, sotto la protezione delle Signorie, che furono anch'esse il trionfo di potenti singoli. La ripresa fu prodotta da una rinascita dell'individualismo.
Si uscirà dalla presente Era neoliberista, basata sull'esaltazione dell'egoismo e sulla propaganda del consumismo, con una Nuova Era che non verrà a esistere perché nascono tanti geni isolati ma per un salto avanti fatto dalla collettività tutta intera, che cessa di essere la somma dei consumatori per diventare l'unione dei promotori, che cessa di essere la massa dei non pensanti per divenire l'esercito delle menti creative, dove uno vale uno ma tutti insieme valiamo molti perché pensiamo nella stessa direzione ma col massimo dell'autonomia personale e della produttività individuale, come avviene tra le varie parti di un organismo sano e funzionante, dove ogni organo fa da sé ma tutti favoriscono l'insieme.
A un tale esercito di menti autonome ma ben direzionate non servirebbero padroni né capi né guide, sarebbe di per sé imbattibile.
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DUE MESI DI GOVERNO MONTI NON HANNO MIGLIORATO LA SITUAZIONE
Vv
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Gli interventi durissimi di Monti che hanno messo in ginocchio l’Italia non hanno nemmeno scalfito il mercato e la valutazione delle agenzie di rating, lo spread o i tassi di interesse, tanto che siamo addirittura peggiorati e siamo stati retrocessi addirittura di due punti, perdendo tutte le A e cadendo tra i paesi a rischio immediato di default, come la Grecia. Ora siamo a BBB, che significa che i nostri titoli di Stato non sono più sicuri e avremo più difficoltà ad avere dei compratori.
Ci sono Stati che addirittura hanno divieti legislativi a investire in paese che hanno perso la A! E ci sono titoli per 150 miliardi di euro da vendere entro aprile.
Il declassamento abbasserà anche quello di Comuni Province, Regioni, o delle partecipate statali oltre che delle aziende private più strettamente connesse con il paese come Enel, Eni, Terna, Cdp, Poste - e a tutte le maggiori banche e assicurazioni che operano in Italia, per la loro funzione di prime compratrici del debito nazionale e i loro legami con il territorio. Per tutte queste istituzioni, diventerà più difficile tornare sui mercati del debito e più costoso onorare le scadenze presenti e venture.
Il declassamento deciso da S&P si ripercuoterà sul sistema finanziario già duramente provato. Il grado spazzatura si avvicina: altri due tagli e siamo fuori dai fondi. Un'altra duplice mossa come l'attuale e il debito dell'Italia sarebbe espulso formalmente da tutti i portafogli più rispettabili del pianeta.
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COSA SI DOVREBBE FARE
Viviana Vivarelli
Avanza come una freccia l’offensiva imperialista USA di abbattere l’euro per far primeggiare il dollaro, e distruggere l’economia europea per salvare quella americana, offensiva portata avanti non con le bombe ma con le agenzie di rating statunitensi e le speculazioni in Borsa perpetrate dai grossi magnati americani, tesi a distruggere il nostro futuro e a ridurci come l’Argentina per comprare poi tutto quello che abbiamo con privatizzazioni massicce e svendite al minimo e diventare padroni di acqua, gas, luce, territorio, beni comuni….
I grandi organismi finanziari internazionali come il Fondo Monetario si prestano, come sempre hanno fatto, a questo sporco gioco di mettere in ginocchio le nazioni per arricchire qualche migliaio di speculatori internazionali, la mano nera che gestisce la grande finanza e sferra le guerre finanziarie in una distorsione . dell’economia senza precedenti.
Per controbattere a questa offensiva imperialista attuata con la finanza, non è accettabile che gli stati europei desistano da reazioni forti e si facciano ammazzare senza lottare. E non è accettabile che agenti infiltrati dalle grandi banche, come Monti o Padamos o Draghi, portino avanti il piano malefico minando la ripresa dei popoli dall’interno e usando il debito come un maglio che finirà per distruggerci.
Come si vede, le manovre pesantissime di Monti non hanno sortito nessun effetto, salvo quello di minare a ogni sua credibilità, di stroncare qualunque speranza di ripresa, di allargare disoccupazione e immiserimento. Ma i nostri fetenti ex partiti che ancora occupano arbitrariamente le istituzioni a nulla pensano fuorché a salvare un camorrista.
Oggi quelle stesse agenzia di rating che decretarono la tripla A ai derivati e alle grandi banche alla vigilia del loro crollo, infieriscono declassando mezza Europa e attaccando anche la Francia. Noi, grazie a Monti, perdiamo addirittura due punti in un colpo solo! E per fortuna che tutti erano ‘impressionati’ dai tagli spaventosi di Monti. Ma immaginiamo che Bersani e i suoi cloni faranno come le tre scimmiette, ormai sorde, cieche e tonte. C’è chi si vende alla mafia e chi al capitale.
Noi siamo ancora “vulnerabili”, poi, quando Monti avrà attuato la fase 2, saremo “del tutto morti” e pronti a svendere alle grandi multinazionali anche l’acqua (e chi se ne frega del referendum!) per cui Monti sta già preparando gli atti di privatizzazione, alla faccia della democrazia! Ma si immagina che Bersani avrà delle giustificazioni anche per questo e il marmoreo Napolitano non farà una piega. I neoministri intanto continueranno nelle loro saghe di appartamenti e vacanze pagate a sua insaputa, di conflitti di interesse, di lacrime alla Fregnerio, e di equità alla Monti. Mentre il generale De Paola troverà, che mentre crepiamo, possiamo però spendere altri soldi in armi per la nuova “missione“ di pace in Iran.
Intanto il debito sale, e di grandi tagli al carrozzone dello Stato neanche l’ombra, di leggi di giustizia neanche la traccia, di pene agli evasori nemmeno l’accenno, di lotta alla mafia o alla corruzione zero, mentre le vecchie serpi della mafia, della camorra e della ‘ndrangheta sono più forti che mai con l’ormai dichiarato asservimento anche della Lega. Viva Roma mafiosa!
I governi europei non avranno di questi problemi ma sembrano ugualmente annichiliti e, se non cambiano strategia alla svelta, assisteremo a breve alla caduta secca dell’Occidente.
Punto primo: gli stati UE, prima di essere totalmente distrutti, dovrebbe staccarsi dagli USA, farsi delle agenzie di rating per conto proprio come ha fatto la Cina, modificare alla svelta le regole della Borsa, rallentare la corsa degli speculatori, mettere fuori legge i titoli tossici e le vendite subprime.
Punto secondo: occorre riformare la Bce, darle potere sovrano di emissione di moneta, smetterla con questa Europa delle Banche che prendono solo soldi e non sono tenute a dare niente in cambio, imporre alle Banche dei doveri e delle regole che facilitino il credito senza riempirle di miliardi che finiscono solo in mosse speculative senza riverbero sugli investimenti produttivi.
Punto terzo: occorre uniformare l’Europa con regole di comportamento fiscale che facciano emergere le grandi evasioni, che puniscano le grandi corruzioni, che difendano i diritti dei cittadini, che si liberino dalle speculazioni di un mercato neoliberista che ha già mostrato tutta la sua indecenza e avidità e che non corrisponde affatto alle scelte democratiche degli elettori europei ma a un ricatto messo in atto addirittura da potenza esterne.
Punto quarto: i popoli europei non possono continuare a essere governati da una Banca Europea che non hanno eletto e che fa gli interessi della sola Germania, mentre il Parlamento eletto è privo di potere.
Occorre mettere più democrazia in questa Europa o sulla parola Europa ci potremmo mettere una lapide.
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THE RULERS
Luigi (Ancona)
Questa non è economia, è semplicemente un tiro a segno! "The rulers", coloro che giudicano e che determinano il valore di qualsiasi cosa, coloro che hanno in mano la barra del timone, hanno in mente un modello di società ben preciso, e finché un paese non mette la prua in quella direzione, il tiro a segno continua. Non basta diminuire il debito bisogna diminuirlo con modalità ben precise, per i "mercati" non è la stessa cosa un miglioramento dei conti ottenuto tramite il recupero dell'evasione, piuttosto che attraverso un taglio sostanzioso alla spesa pubblica ed al welfare. Certamente, nella seconda ipotesi abbasserebbero il tiro, mentre nel primo troverebbero altre scuse per continuarlo! Tutti i paesi dotati di un sostanzioso welfare sono a rischio, dopo l'Italia toccherà alla Germania, alla Francia, a Danimarca, Svezia, Finlandia, Norvegia e così via, finché l'iper liberismo di stampo anglo-americano non regnerà incontrastato. Finché si rimane nel sistema neoliberista dominato dagli USA, questa è la musica che si deve ballare! Altri discorsi ed altre dinamiche locali, possono influire in modo più o meno efficace, ma la realtà epocale è questa.
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BEPPE GRILLO
Chi è S&P? "Nell'azionariato compaiono in evidenza, a fine 2009, oltre all'azionista di controllo McGraw-Hill, uno dei primi gestori indipendenti di fondi negli Usa Capital World Investors, la società di asset management State Street; altre come la società d'investimento BlackRock, la società finanziaria Fidelity Investments e Vanguard Group" (da Wikipedia). Una sicurezza!
S&P è una delle tre parche insieme alle agenzie di rating Moody's e Fitch Ratings. Una fila il tessuto, la seconda lo assegna e la terza lo taglia. Le tre parche sono tutte americane, hanno sede negli Stati Uniti. Fanno gli interessi della Fed e del Governo degli Stati Uniti. Di loro non dovrebbe fottercene di meno (scusate il francesismo). Prima della disastrosa crisi del 2008 (di cui quella attuale è solo la conseguenza) dove erano i presidenti, i manager, gli analisti di queste agenzie? I fondamentali economici della UE sono migliori di quelli degli USA. Gli Stati Uniti si sono salvati dal default lo scorso agosto aumentando di 2.400 miliardi di dollari il livello massimo del loro debito, stampando moneta e riempiendo il mondo di "junk money", soldi spazzatura.
Le Agenzie sono tempestive, quando l'Europa migliora, loro intervengono. Proteggono il petroldollaro dal petrol-euro, dal petrol-renminbi. Il gioco si è fatto pesante e anche scoperto. Se la sopravvivenza della UE deve dipendere da tre funzionari di Washington prestati alla finanza siamo alle comiche finali.
"Quante divisioni ha il Papa?" si chiedeva Stalin? Ecco, rifacciamo la domanda. "Quante divisioni hanno gli Stati Uniti in Europa?" E' ora per la UE di tagliare il cordone ombelicale con gli Stati Uniti. Non abbiamo più bisogno della copertina di Linus. Propongo l'istituzione della "Grillo & Rich's" (sono un megalomane). Un'agenzia europea, italiana e genovese per retrocedere gli Stati Uniti alla C: "Altamente vulnerabili, forse in bancarotta o in arretrato ma continua ancora a pagare le obbligazioni". E sono generoso!
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Patrizia
Gli Americani con un debito tra pubblico e privato di 42 trilioni di dollari hanno una moneta che sopravvive grazie al fatto che le transazioni per l´acquisto di petrolio vengono fatte in dollari, questo fa sì che la loro carta straccia (perché altro non è) sia richiesta e mantenga un valore. Questo spiega la loro politica estera ossessionata dal controllo delle fonti di petrolio.
Sadamm Hussein e Gheddafi sono spariti perché´volevano adottare l´euro come moneta di riserva e per vendere il loro petrolio. Questo spiega anche perché´stiano premendo contro l’Iran per chiudere lo stretto di Hormuz. Il petrolio schizzerebbe a 500 dollari e sai quanti dollari dovrebbero stampare e scambiare per valute molto più solide della loro?
La guerra tra dollaro e euro non è tra chi vale di più, ma tra chi sparirà prima...
La Germania è sempre più rivolta all´Est, alla Russia e Cina.
Può sopravvivere senza l´Europa, ma l´Europa non sopravvive senza la Germania.
Cosa dovrebbe fare l´Italia? Mandare a quel paese TUTTA la classe politica, rimboccarsi le maniche, smettere di piangere e vivere chiedendo favori e elemosine.
Emanciparsi dal Vaticano, iniziare una fase produttiva e ricominciare ad esportare.
Sarà in grado di farlo? No. non perché non ne abbia le possibilità, ma perché non ne ha la volontà.
Tutti pensano solo ai DIRITTI, nessuno pensa a quello che dovrebbe fare.
Si spera che la crisi passi, che ci sia un qualcuno o un qualcosa che faccia tornare il passato. Si vive mugugnando, dando la colpa a questo o quello, senza una politica rivolta al futuro. Ci vogliono riforme strutturali, in primis la riforma strutturale della nostra mentalità.
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Don Aldo Antonelli
Il sadismo predatorio delle agenzie di rating segna il limite di degrado democratico delle nostre società e l'assolutismo dittatoriale del mercato. Contro le pretese del mercato ,contro le dittature mediatiche, dobbiamo almeno sottrarci alle logiche dello spreco e del superfluo. Se ci manca questa presa di coscienza, corriamo il rischio di finanziare i nostri seviziatori, come in una sindrome di Stoccolma generalizzata.
Nel 2003 Eduardo Galeano scrive:
«Bombe contro la gente,bombe contro la natura. E bombe di denaro. Che ne sarebbe di questo neoliberismo nemico del mondo senza le sue guerre finanziarie?In più di mezzo secolo, la BM e il FM hanno sterminato una quantità di gente infinitamente maggiore di tutti i terroristi del mondo. Adesso questo mondo, che ribolle d'indignazione, li spaventa.
"La BM, regina della privatizzazione, è in crisi di coscienza", dice The Wall Street Journal. La BM scopre che la privatizzazione dei servizi pubblici, che ha imposto, non è una manna dal cielo, soprattutto per i poveri.
Allarmata dalle conseguenze, ora dice che si dovrebbe consultarli e che i poveri "dovrebbero vigilare gli investimenti privati", vorremmo sapere come.
I poveri preoccupano anche il FM, che li ha sempre strozzati e che arriva a dire da ipocrita che "è necessario diminuire le disuguaglianze sociali"!
Questi organismi, che esercitano un dittatura finanziaria, non hanno nulla di democratico: nel FM decidono tutto 5 paesi; nella BM, 7.
Nell'Organizzazione mondiale del commercio non si vota mai, sebbene il voto sia previsto negli statuti. La colonizzazione del pianeta sarebbe in pericolo se i paesi poveri, che sono la schiacciante maggioranza, potessero votare. Ma sono invitati al banchetto solo per essere divorati.
La dignità nazionale è un'attività non redditizia, destinata a scomparire,come la proprietà pubblica. Ma quando le dignità si uniscono, la storia cambia. E' quanto accaduto a Cancun, alla riunione del WTO: i paesi strozzati si sono ribellati e il WTO ha perso. E STA SUCCEDENDO OVUNQUE!!
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Mariapia Caporuscio
A VIVIANA

Li modi bruschi, spicci, senza bboria…
co’ drento ar core ‘nvece…le viole!
‘n’amicizzia nova, senza storia…
che m’aricchisce d’amore e de parole.
Vecchie amicizzie, de lunghe staggioni…
che poi dimostreno er core de pietra,
nun lasceno rimpianti o senzazzioni…
come l’acqua… te bagna e nun te penetra!
L’oro, le gemme e li gioielli,
che luccicheno ar collo de la ggente…
brilleno solo…nun te danno ‘gnente!
Mentre er letame, buttato su li prati,
seccasse ar sole e sciojese, si piove…
a primavera, te regalala fiori!
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Le poesie che Mariapia Caporuscio scriveva a 18 anni e che furono pubblicate dal direttore della sua scuola.
Viviana ti mando il tema come gentilmente mi hai chiesto, siccome avevo 18 anni quando lo scrissi non far caso se ci possono essere ingenuità. Ti abbraccio augurandoti un buon fine settimana.

NINNA NANNA ALL’ITALIA

Proviamo ad immaginare che la Terra, stanca dalle continue violenze cui la sottopone l’uomo, decida di punirlo e quasi umanizzandosi, pensa di sacrificare una piccola parte di sé, nella speranza di riuscire a salvare il resto della Terra, dall’umana follia. In suo aiuto accorrono: Il Sole, La Luna, La Morte, Il Vento

IL SOLE
Astri, ascoltate…
Un Paese vuole morire!
Quel dolce Paese disteso sul Mediterraneo.
Questa Terra ferita, offesa ed umiliata,
al suo stesso mare ha chiesto aiuto.
I giovani sbandati, senza credo,
presi da panico e sconforto,
si sono messi ad adorar la droga,
come un moderno dio.
L’Uomo…
Che ancor non ha capito,
quanta fortuna ha avuto ad esser nato!
Lui cammina, corre, parla e ride
e ascolta il suono dolce della vita.
L’Uomo,
vita nell’Universo!
Quante cose belle ha costruito!
Guardatelo nei campi quando semina il grano,
com’è delicato con i semi,
tenero con i piccini,
forte nel dolore,
dolce nell’amore,
porco nel potere, bestia immonda!
E la cancrena che gli cresce dentro
la coltiva leccandosi le piaghe.
Oh! Tu! Padrone del creato,
Tu che all’Uomo tutto hai regalato:
I prati, l’acqua, le sementi…
null’altro gli serviva!
Guarda cosa ne hanno fatto,
non dividono i frutti ed i fratelli muoiono di fame!
Tu, che per essi, Tuo figlio hai sacrificato a che è servito?
Se sulla Terra ritornasse ancora…
non diversa sarebbe, la sua fine!
Tu, che a Noè dicesti “non più diluvi…
da solo si distruggerà”…
E’ forse questa l’ora che aspettavi?
No! Non farlo!
Sulla Terra c’è ancora qualcosa da salvare…
Salva la gente che lavora e stanca,
torna a casa la sera.
Salva il bambino ignaro, sulla soglia…
salva la mamma, il cucciolo, l’agnello.
Salva il coniglio, il lupo e il poverello…
che si addormenta stanco, su un portone.
Salva il pulcino
e la vecchina che sola, sola, prega.
Se non mi ascolti, resterai più solo che al principio…
né potrà più tornar Tuo figlio,
a salvare chi?
Salva il ragazzo che suona la chitarra
e quel pittore che dipinge un fiume…
salva la vita all’uomo che hai creato
a somiglianza Tua.
Tutta la Terra sta implorando aiuto,
se non è amore questo, dimmi cos’è.
Se la madre di Francesco d’Assisi vuole morire…
devi fare qualcosa!
Se l’uomo credendosi forte,
dimostra di non capire niente…
devi fare qualcosa!
Pensa cosa resterà dopo quel fungo!
L’esplosione distruggerà l’ozono
ed i miei raggi saran così potenti…
da far bollire anche l’acqua del mare.
Attento uomo!
Che ne farai del tempo che hai vissuto?
Rifletti!
Un morto, muore veramente solo quando…
non c’è più nessuno a ricordarlo.
Fermati!
Sei ancora in tempo!
Non ci sarà più prezzo per pagare,
questo tuo orrore!
Oh| Signore!
Manda una peste nuova sulla Terra.
Una peste che uccida solo i potenti
e tutti quelli che fabbricano armi
e che non ne risparmi neanche uno,
così che tutti i frutti del lavoro
e tutto il sudore della gente…
non sia sprecato più per riempire,
le povere viscere terrestri,
di quelle orrende fabbriche di morte.
Ma venga tolto l’incubo dal mondo
e dare all’uomo la voglia di cambiare,
per farlo finalmente maturare…
e utilizzare tutto quanto l’oro,
per migliorar la vita a chi rimane,
per trasformar l’inferno in paradiso,
in questo viaggio, fatto tutti insieme…
sopra lo stesso treno!

LA LUNA
Sono l’amica del silenzio, sono la Luna.
Non c’è uomo, nell’ombra della sera,
che non mi abbia svelato i suoi segreti,
nel tempo che fioriscono le viole…
Se buono nasce l’uomo,
cos’è che lo trasforma con il tempo?
Perché schiavo ancora lo rende,
l’antica musa del potere?
La grassa vacca insaziabile,
vecchia di duemila secoli e mai stanca.
Nella sua bocca si perdono,
il sudore, la speranza, le illusioni.
Tutti i sogni dei banchi di scuola,
s’infrangono come cristalli
e muoiono, come onde sulle rocce,
nella fine di ogni possibile speranza!
Oh! Giovane!
Non lasciarti ingoiare.
Non guardare in quella orrida, avida gola…
alla volpe astuta, ruba l’arte:
osserva le termiti, sono piccole, quasi non le vedi,
eppure…
sanno tutte insieme unirsi
e un immenso toro divorano…
in un minuto solo!
Quanti tori ci sono sulla Terra?
Sono tanti, ma tanti meno di voi!
Nerone è in ogni uomo, quando vuol dominare,
è l’odio che lo spinge, non l’amore.
Non è per la gloria del Paese,
non per la pace uccide.
Che pace può venire dalla guerra?
Oh! Giovane!
Oh! Ragazzo!
Oh! Primavera della vita!
Dentro due laghi azzurri vuoi guardare,
non lasciarti accecare!
Nelle tue mani sono riposte le speranze,
tu solo sei il nemico di quel toro,
a te sorridono i fiori e le farfalle…
per essi…l’inverno si avvicina!
Ed è per questo,
anche per questo…ti farà morire.
Non cedergli il passo!
Chi grida nella notte?
Chi minaccia?
Oscure ombre di morti senza sepoltura.
Morti per te. Per la tua libertà.
Essi davvero hanno creduto!
No! Vaganti ombre!
Qui nessuno urla, o minaccia,
o si strappa i capelli.
Qui si china il capo rassegnati,
come dinanzi a un fato.
Oh! Misero Paese!
Voglio cantar per chi non ti conobbe,
per tutti quelli che non sono nati,
per tutti quelli che non nasceranno più.
Tu eri la primavera del mondo!
Da te nacquero poeti, eroi e
uomini di mente.
Chi pittore potrà rappresentare,
cos’erano i tramonti sul Tirreno?
E l’alba dall’Adriatico?
E i lagni di montagna?
E le dolci colline e le pianure?
Nulla in te, era sbagliato.
Sbagliati sono solo i figli tuoi!
Quando l’acqua, la terra avrà coperto
capiranno…
quello che con te, hanno perduto!
Stanotte io ti starò sempre vicina…
per tingerti d’argento tutto il mare…
per cantarti,
una lunga ninna nanna!
LA MORTE
Io sono la morte, ma non ho la falce,
come l’uomo mi vuole immaginare.
A me non serve!
Vorrei vedere qui questi potenti,
che dicono di avere nelle mani…
il destino di tutta l’altra gente.
Qui voglio vederli! Davanti a me!
Quelli che dettan leggi e sputano sentenze.
Voglio che mi mostrino il coraggio,
che dicono di avere…
con tutte quelle bocche di cannone.
Vederli diventar freddi, di ghiaccio
per la paura che hanno di morire!
Troppi ne ho visto,
piangere forte, senza alcun ritegno.
Per quante accuse mi si voglion fare,
non c’è altra cosa che è più giusta!
Non guardo in faccia alcuno e mi comporto
con tutti, nella solita maniera.
Se l’uomo,
invece ch’essere bambino…
provasse a diventare adulto,
prendere me dovrebbe per modello!
Se solo provasse a immaginare,
che la vita è una vacanza in casa altrui…
se quello che qui trova, rispettasse,
come fan tutti quanti gli animali,
sarebbe con ragione fiero,
d’essere uomo, invece ch’esser bestia!
Tutta la vita ha sempre combattuto
ed ignorato quanto bene c’è,
nella parola che si chiama…Pace!
E se ancor non si decide,
a cambiar radicalmente la sua vita…
sicuramente si distruggerà.
E con lui dovrà finire anche la mia ingrata attività.
Senza pensar…
che quando io lo chiamo,
potrà portarsi, quello che portava…
il giorno che approdò, su questa Terra!

IL VENTO
Io sono il Vento e appena l’ho saputo…
son corso qui.
Dolce Paese, questo non devi farlo!
Non sai che tutto ciò che muore,
disturba l’armonia nell’Universo?
Come puoi scordare queste cose!
Io ti soffiavo piano nella sera…
per aiutar le piante a far l’amore,
portando loro il polline che dava,
tanti germogli nuovi, a primavera.
Non sempre sono buono!
Ti abbiamo fatto a forma di stivale.
per lasciarti dal mare, accarezzare.
e l’acqua in modo giusto…
per rendere più verdi i prati tuoi.
Immensi sassi…dietro le tue spalle,
per proteggerti dal freddo dell’inverno.
Pure l’inverno ti faceva dono
e candidi gigli adagiava,
sulle cime di tutti i monti tuoi.
E la terra stanca ricopriva,
con candide coperte di cristallo,
per cullarla nel sonno e nel riposo…
e ridestarla, fresca in primavera.
Tu pensi all’erba, ai gelsomini e tremi.
Tremi per quello che sarà:
Non ci sarà più erba, né prati,
né gelsomini.
Non suono di campane o campanacci
di mucche,
nei verdi pascoli montani.
Non ci saranno più suoni,
o voci,
o canto di pastore.
Non ci sarà nessun rumore,
non ci sarà nessun vivo rumore!
Ma silenzio… silenzio…
impietoso, inesorabile silenzio.
Non canto d’uccelli,
non zampilli d’acqua fresca,
non pioggia nei tuoi capelli,
né suono di cornamuse,
perché la vita se ne andrà…
perché la vita se ne andrà!
Sarà un lungo arido, deserto muto.
Né potrai brillar com’altra stella,
inutile avanzo.
Inutile avanzo persino per le stelle!
Per questo vuoi morire.
Dolce Paese…
parlerò io con i figli tuoi
e con tutti gli abitanti del pianeta.
Gli griderò che cosa stan facendo.
Non è anche di loro questa Terra?
Che se ne fanno quando l’han bruciata?
Quando neppure un sasso ne rimane?
Avranno pure un poco di cervello!
Se non lo fanno in nome dell’amore,
dovranno farlo per la convenienza.
- Tu sei Vento e al vento parlerai…
ma se riuscirai a far capire loro,
che la vita non ha prezzo per nessuno,
se riuscirai a ridargli la ragione,
a distruggere ogni causa di morte,
a dividere il pane col fratello,
forse…
Ma l’uomo ha decretato già!
L’Italia si addormenta a poco… a poco…
Il mare la ricopre piano… piano…
Tutti i suoi monti vanno scomparendo:
il monte Bianco… il monte Rosa.
Piange la Luna, piangono le Stelle…
e piange pure il Vento con il Mare…
L’Italia… muore!
.

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