martedì 4 dicembre 2012

INTERVISTA AL GIUDICE FRANCIONE PROSCIOLTO DAL CSM PER LA SENTENZA


CSM:PROSCIOLTO GIUDICE,ASSOLSE IMMIGRATI IN STATO
NECESSITA' PROCEDIMENTO DISCIPLINARE AVVIATO SU RICHIESTA
MINISTRO CASTELLI

(ANSA) - NAPOLI, 24 GEN - Il Csm ha prosciolto, ''perche' il fatto non
costituisce illecito
disciplinare'' il giudice della V sezione del tribunale di Roma Gennaro
Francione che,
con una sentenza che fece scalpore, assolse, rilevando lo stato di
necessita', quattro extracomunitari sorpresi a vendere cd falsi.
Il procedimento disciplinare, ''per aver violato i doveri di diligenza
incombenti su ogni magistrato, rendendosi immeritevole della fiducia e della
considerazione di cui questi deve godere e compromettendo, altresi', il
prestigio dell'intero ordine giudiziario'', era stato avviato su richiesta
del ministro della Giustizia Castelli, dopo un'interrogazione parlamentare,
che aveva definito la sentenza ''abnorme''.
Il Csm, pero', afferma che deve essere condiviso l'assunto secondo cui ''i
provvedimenti resi dal giudice nell'esercizio della sua funzione non sono
sindacabili in sede disciplinare, salvo i casi di errore in diritto o in
fatto cosi' evidente, da potersi ritenere ed affermare la sussistenza di
ingiustificabile ignoranza di specifiche disposizioni di legge, ovvero di
gravissima negligenza nello studio degli atti e salva l'ipotesi di
deliberata violazione
di legge per fini diversi da quelli di giustizia ed estranei
all'accertamento della verita'''. E nel caso in esame, scrive il Csm nella
sentenza, ''tali ipotesi non ricorrono''.
Quanto alla contestata ritenuta sussistenza dello stato di necessita', senza
alcuna prova, scrivono ancora i giudici, ''va condiviso quanto dedotto nelle
sue difese dall'incolpato e cosi' anche nella sua richiesta dal Procuratore
generale e cioe' che il ricorso al fatto notorio non richiede la verifica di
alcun elemento a sostegno e l'aver considerato
notoria l'indigenza dei venditori ambulanti extracomunitari non puo'
considerarsi una
valutazione enorme''.
Va dunque ribadito, conclude il Csm, ''a garanzia e presidio dei principi
affermati dalla Costituzione agli articoli 101, 102 e 104, principi ormai
sedimentati nella coscienza e nella cultura istituzionale del nostro Paese,
che deve essere escluso ogni sindacato disciplinare, escluso i limiti
anzidetti, sul contenuto dei provvedimenti giurisdizionali''.
(ANSA).
Leggi l'intervista al giudice e l'articolo "Anticopyright: Prosciolto il
giudice Francione. Salva l'insidacabilita' dei giudici" di Gerardo Antonio
Cavaliere su

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