lunedì 18 giugno 2012

Terremoto in Abruzzo, i soldi degli sms nelle casse delle banche

I 5 milioni di euro raccolti tramite l'invio di sms nei giorni successivi al sisma dell'Abruzzo sono trattenuti nelle casse degli istituti di credito. A gestire i fondi il consorzio Etimos, incaricato dall'ex capo della Protezione Civile Guido Bertolaso 



I 5 milioni di euro raccolti tramite l'invio di sms nei giorni successivi al sisma dell'Abruzzo sono trattenuti nelle casse degli istituti di credito. A gestire i fondi il consorzio Etimos, incaricato dall'ex capo della Protezione Civile Guido Bertolaso
I 5 milioni di euro raccolti tramite l'invio di sms nei giorni successivi al sisma dell'Abruzzo sono fermi nelle casse degli istituti di credito. L'ex numero uno della Protezione Civile Bertolaso ha dato incarico al consorzio finanziario Etimos di Padova di gestire il denaro per il post terremoto, invece di destinarlo direttamente ai terremotati. Secondo Bertolaso, i fondi raccolti tramite gli sms sarebbero andati in prestito ai terremotati che ne avrebbero fatto richiesta. In realtà, però, questi prestiti sono stati gestiti come tutti gli altri e l'ente bancario voleva garanzie di solvibilità che la gente, che aveva perso casa e lavoro nel terremoto, non poteva dare. Nei giorni scorsi la Etimos ha precisato come ha speso il denaro: dei 5 milioni di fondi pubblici messi a disposizione del progetto, 470 mila euro sono stati destinati alle spese di start-up e di gestione del progetto, per un periodo di almeno 9 anni; 4 milioni e 530 mila euro invece la cifra utilizzata come fondo patrimoniale e progressivamente impiegata a garanzia dell'erogazione dei finanziamenti da parte degli istituti di credito aderenti. "Se qualcuno ha mancato nell'informazione è stata la Protezione civile che doveva precisare che i soldi erano destinati al post emergenza e non all'aiuto diretto. Noi abbiamo fatto con serietà e il risultato è quello che ci era stato chiesto", ha detto il presidente della Etimos, Marco Santori. Intanto, però, la maggior parte dei terremotati dell'Abruzzo non ha ricevuto alcun aiuto economico e chi ha avuto un prestito ha dovuto restituirlo con gli interessi, sebbene a un tasso più basso.


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