martedì 19 giugno 2012

FIGLIO MIO, CON I TEMPI CHE CORRONO …



Questo fine settimana sono venuti a trovarmi i miei genitori. Abitando a tanti chilometri di distanza non abbiamo la possibilità di vederci spesso e quindi almeno una volta al mese cercano di venirmi a trovare datosi che il mio lavoro mi impedisce di spostarmi dalla mia città con tanta facilità. I miei genitori sono i classici “genitori del sud”. Ogni volta che vengono a trascorrere qualche giorno da me portano sempre qualcosa da mangiare che difficilmente si riesce a trovare con facilità o a prezzi proibitivi nella mia città o roba genuina proveniente dalla campagna di famiglia. Ortaggi freschi, frutta fresca, uova, pollame, formaggi, olio e così via … tanto per capirci. Quando gli chiedo perché si disturbano a fare questo la risposta è sempre la stessa: “ sta roba quando la trovi qua” dice mio padre con aria spavalda e mia madre subito aggiunge con aria pensierosa: “ e chissà a che prezzi”. A queste loro affermazioni controbatto com’è consuetudine: “ ma perché avete speso tutti questi soldi?”. E la risposta di routine di mio padre è: “ un padre e una madre fanno questo e altro per un figlio che vive lontano da loro”. Così, quando ho aperto la porta di casa, mi aspettavo di vederli con le solite buste piene di bontà che non mancano mai di portarmi ma, questa volta, i miei genitori hanno portato solo quattro taniche piene da venti litri ognuna. Dopo gli abbracci e i baci ho preso le taniche e, a due alla volta, le ho portate in cucina mentre mio padre mi diceva che stavolta era riuscito a portarmi soltanto questo con un’espressione quasi d’imbarazzo. Avendo notato il suo disagio gli ho detto di non preoccuparsi e che un po’ di olio in più mi serviva. Ma mio padre ha subito controbattuto dicendomi che non era olio. Allora, mentre svitavo il tappo di una tanica, mi sono chiesto tra me e me se mio padre avesse dimenticato che sono astemio pensando che quelle quattro taniche fossero piene di vino ricavato dai nostri vigneti. Ma, appena svitato completamente il tappo e dopo aver infilato il naso nell’apertura della tanica, ho notato con grande stupore che le taniche contenevano benzina e non vino come avevo ipotizzato. Subito ho pensato che mio padre nel caricare le taniche nella sua autovettura avesse involontariamente preso quelle contenenti benzina agricola per il trattore anziché quelle destinate a me. Quando gli ho detto che si era involontariamente confuso nel prenderle mi ha risposto dicendomi di no. Inoltre mi ha soggiunto con aria seria: “ figlio mio, con i tempi che corrono, ho preferito portarti ottanta litri di benzina piuttosto che roba da mangiare. Con i tempi che corrono il cibo lo compri sempre ma la benzina, ormai, sta diventando più preziosa dell’oro”. Come dirgli che ha torto? Ormai la benzina ha raggiunto dei costi così elevati che si risparmia più ad andare da un gioielliere che da un benzinaio. Ogni settimana c’è un aumento. Prima per la guerra del Golfo, poi per l’alluvione in Liguria, ora per il terremoto in Emilia Romagna e così via tanto per citarne qualcuno. Ogni situazione è buona per aumentare i costi del carburante. Con questo non voglio dire che non è stato giusto l’aumento dei costi per devolverlo ai terremotati dell’Emilia Romagna ma mi chiedo è giusto che lo paghino anche loro? é giusto che invece di contribuire noi con tutti questi aumenti non si faccia un piccolo taglio di stipendi anche i politici? Perché, poi, ci tengo a sottolineare che l’aumento del carburante a loro incide poco, o forse meglio dire niente, datosi che anche quello è a carico nostro. Allora invece di fare come il mitico Robin Hood che sottraeva ai ricchi per dare ai poveri stanno facendo il contrario cioè stanno sottraendo ai poveri per dare ad altri poveri. Ah, come rimpiango quando andavi dal benzinaio e con fare spavaldo chiedevi il pieno. Ora, chiedere il pieno è un rischio, non si sa mai a quali cifre puoi arrivare. È come sperare di scendere da casa in ritardo alle otto del mattino in un giorno piovoso d’inverno in una grande città come Roma o Milano e illudersi di essere al lavoro dall’altra parte della città in mezz’ora. Bisogna accontentarsi di venti, massimo trenta euro se non vuoi sorprese. Solo i più facoltosi o forse fortunati possono azzardare a chiedere cinquanta euro di benzina al proprio benzinaio di fiducia. Si, avete letto bene, benzinaio di fiducia. Perché, mentre in passato le nostre mamme e le nostre nonne andavano dai loro salumieri di fiducia per farsi dare il miglior pane o latte e così via per pagarlo il giusto, oggi bisogna andare dal benzinaio di fiducia per non ritrovarsi il serbatoio della propria vettura con la benzina anziché con l’acqua com’è già capitato a molte persone. Perché alcuni benzinai anche loro in difficoltà per l’aumento del carburante e la minor vendita per guadagnare qualcosa in più lo “allungano” con l’acqua. È capitato anche a me qualche mese fa con la grande felicità del mio meccanico che ha guadagnato bei soldini per rimettermi a posto la vettura e il mio dispiacere per aver perso almeno una ventina di litri di carburante. Quando mi sono presentato con la fattura e la descrizione della riparazione fatta dal meccanico presso il distributore di benzina da cui mi ero servito la risposta è stata che ogni giorno passano più di cento automobili da loro e che mai a nessuno è successa una cosa del genere. Ma tu vedi che sfortuna    talvolta i casi della vita … se invece di usare la mia autovettura fossi andato a piedi o in pullman … vi assicuro che non sapevo più cosa altro pensare. Allora oltre a consigliarvi di trovare un benzinaio di fiducia e tenervelo “caro” come facevano le nostre mamme e nonne con i loro salumieri mi chiedo per quanto tempo ancora durerà questa storia degli aumenti dei carburanti per sopperire alle difficoltà economiche del nostro paese? Quali aumenti pagheranno i nostri figli datosi che noi stiamo ancora pagando per la seconda guerra mondiale? Non è il caso che i nostri politici si diano una regolata anziché continuare a tartassarci? Lascio a voi tutte le risposte mentre io continuo a scervellarmi con tutte le mie domande su cosa e giusto e cosa no.  

                                                                                                      
                                                                                            Joker

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