sabato 23 giugno 2012

Cicinho choc: "Alla Roma, per l'alcol ho rischiato di smettere con il calcio"

  Il giocatore brasiliano si confessa in una trasmissione sportiva: "Non mi sono drogato soltanto perché c'erano i controlli antidoping".
 
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Intervista choc di Cicinho, brasiliano della Roma, durante la trasmissione di "Esporte Fantastico". L'esterno sudamericano ha infatti rivelato di essere diventato dipendente dall'alcol mentre era ancora in giallorosso.


"Andavo a Trigoria, mi allenavo ma sapevo che la domenica non avrei giocato. A casa avevo delle casse di birra e quando tornavo a casa bevevo molto e fumavo. Bevevo da solo o insieme a falsi amici, anche altri tipi di alcol. Mi piaceva andare in discoteca, bevevo e non riuscivo a fermarmi".
Cicinho non è diventato tossicodipendente per puro caso: "Non ho mai assunto droga solo perché sapevo che c'erano i controlli antidoping. Altrimenti, l'avrei fatto". Il tunnel pare non avere fine, arriva il prestito al San Paolo: "L'alcol è la peggior droga al mondo. Quando sono stato mandato in prestito in Brasile, ho pensato di smettere con il calcio. Ero a pezzi. Ho mancato pure di rispetto al club che mi ha fatto conoscere al mondo".
A salvare il giocatore dal baratro è stata sua moglie: "Mi è stata vicino e mi ha aiutato. Ora voglio continuare a giocare. Non più alla Roma. Il mio agente sta guardando se in Brasile o ancora in Europa c'è qualche possibilità. Io e mia moglie vorremmo restare nel Vecchio Continente". 

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