Caso Orlandi, «a Sant'Apollinare trovate ossa di trenta anni fa»
La presentazione del libro di Orlandi e Peronaci. Il fratello di Emanuela: collegamento tra attentato al Papa, Calvi e sequestro
ROMA - «Nella basilica di Sant'Apollinare trovate ossa di trenta,
quaranta anni fa». E' quanto è emerso durante la presentazione del libro
"Mia sorella Emanuela" di Pietro Orlandi e fabrizio Peronaci.«Ho sempre
creduto che ci sia un filo conduttore tra l'attentato al Papa, la morte
di Calvi e il rapimento di Emanuela». Ne è sicuro Pietro, mentre Walter
Veltroni fa un appello: «C'è gente che a Roma sa. Basterebbe inviare
una lettera, anche in forma anonima». Ventinove anni dal sequestro di
Emanuela Orlandi, monsignor Piero Vergari indagato per concorso in
sequestro, la salma di Renatino analizzata, analisi del Dna anche su
ossa recenti trovate nella basilica di Sant'Apollinare. Se ne continua a
parlare di Emanuela Orlandi, anche ieri in una libreria di Roma dove
Pietro Orlandi e il giornalista Fabrizio Peronaci, hanno presentato la
nuova edizione del libro «Mia sorella Emanuela» di Orlandi e Peronaci. E
anche oggi con un'intervista a Pietro Olrnadi a SkyTg24.
Pietro Orlandi. «Dopo 29 anni ci sono gli elementi a
disposizione per arrivare alla verità sul rapimento di mia sorella» ha
detto Pietro Orlandi. «Ho sempre creduto che ci sia un filo conduttore
tra l'attentato al Papa, la morte di Calvi e il rapimento di Emanuela -
ha proseguito Pietro Orlandi -. Mia sorella è stata rapita perchè era
una cittadina vaticana. Nel colloquio che ebbi con Alì Agca lui mi disse
che Emanuela era stata rapita dal Vaticano, aiutato da Cia e Sismi.
Quando sono tornato in Italia, dopo aver parlato con Agca, ero convinto
che i magistrati mi avrebbero chiamato per verbalizzare quelle
dichiarazioni. Ma non è stato così». Fabrizio Peronaci ha ricordato tre
fatti: «Nel 1981 l'attentato a Giovanni Paolo II, nel 1982 la morte di
Calvi, nel 1983 il rapimento di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori, la
storia - ha detto - va letta». Peronaci ha anche affermato che alcune
delle ossa trovate a Sant'Apollinare risalgono a 30, 40 anni fa. «Di chi
sono quelle ossa?» ha incalzato Veltroni.
Don Piero Vergari. Olrandi ha raccontato che Suor
Dolores, la suora che gestiva il coro della scuola di musica di
Sant'Apollinare frequentata da Emanuela, non ha mai fatto andare le
ragazze dentro la basilica. «Non so il motivo, ma è come se non si
fidasse». Ieri, durante la trasmissione Chi l'ha visto? molte le domande
che sono state fatte: come mai un monsignor da Sant'Apollinare viene
trasferito in una parrocchia di un paese lontano come Turania, ai
confini tra Lazio e Abruzzo? Inoltre il vescovo di Tivoli fece chiudere
l'Associazione degli Oblati della Regina Apostolorum aperta da monsignor
Vergari a Turania.
Walter Veltroni. «C'è gente che a Roma sa. Qualcuno non
vuole andare a raccontare tutto alla magistratura. Basterebbe inviare
una lettera, anche in forma anonima, per aiutare dopo tanti anni la
famiglia Orlandi ad uscire da questa tortura» ha detto Veltroni durante
la presentazione del libro. «Sarebbe bello - ha aggiunto Veltroni - se
domenica Benedetto XVI al termine dell'Angelus, dicesse una parola sul
dolore della famiglia Orlandi».
La manifestazione. Orlandi ha invitato i cittadini alla
manifestazione di domenica per chiedere la vaerità non solo su
Emanuela, ma su tutte le persone scomparse. L'appuntamento è alle 9.30
in Campidoglio.
Nessun commento:
Posta un commento