"È inutile piangere, è andata male soprattutto a Genova. Ma da ogni difficoltà nascono le opportunità. Il risultato deve portare a un'accelerazione dei moderati, creando però un nuovo soggetto politico"
di MASSIMO CALANDRI
Che batosta, onorevole Scajola."Il dato nazionale è negativo, purtroppo".
Negativo? Il Pdl non c'è più, lei l'ha visto?"E' andata male soprattutto nei capoluoghi. Come Genova. Ma è inutile piangere. Ogni difficoltà si deve trasformare in una opportunità".
E come?"Questo risultato deve portare ad un'accelerazione dei moderati. Con un nuovo soggetto politico, con un'identità precisa e un progetto. Che indichi il percorso da fare. Che sia finalmente radicato sul territorio. Dobbiamo tornare tra la gente. Riprendere ad avere rapporti con le categorie, il mondo dell'associazionismo".
Il grande centro."Dobbiamo allargarci, accogliere. Non dividere".
Lei lo aveva detto. Facciamo anche noi le primarie a Genova come la sinistra, invece di scannarci."Su Genova, la prima cosa da fare è ringraziare Vinai. Ha accettato di presentarsi all'ultimo, dopo che tutti gli altri erano evaporati".
Potevate pensarci prima."Io ho lavorato per unire. Anche con Enrico Musso. Ho cercato di convincere alcuni dei nostri dirigenti locali che non volevano correre con lui. Ho proposto le primarie, ho chiesto a tutti di non guardarsi intorno con disprezzo. Era giusto scegliere un solo sfidante per Doria".
Invece a Genova quelli del Pdl hanno fatto di testa loro. Senza ascoltare uno che la sa lunga. Ma che forse negli ultimi tempi è stato delegittimato, o no?"Io non mi sono mai imposto, non è il mio stile. Non hanno voluto condividere il mio pensiero, pazienza. Si è preferito scegliere i candidati in maniera più ristretta. E poi c'è stata una sfilza di rinunce".
Vinai si è immolato per la causa."Ha accettato. Con grande dignità e professionalità. E' stata una scelta di assoluto valore, si è guadagnato il rispetto di tutti. Ha portato avanti - e bene - la nostra bandiera".
E' orgoglioso di lui."Lo ringrazio, così come ringrazio quelli che ci hanno messo la faccia. Non ce l'ho con nessuno. Ma non mi vanno quelli che parlano ora. Sembrano tanti avvoltoi".
Tra dieci giorni cosa succede?"Ahimé, con Vinai avremmo cambiato pagina, rompendo i vecchi schemi e le storie note. Ma non ci sarà Vinai, al ballottaggio. E allora, rispettiamo la scelta degli elettori. Il tempo dirà se è una scelta buona".
Il tempo restituirà un nuovo centro. In Italia, e a Genova."Non c'è tempo da perdere. Prima dell'estate mi farò promotore di un incontro nel capoluogo ligure. Per fare parlare le persone tra di loro. Perché si confrontino. E perché si riparta, tutti insieme".
Ha visto che successo i 'grillini'?"E' un dato che va considerato con attenzione e rispetto. La democrazia è sacra. Guai a demonizzare. Anzi. Ho sentito questo Putti. Ha mostrato preparazione e grande passione politica. Si è fatto capire".
Non mi dirà che si è innamorato di Beppe Grillo?"Prima delle persone vengono le idee, i valori".
Allarghiamo il Grande Centro anche a loro?"Vedremo. Lasciamoli governare, gestire il consenso e non solo protestare. Niente è impossibile. Ricordate la Lega di tre decenni fa: allora avevano un solo punto fermo, la secessione. Le cose possono cambiare, perché pensare diversamente di Grillo? Prima di tutto ci vuole il rispetto per le idee e le persone: per me la politica è confronto, non polemica o tradimento".
Si riparte da Genova. Da Claudio Scajola."Io sono uno dei tanti. Di quelli che vogliono voltare pagina e ripartire. Senza trucchi. Ricominciando dalle idee, dai programmi. Senza chiudersi in piccole enclave".
Addio a Berlusconi. Ma il nuovo Pdl non rischia una deriva nazional-populista?
"Ma no, siamo moderati. Angelino è d'accordo".
Angelino Alfano. Sarà lui il nuovo leader?"Prima bisogna costruire il progetto. Con Angelino, è chiaro. Poi decideremo chi fa il centravanti, chi il mediano, chi il portiere".
E Scajola?"A me è sempre piaciuto costruire le squadre".
http://genova.repubblica.it/cronaca/2012/05/10/news/scajo...
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