sabato 5 maggio 2012

Roberto Lorini, il brigadiere-eroe

Per ore a mediare col sequestratore che poi lo ha ringraziato

 BERGAMO - ''Sono entrato in simpatia con questo signore, consideriamoci 3 amici, gli ho detto''. Facile a dirsi, molto piu' difficile da fare se ''questo signore'' ha un fucile a pompa carico e uno zainetto con due pistole e cento munizioni. Roberto Lorini, vice brigadiere in servizio da 28 anni nei Carabineri di Romano di Lombardia, ha avuto paura ''dal primo minuto'' in cui e' entrato nell'Agenzia delle Entrate del suo paese. Davanti si e' trovato Luigi Martinelli, ''un uomo arrabbiato e basta'', ''una persona normalissima'' che alla fine lo ha ascoltato al punto da ringraziarlo, quando poco prima delle 21 si e' fatto mettere le manette e arrestare. Nessuna preparazione specifica in mediazione o trattative, Lorini, 48 anni da Chiari (Brescia), ha visto quell'uomo dall' esterno e ha provato d'istinto ad attirare la sua attenzione e poi a farlo ragionare.

 Non e' stato facile ma ci e' riuscito, usando il dialetto e non solo: ''Abbiamo parlato di tutto - racconta - alla fine ho pure esagerato e gli ho passato mia moglie al telefono per fargli capire che siamo tutti umani. Lei era all'oscuro di tutto, non capiva. Ecco, capita anche questo alla moglie di un carabiniere''. ''Umanita', quello che si fa ogni giorno''. Questa e' stata la sua arma vincente, farlo parlare ''di cose normali, della vita quotidiana'', farlo sfogare ''e poi vediamo di chiarire questo equivoco''. Lorini ha scherzato anche, gli ha detto che doveva andare a prendere la figlia, che non doveva far tardi a casa, un po' in dialetto bresciano e un po' no, e cosi' ha conquistato la sua simpatia e anche la sua fiducia, al punto che Martinelli non gli ha neanche tolto la sua pistola d'ordinanza.

 Ha seguito l'istinto piu' dei cartelli che i mediatori esperti del Gis gli facevano vedere dall'esterno, suggerendogli cosa dire e fare, perche' e' stato d'istinto che ha deciso di entrare in quell'ufficio, senza sapere bene cosa lo attendeva: ''Ho avuto paura dal primo minuto in cui sono entrato, un conto e' immaginarlo, un conto e' trovarcisi dentro'', dice quasi a mezza voce, quasi a disagio per essere diventato una sorta di eroe che ha risolto una situazione molto complicata. Ricevera' un encomio e dopo le congratulazioni di ieri del ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri, questa mattina ha ricevuto la telefonata del comandante generale dell'Arma, Leonardo Gallitelli. ''Certo che non me l'aspettavo: del resto, tutto quello che è successo nelle ultime ore è incredibile''. (ANSA)


 

 

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