Roberto Lorini, il brigadiere-eroe
Per ore a mediare col sequestratore che poi lo ha ringraziato
BERGAMO - ''Sono entrato in simpatia con questo signore, consideriamoci 3
amici, gli ho detto''. Facile a dirsi, molto piu' difficile da fare se
''questo signore'' ha un fucile a pompa carico e uno zainetto con due
pistole e cento munizioni. Roberto Lorini, vice brigadiere in servizio
da 28 anni nei Carabineri di Romano di Lombardia, ha avuto paura ''dal
primo minuto'' in cui e' entrato nell'Agenzia delle Entrate del suo
paese. Davanti si e' trovato Luigi Martinelli, ''un uomo arrabbiato e
basta'', ''una persona normalissima'' che alla fine lo ha ascoltato al
punto da ringraziarlo, quando poco prima delle 21 si e' fatto mettere le
manette e arrestare. Nessuna preparazione specifica in mediazione o
trattative, Lorini, 48 anni da Chiari (Brescia), ha visto quell'uomo
dall' esterno e ha provato d'istinto ad attirare la sua attenzione e poi
a farlo ragionare.
Non e' stato facile ma ci e' riuscito, usando il dialetto e non solo:
''Abbiamo parlato di tutto - racconta - alla fine ho pure esagerato e
gli ho passato mia moglie al telefono per fargli capire che siamo tutti
umani. Lei era all'oscuro di tutto, non capiva. Ecco, capita anche
questo alla moglie di un carabiniere''. ''Umanita', quello che si fa
ogni giorno''. Questa e' stata la sua arma vincente, farlo parlare ''di
cose normali, della vita quotidiana'', farlo sfogare ''e poi vediamo di
chiarire questo equivoco''. Lorini ha scherzato anche, gli ha detto che
doveva andare a prendere la figlia, che non doveva far tardi a casa, un
po' in dialetto bresciano e un po' no, e cosi' ha conquistato la sua
simpatia e anche la sua fiducia, al punto che Martinelli non gli ha
neanche tolto la sua pistola d'ordinanza.
Ha seguito l'istinto piu' dei cartelli che i mediatori esperti del Gis
gli facevano vedere dall'esterno, suggerendogli cosa dire e fare,
perche' e' stato d'istinto che ha deciso di entrare in quell'ufficio,
senza sapere bene cosa lo attendeva: ''Ho avuto paura dal primo minuto
in cui sono entrato, un conto e' immaginarlo, un conto e' trovarcisi
dentro'', dice quasi a mezza voce, quasi a disagio per essere diventato
una sorta di eroe che ha risolto una situazione molto complicata.
Ricevera' un encomio e dopo le congratulazioni di ieri del ministro
dell'Interno Annamaria Cancellieri, questa mattina ha ricevuto la
telefonata del comandante generale dell'Arma, Leonardo Gallitelli.
''Certo che non me l'aspettavo: del resto, tutto quello che è successo
nelle ultime ore è incredibile''. (ANSA)
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