mercoledì 23 maggio 2012

Mattinata, sequestrato palazzo signorile dell’800, 3 deferiti

Mattinata – NEL corso di specifico servizio finalizzato alla salvaguardia ambientale e alla tutela dei beni
Il sequestro del Palazzo signorile dell'800 a Mattinata (STATO@)

culturali, i Carabinieri della Stazione di Mattinata, comando Compagnia di Manfredonia, hanno sottoposto a sequestro un immobile tra i più antichi del centro garganico, oggetto di gravi violazioni in materia edilizia.

Si tratta di uno dei palazzi signorili più antichi del comune, abitato, fino a cinque anni fa circa, da una famiglia di proprietari terrieri, tra i più in vista nella cittadina, che l’ha da sempre posseduto. Alla morte dell’ultimo proprietario ormai molto anziano, il palazzo è rimasto disabitato e inviolato sino agli ultimi giorni. L’immobile, risalente alla fine dell’800, attorno a cui si è sviluppato il paese, è situato a ridosso del centralissimo corso Matino, assoggettato a vincoli dalla sovrintendenza ai beni culturali e tutelato da leggi statali per la salvaguardia di tale patrimonio. Dalle indagini condotte dai militari, venivano accertate violazioni tali che consentivano il sequestro preventivo dell’immobile, nonché il deferimento dell’attuale proprietario, dei direttori dei lavori e del responsabile del cantiere, le cui posizioni sono tutt’ora al vaglio della magistratura.

I controlli scattavano quando, a causa del forte vento dei giorni scorsi, avveniva il crollo parziale di un’impalcatura che consentiva ai militari intervenuti di avere completa visione dei lavori in opera, avendo modo di osservare un’immagine diversa da quella cui tutti erano abituati a vedere guardando lo storico palazzo; in sostanza si constatava la rimozione arbitraria ed assolutamente irregolare dell’intero primo piano della struttura.

Venivano pertanto avviate le indagini che permettevano di riscontrare evidenti difformità tra progetto di restauro, con relative autorizzazioni, ed il reale stato dei lavori in itinere. Di qui la denuncia per il proprietario/committente dei lavori e per l’architetto e l’ingegnere che li dirigevano. Il responsabile del cantiere veniva deferito per inosservanza delle norme relative alla sicurezza, proprio in virtù dell’impalcatura crollata, fortunatamente senza alcuna conseguenza per alcuno. Area del cantiere ed immobile sono ora sottoposti a sequestro e nella disponibilità della Procura di Foggia per le conseguenti determinazioni.


www.statoquotidiano.it

Nessun commento:

Posta un commento