Mattinata – NEL corso di specifico servizio finalizzato alla
salvaguardia ambientale e alla tutela dei beni
culturali, i Carabinieri
della Stazione di Mattinata, comando Compagnia di Manfredonia, hanno
sottoposto a sequestro un immobile tra i più antichi del centro garganico, oggetto di gravi violazioni in materia edilizia.
Si tratta di uno dei palazzi signorili più antichi del comune, abitato, fino a cinque anni fa circa, da una famiglia di proprietari terrieri,
tra i più in vista nella cittadina, che l’ha da sempre posseduto. Alla
morte dell’ultimo proprietario ormai molto anziano, il palazzo è rimasto
disabitato e inviolato sino agli ultimi giorni. L’immobile, risalente
alla fine dell’800, attorno a cui si è sviluppato il paese, è situato a
ridosso del centralissimo corso Matino, assoggettato a
vincoli dalla sovrintendenza ai beni culturali e tutelato da leggi
statali per la salvaguardia di tale patrimonio. Dalle indagini condotte
dai militari, venivano accertate violazioni tali che consentivano il
sequestro preventivo dell’immobile, nonché il deferimento
dell’attuale proprietario, dei direttori dei lavori e del responsabile
del cantiere, le cui posizioni sono tutt’ora al vaglio della
magistratura.
I controlli scattavano quando, a causa del forte vento dei giorni
scorsi, avveniva il crollo parziale di un’impalcatura che consentiva ai
militari intervenuti di avere completa visione dei lavori in opera,
avendo modo di osservare un’immagine diversa da quella cui tutti erano
abituati a vedere guardando lo storico palazzo; in sostanza si
constatava la rimozione arbitraria ed assolutamente irregolare
dell’intero primo piano della struttura.
Venivano pertanto avviate le indagini che permettevano di riscontrare
evidenti difformità tra progetto di restauro, con relative
autorizzazioni, ed il reale stato dei lavori in itinere. Di qui la
denuncia per il proprietario/committente dei lavori e per l’architetto e
l’ingegnere che li dirigevano. Il responsabile del cantiere veniva
deferito per inosservanza delle norme relative alla sicurezza, proprio
in virtù dell’impalcatura crollata, fortunatamente senza alcuna
conseguenza per alcuno. Area del cantiere ed immobile sono ora
sottoposti a sequestro e nella disponibilità della Procura di Foggia per
le conseguenti determinazioni.
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