mercoledì 4 aprile 2012

Pasqua in arrivo: attacco alla Sindone......... (ormai normale amministrazione)



La Sacra Sindone, nota anche come la Sindone di Torino, torna a far discutere. Ed è sorto un altro dubbio sulla veridicità del lenzuolo funerario di lino, sul quale è visibile l'immagine di un uomo, attribuita a Gesù. Il lenzuolo, che sarebbe stato usato per avvolgerne il corpo nel sepolcro, viene esposto pubblicamente durante le ostensioni: le ultime sono state nel 1978, 1998, 2000 e 2010. La Chiesa ne parla come se fosse la reliquia più sacra della storia del cattolicesimo, la scienza storce il naso.

Le ultime novità sul caso risalgono a pochi giorni fa: uno studio, pubblicato sulla rivista scientifica americana «Journal of Imaging Science and Technology», ha concluso che l’ipotesi altamente più probabile all’origine dell’immagine sindonica sia quella di una radiazione, in particolare dell’«effetto corona». Gli esperimenti sono stati eseguiti a Padova da Giulio Fanti, professore di Misure meccaniche e termiche al Dipartimento di Ingegneria industriale dell’Università di Padova, in collaborazione con il professor Giancarlo Pesavento. Questi hanno richiesto «tensioni elettriche dell’ordine di circa 500.000 volt per ottenere immagini simil-sindoniche di pochi centimetri di lunghezza».

Il professore Fanti, che da molti anni porta avanti una ricerca sulla Sindone, asserisce: «Fin dal 1898, quando il fotografo Secondo Pia ottenne le prime riproduzioni fotografiche della Sindone, molti ricercatori hanno avanzato ipotesi di formazione dell’immagine», spiega Fanti a La Stampa.








L’articolo vaglia le prime ipotesi formulate dai ricercatori che hanno analizzato le prime fotografie della Sindone agli inizi del ‘900, come quelle che attribuivano l’immagine al gesso o all’ammoniaca, alla conseguenza di un fulmine o a un calco con polvere di zinco. Inoltre analizza i meccanismi che possono aver causato l’immagine e varie ipotesi artistiche. «Fino ad oggi sono state esaminate molte ipotesi interessanti, ma nessuna di queste può spiegare completamente la misteriosa immagine. Nessuna delle riproduzioni effettuate, nessuna delle copie fabbricate riesce a offrire caratteristiche simili a quelle del telo sindonico».

In conclusione, Fanti descrive i risultati del gruppo dell’ENEA che ha recentemente utilizzato laser eccimeri: «L’ipotesi della radiazione permette di avvicinarsi maggiormente alle particolari caratteristiche dell’immagine sindonica, ma presenta ancora un notevole problema: si possono solo riprodurre piccole parti di immagine dell’ordine del centimetro quadrato di tessuto, perché altrimenti sarebbero necessarie energie non ancora disponibili in laboratorio».

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