Milano. Operaio pseudo-santone condannato per stupro
-Redazione- Avrebbe violentato due o tre volte alla settimana dalla fine del 2011 fino al luglio 2012 una donna di 30 anni, affetta da una grave malattia genetica e incurabile che le provoca dolori lancinati alla testa e alle gambe, spacciandosi per un «santone» in grado di guarirla anche dalla depressione.
Oggi Ulrik Andersern, operaio in cassaintegrazione di 47 anni sposato e residente a Trezzano sul Naviglio, è stato condannato a 5 anni di reclusione. La sentenza è stata emessa dal giudice per l'udienza preliminare Roberta Nunnari con rito abbreviato, dunque con lo sconto di un terzo della pena.
Il gup lo ha condannato per i reati di violenza sessuale aggravata dalle condizioni di minorata difesa della vittima e lesioni commesse durante un rapporto sessuale, ma lo ha assolto da quello di circonvenzione di incapace.
Il pubblico ministero Luca Gaglio aveva chiesto invece una condanna a 6 anni di carcere per tutte le imputazioni contestate. Il difensore, l'avvocato Leonardo Tammaro, ne aveva chiesto l'assoluzione, affermando che sotto accusa c'è solo «sesso indiscriminato tra persone consenzienti».
Dopo la sentenza si è detto «basito» della decisione del gup di cui attende il deposito delle motivazioni, da un lato perché «dagli atti emerge con chiarezza quantomeno il dubbio che Andersen, anziché essere un mago a tinte nerecosì come dipinto dalla procura, sia invece un soggetto di facile e indiscriminato impulso sessuale rivolto non solo a donne vulnerabili, ma a tutte le donne», e dall'altro perché «sia l'accusa di circonvenzione di incapace, sia quella di violenza sessuale con abuso del consenso presuppongono l'accertamento della minorata capacità della vittima, per cui o condanni per tutto o assolvi per tutto».
La presunta vittima, costituitasi parte civile, aveva chiesto 100mila euro di risarcimento per i danni patiti.
http://www.articolotre.com/2014/06/milano-operaio-pseudo-santone-condannato-per-stupro/
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