martedì 24 giugno 2014

1. UN GOVERNO DA PECORA! RENZICCHIO GLI MANDA I DECRETI E RE GIORGIO STANGA - 2. E PAZIENZA SE LA “BELLISSIMA COSTITUZIONE” (COPY BENIGNI) DELLA NOSTRA REPUBBLICA, FONDATA SULLA GERMANIA, INVECE SI LIMITA A DIRE CHE IL PRESIDENTE “EMANA GLI ATTI DI GOVERNI AVENTI FORZA DI LEGGE”. EMANA, NON “CENSURA PREVENTIVAMENTE” - 3. IERI PERÒ BELLA NAPOLI SI E’ ALTERATO PERCHÉ LA RIFORMA DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE SAREBBE CONTENUTA IN DECRETI ‘OMNIBUS’. E’ MATERIA DELICATA: CI SONO DI MEZZO MANDARINI E ALTE MAGISTRATURE CHE HANNO FILI DIRETTI CON IL COLLE E GIOCANO QUI UNA DOPPIA PARTITA, PERSONALE E DI “BOLLINATURA” FORMALE DELLE LEGGI - 4. RENZI FARÀ BENE AD APPOGGIARE IL LAVORO DEI SUOI UOMINI DI PALAZZO CHIGI E DEI SUOI MINISTRI, ANZICHÉ FARSI IRRETIRE DA CONSIGLIERI DI STATO, CONSIGLIORI DI PALAZZO E PERSONAGGI MAESTRI NEL VETO INCROCIATO, CRESCIUTI ALL’OMBRA DEL SISTEMA CHE FU DEI GIANNI LETTA E DEI GIFUNI. SE PECORA TI FAI, RE GIORGIO TI MANGIA -


A cura di Minimo Riserbo e Pippo il Patriota



1. UN GOVERNO DA PECORA
Loro gli mandano le bozze e lui stanga. Dev’essere un sottile piacere masochista, per governini nati e cresciuti nelle provette del Quirinale, farsi correggere da Re Giorgio e dalle sue Alte Burocrazie di Palazzo tutti i decreti come fossero compiti a casa. E pazienza se la Costituzione della nostra Repubblica, fondata sulla Germania, invece si limita a dire che il presidente “emana gli atti di governi aventi forza di legge”. Emana, non “censura preventivamente”.
RENZI E NAPOLITANO AL GIURAMENTORENZI E NAPOLITANO AL GIURAMENTO

Ieri però dicono che Bella Napoli si sia alterato perché la riforma della Pubblica amministrazione sarebbe contenuta in uno o due decreti ‘omnibus’. E’ materia delicata: ci sono di mezzo mandarini e alte magistrature che hanno fili diretti con il Colle e giocano qui una doppia partita, personale e di “bollinatura” formale delle leggi. Il governo di Pittibimbo farà bene ad appoggiare il lavoro dei suoi uomini di Palazzo Chigi e dei suoi ministri, anziché farsi irretire da consiglieri di Stato, consigliori di Palazzo e personaggi maestri nel veto incrociato, cresciuti come parassiti inestirpabili all’ombra del sistema che fu dei Gianni Letta e dei Gifuni. Se pecora ti fai, Re Giorgio ti mangia.

2. SPACCHETTAMI QUESTO!
Il Corazziere della Sera mena grande scandalo in prima pagina: “I rilievi del Quirinale sui decreti”. Dentro, il fido Marzio Breda illumina così: “Statali, giudici, corruzione. Ecco i punti del Colle: il decretone va cambiato. Serviranno almeno due provvedimenti urgenti”. Poi, si spiegano le modifiche allo studio: “Il cantiere del governo: anche i militari e tutti i magistrati in pensione più tardi” (p. 3).
quirinale salone corazzieri quirQUIRINALE SALONE CORAZZIERI QUIR

Non essendoci il Banana al governo da sgridare – al quale però alla fine Re Giorgio ha firmato di tutto – Repubblica la prende meno di petto e a pagina 10 la racconta così: “I dubbi del Quirinale per il tira e molla dei testi sulla riforma della PA. Per giorni trasmesse al Quirinale solo bozze informali. Misure spacchettate in due decreti. Il governo: nessun contrasto. E i magistrati strappano condizioni di favore sul trattenimento in servizio”.

La Stampa evita l’argomento e il Messaggero invece la risolve così, in un sottotitolo: “Via libera del Tesoro alle coperture, possibile già oggi la firma di Napolitano” (p. 5). Stessa linea notarile e non dialettica per il Sole 24 Ore (p. 8)

3. SIAMO UNO STATO DI NECESSITA’
Repubblica in festa: “La Merkel apre all’Italia. ‘Più flessibilità nel patto’”. Mogherini verso la Ue. E’ candidata a guidare la politica estera, sì dell’Olanda. Svolta della Cancelliere anche sugli investimenti” (p. 2). Più che altro, la Merkel “apre” ai risultati delle elezioni. “Dassù e Pinotti nel totonomine post-Mogherini” (p. 4).
RENZI AFFACCIATO ALLA FINESTRA DI PALAZZO CHIGI IN MAGLIETTA BIANCARENZI AFFACCIATO ALLA FINESTRA DI PALAZZO CHIGI IN MAGLIETTA BIANCA

Il Messaggero scrive che Renzie vede già i milioni come Paperone: “Renzi: assist che vale 6 miliardi. Con i vincoli meno stretti niente manovra correttiva” (p. 3). Ah sì? E dove eravate quando questo sito disgraziato scriveva che sarebbe servita una manovra da 6 miliardi per coprire gli 80 euro e dintorni?

Il Corriere ricorda: “Ma Roma ha già usato i suoi margini di flessibilità. Ancora sub iudice la richiesta per un rinvio del pareggio” (p. 5). Anche la Stampa rovina le feste: “Ma Berlino avverte Roma: sul piano delle riforme non bastano gli annunci” (p. 2). Evidentemente ci conoscono bene. Sanno che creiamo debito pubblico anche solo con il pensiero. Un po’ patetico il Giornale di Paolino Berluschino: “La Merkel cede: possibile sforare sui conti pubblici. Vince la linea Berlusconi” (p. 2).

3. ERA MEGLIO RUBARE CHE VENDERSI
Intervento di Gianni LettaINTERVENTO DI GIANNI LETTA
Ancora ammuina totale sulle riforme: “E’ battaglia sull’immunità. Pd: la voleva anche il M5S. Grillo: ma ora deve sparire. Proposte di scudo per i senatori firmate da tutti i partiti. Dem divisi. Cuperlo: Palazzo Madama come la Camera” (Repubblica, p 6). La Stampa osserva: “E Forza Italia ritira la bandiera del garantismo. Da quando Berlusconi è ai servizi sociali, si sono spente le battaglie sulla giustizia. Nessuna barricata per difendere Galan, Dell’Utri e Scajola” (p. 4). Vero, verissimo.
Da incorniciare la foto della ministrona Boschi che esce da palazzo Chigi facendo il passo dell’oca (Corriere e Messaggero, p.6)

4. L’USO MEDIATICO DELLA GIUSTIZIA
Per la serie “i processi li facciamo sui giornali”, Galone Galan non fa a tempo a difendersi in una conferenza stampa dalle accuse sul Mose, che subito “filtrano” altre intercettazioni che lo riguardano.
Gaetano GifuniGAETANO GIFUNI
La Stampa racconta: “La difesa di Galan: ‘Sul mio conto solo fesserie della procura’. Conferenza stampa a Montecitorio dell’ex governatore. Veleno contro la sua ex segretaria: ‘Era la più lussuosamente vestita dell’emisfero boreale” (p. 7).

La Repubblica delle manette risponde così: “Ma spunta l’intercettazione: ‘Siamo i suoi prestanome. Soldi in Svizzera e Croazia e sua moglie non lo sa”. Il commercialista Paolo Venuti e la compagna ascoltati mentre parlano del tesoro del politico. E di un affare da 50 milioni in Indonesia” (p. 13).

5. CALCIO SERVO IN SERVA TELEVISIONE
la merkel fa un blitz negli spogliatoi 1LA MERKEL FA UN BLITZ NEGLI SPOGLIATOI 1
Calcio e diritti tv: la guerra dell’arroganza va avanti. Corriere: “Sky-Mediaset, l’ora delle accuse sulla Serie A, Diffide incrociate tra le due società, slitta l’assegnazione. La Lega si aggiorna a domani. Nessuna offerta relativa al pacchetto per la trasmissione via web” (p. 9). Per la Stampa, “si rafforza l’ipotesi dell’advisor Infront: il satellite al Biscione e il digitale a Murdoch” (p. 21). Il Giornale di casa Fininvest si eccita: “Contrattacco di Mediaset sui diritti tv. Sky diffida la Lega: ‘Rispettate il bando’. Il Biscione: ‘Questa è turbativa d’asta e concorrenza sleale’. Regole: un unico soggetto non può avere digitale e satellite” (p. 19).
MARTA DASSUMARTA DASSU

6. LINGOTTI IN FUGA
Scioperare, anche un’ora soltanto, fa incazzare Marchionne. Che risolve personalmente. “Blitz di Marchionne, scavalca il sindacato e parla agli operai Maserati. L’ad incontra capireparto e delegati sbloccando la vertenza. Confermato il passaggio di 500 addetti da Mirafiori a Grugliasco. ‘Negli Usa gli scioperi spaventano’. L’ad infuriato riattraversa l’Oceano” (Repubblica, p. 24). Che decisionista, il Marpionne!. Pensate quando deve pagare le tasse, come transvola fin nel cantone di Zug.

7. SCONTRI DI (GRAN) CLASSE
Mentre il Corriere riprende, censurandolo, Della Valle in economia, il Giornale dei troppi Berlusconi riporta le parole dello Scarparo sui figli: “Ragazzi che hanno studiato e sono disoccupati e che vedono il figlio di un banchiere (Bazoli, ndr) che viene assunto da quella stessa banca. Allontaniamo questi marpioncelli che fanno solo del male all’Italia” (p. 20)
marchionneMARCHIONNE
Federica MogheriniFEDERICA MOGHERINI
Giovanni BazoliGIOVANNI BAZOLIDIEGO DELLA VALLE E LILLI GRUBER A OTTO E MEZZODIEGO DELLA VALLE E LILLI GRUBER A OTTO E MEZZO

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