lunedì 2 settembre 2013

Travaglio e le condanne di Berlusconi: “Immaginate se…

Alcuni stralci dell'editoriale pubblicato su L'Espresso



Marco Travaglio, nel suo editoriale su l’Espresso, torna prepotentemente sulla condanna di Berlusconi. Ecco due passaggi che ci piace segnalarvi:

Se, poniamo, si facesse una legge per vietare ai condannati per pedofilia di insegnare nelle scuole, nessuno si sognerebbe di sostenere che un pedofilo è stato condannato ingiustamente, o di pedinare e screditare i giudici che l’han condannato, o di chiedere che continui a insegnare perché ha molestato bambini prima del varo della legge. Specie se il pedofilo avesse votato la legge che esclude i pedofili dall’insegnamento. E se il pedofilo pretendesse di restare fra i banchi di scuola, verrebbe massacrato da tutta la stampa, con ampi particolari del suo gravissimo delitto. Ma un pedofilo non farebbe mai una cosa simile: anzi sparirebbe per la vergogna della condanna.
Anziché andare a nascondersi per la vergogna di una condanna per frode fiscale, tiene comizi, rifonda partiti, raduna truppe, detta condizioni al governo, al parlamento e al capo dello Stato. E tutti lo stanno a sentire. Anche le figure e le testate “indipendenti” o “terziste”, che confondono l’imparzialità con l’ignavia e ritengono che la giusta posizione sia sempre la via di mezzo fra la sua e quella dei suoi avversari.

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