“Sei la solita meridionale che merita di restare a casa a lavare le mutande, per noi meglio che vi unite all’Africa, non ne possiamo più. Noi non siamo connazionali: tu sei Italiana e io Padano.
Questo é quanto ha scritto su Twitter Roberto Fiorentini, “direttore di Radio Padania e responsabile dell’ufficio stampa Regione Lombardia”, rispondendo ad una “giornalista meridionale”, Barbara Panetta la quale era intervenuta virtualmente durante la diretta su Radio Padania.
La giornalista sentendosi umiliata ha diffuso quanto ha scritto il Dott. Roberto Fiorentini, pubblicandolo sul Blog Il Monitore(*), lui non contento vuole denunciarla per diffamazione aggravata.
Gentile Roberto Fiorentini, sinceramente non riesco a darmi una spiegazione logica alla sua triste e penosa affermazione, ma credo semplicemente che le motivazioni di tali affermazioni tanto orrende ed insensate, non possono che trovarsi se non nell’ignoranza e nella poca cultura che accompagna la sua triste vita.
Dott. Roberto Fiorentini, sa quanto é costata Radio Padania? 1,5 milioni di euro, soldi che sono stati messi a disposizione dallo Stato e pagati da tutti i contribuenti, compresi quelli che lei definisce “Terroni”.
Vede, Dott. Fiorentini, i “signori” che lei difende, si sono fatti rimborsare con i nostri soldi salsicce, ostriche, cartucce per la caccia, dvd, pasticcini, videogiochi e non contenti anche la NUTELLA seguita da 6 rotoli di CARTA IGIENICA.
Le chiedo: ma non si fa un pochino schifo?
Inoltre le ricordo che la Regione Lombardia é composta da circa 90 Consiglieri Regionali, i quali 74 sono attualmente indagati per peculato ai danni dello Stato.
Mi permetto di farle notare che Umberto Bossi, nonché la sua fonte di ispirazione… non é molto coerente con la sua stessa linea di pensiero.
Adesso le spiego perché:
Umberto Bossi, nasce in Lombardia, si sposa con una Siciliana, il suo piatto preferito é la carne Argentina, beve solo caffè Brasiliano, usa una macchina Giapponese, ha un telefono assemblato in Cina, compra scarpe Americane, é proprietario di un conto Svizzero… per di più ha fatto laureare il figlio in Albania.
Dott. Roberto Fiorentini, anziché consigliare alla Signora Barbara Panetta di restare a casa a lavarsi le mutande, questa sera, anziché usare il collutorio per lavarsi la bocca, usi l’acido muriatico.
Prima di porgerle i miei saluti le ricordo che: Il reato di diffamazione é perseguibile penalmente nel momento in cui una persona afferma il falso, attribuendo alla sua persona affermazioni o gesti che non ha mai detto o fatto.
Oltre ad essere razzista é pure ignorante.
Adesso denunci anche me, un meridionale di nome. Andrea Mavilla.
Andrea Mavilla
http://www.andreamavilla.com/2013/02/13/sei-la-solita-meridionale-che-merita-di-restare-a-casa-a-lavare-le-mutande-non-ne-possiamo-piu-noi-non-siamo-connazionali/#sthash.uRs31tyP.dpuf(*)
E se davvero ci unissimo all’Africa?!
BY
In una giornata come tutte le altre ho fatto una pausa dal lavoro distraendomi su Twitter. Tra i vari post ho commentato un cinguettio di Roberto Maroni, attuale candidato alla presidenza della Regione Lombardia, che invitava al voto utile -quindi dato a lui- i lombardi per bene. Sembrandomi un po’ azzardato il riferimento a quello specifico target di elettori, date le inchieste che coinvolgono esponenti della Lega Nord e della ‘ndrangheta lombarda, ho commentato ironicamente invitandolo a “rigettarsi”. Espressione che tradotta non è nulla più che “datti una regolata”.
A fine giornata torno ad oziare su Twitter e tra le mie interazioni trovo il commento di un utente che non è nella mia cerchia di follower o di following. Per chi non è avvezzo al mezzo, non è una persona che io seguo, né lui segue me. Siccome il commento non era complimentoso, provo a chiedergli a cosa facesse riferimento, innescando una serie di botta e risposta che volta per volta permettevano alla mia incredulità di raggiungere livelli poche volte toccati.
Si inizia con “E magari tra le tue passioni anche gli amici dei picciotti” per poi continuare con “Sciacquati la bocca prima di parlare della gente del Nord che vi mantiene”, “Unitevi all’Africa, non ne possiamo più”, “Siete le solite merde, offendete Maroni”, “Arroganza meridionale”, “Sei la solita meridionale che merita di restare a casa a lavare le mutande, altro che ordine (dei giornalisti,ndr)”, “Noi non siamo connazionali, tu italiana, io padano”, “Del resto una giornalista calabrese si definisce da sola”, “Mi batterò in consiglio nazionale affinché abolisca voi pubblicisti, siete un peso per la categoria”
Ora, davanti a tale grettezza mentale non potevo che controbattere comunque con buona creanza, mai mi sarei abbassata al livello di colui che ho creduto fosse un qualunque esaltato leghista. Uno di quei mostri verdi creati da un manipolo di celoduristi travolti dal loro stesso sistema, ma con ancora l’approvazione di quella parte di base che senza formazione ed informazione vede solo verde!
Il riferimento a Maroni mi ha permesso di capire dove avesse intercettato il mio account e la sua follia digitale era la prova del suo celodurismo.
Quel suo aver citato con convinzione l’Ordine Nazionale dei Giornalisti mi ha, però, incuriosito ed ho fatto qualche ricerca su Google. Mi imbatto in un blog sul sito de l’Espresso, quello di Daniele Sensi. E leggo: “La querela è stata presentata nel maggio 2010. Ora il giudice deve decidere il rinvio a giudizio. Al tempo scrissi un post su un intervento di Roberto Fiorentini, ex direttore di Radio Padania, in cui dichiarava che la colpa per una sassaiola subita da una troupe della radio da parte di alcuni rom durante un sopralluogo in un campo fosse da attribuire a Gad Lerner perché li aveva aizzati contro la Lega”.
All’articolo Sensi allegò anche l’audio con le dichiarazioni di Fiorentini, ancora disponibili sul blog.
L’ex direttore di Radio Padania?! Non può essere, ho pensato, un direttore può anche avere in tasca la tessera di un partito, ma non si esprimerebbe in maniera così rozza ed incivile. E’ pur sempre un professionista. Torno su Google. Lo trovo candidato nel 2010 all’Ordine dei Giornalisti della Lombardia con la lista “Lista Civica Indipendente” guidata da Franco Abbruzzo e da Gianni De Felice, per la categoria “Consiglio Nazionale dei PROFESSIONISTI”.
I dubbi rimangono pochi, sembra proprio lui il Roberto Fiorentini che si batterà in Consiglio Nazionale affinché i pubblicisti non siano più un peso per la categoria e che prende fin troppo sul serio il suo mandato presso gli organi di informazione vicini alla Lega Nord, scimmiottandone i peggiori usi e costumi.
Se inizialmente ero incredula per il tenore della conversazione con quello sconosciuto, alla fine l’amarezza ha preso il sopravvento. Colui che dovrebbe essere un professionista, un uomo, un italiano e che usa la mente come fosse un pozzo nero, può essere in grado di svolgere un ruolo così importante e delicato come quello di operatore dell’informazione?!
Può questo Nord così lacerato e volgare essere davvero il simbolo di un Paese civile come l’Italia?!
Per una informazione libera al servizio dei cittadini, era il motto della lista che lo vedeva candidato.
Grazie a Daniele Sensi, vi posto la discussione completa. Io non sono riuscita a ricostruirla, credo che l’utente in questione mi abbia bloccato o qualcosa di simile. Clicca qui
Questo articolo, il post di Daniele e di tutti coloro che hanno ripreso la notizia ed hanno espresso indignazione sulla sua pagina Twitter, hanno portato Roberto Fiorentini a chiedere scusa, se mi sono sentita offesa. Il suo “se” rende nulle le sue scuse, ma ho ritenuto opportuno, per garbo, accettarle.
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