Quirico: non c'è nessuna rivoluzione, solo banditi
Il giornalista de La Stampa Domenico Quirico ritorna nella sede del giornale a Torino in una foto pubblicata sul profilo Twitter de La Stampa
Domenico Quirico prima di imbarcarsi su un volo di linea Alitalia per Torino all'aeroporto romano di Fiumicino, 9 settembre 2013
Domenico Quirico
Domenico Quirico con la moglie
Quirico: striscione giornalisti Piemonte 'Bentornato'
Domenico Quirico con Emma Bonino
La buca delle lettere con la copia del giornale 'La Stampa' all'ingresso dell'abitazione di Domenico Quirico a Govone, Cuneo
Emma Bonino (s), con l'inviato della Stampa Domenico Quirico (d-2), rapito cinque mesi fa in Siria, e la moglie, Giulietta, durante un incontro a palazzo Chigi
Il presidente del Consiglio, Enrico Letta, ha ricevuto questa mattina a Palazzo Chigi l'inviato della Stampa Domenico Quirico, rapito cinque mesi fa in Siria
L'arrivo di Domenico Quirico
Domenico Quirico accolto dal ministro Bonino
Liberato in Siria Domenico Quirico
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Liberato il giornalista Domenico Quirico
In Siria "non c'è nessuna rivoluzione, ma solo banditi". Lo sostiene Domenico Quirico, l'inviato della Stampa rientrato domenica proprio dalla Siria, dove è stato sequestrato per cinque mesi. "La rivoluzione non c'è più - insiste Quirico, ospite questa sera a Ballarò - e non c'è nessun progetto politico, ma solo banditi".
"Non so se sia stato pagato un riscatto per la mia liberazione, ma di certo se sono qui è per l'avidità" dei sequestratori. "Se anche lo sapessi - si limita ad aggiungere Quirico - sarei tenuto al segreto istruttorio che è stato posto su questa vicenda. Posso comunque dire che, se sono stato liberato, è per un sentimento diffuso come è, appunto, l'avidità".
(ANSA)
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