M5S e Letta bis, Giarrusso: “15 di noi con il Pd? E’ una boiata pazzesca”
Il vicecapogruppo al Senato risponde alle dichiarazioni di Sonia Alfano, sottolineando che "sta giocando con le nostre vite, mettendoci in difficoltà per accreditarsi presso chissà chi, il Pd o altri". Momenti cruciali per il Movimento 5 Stelle a Palazzo Madama
“Una boiata pazzesca, senza alcun fondamento”. Mario Giarrusso (M5S), vicecapogruppo al Senato, ha commentato così le dichiarazioni di Sonia Alfano, eurodeputata e presidente della Commissione antimafia al Parlamento europeo, secondo cui 15 senatori grillini sono pronti a entrare in una maggioranza di governo con il Pd. Un quadro confermato dalla deputata democraticaAlessandra Moretti in un’intervista ad Affari Italiani, anche se Giarrusso parla di “colpi di fine estate”.
“La Alfano sta giocando con le nostre vite, mettendoci in difficoltà per accreditarsi presso chissà chi, il Pd o altri”, ha spiegato il vicecapogruppo al Senato in un’intervista all’Adnkronos. “Sono notizie completamente false, non ci sono stati incontri con la Alfano, siamo in vacanza”. Il Movimento 5 Stelle sta intanto vivendo momenti cruciali a Palazzo Madama. Nella riunione di lunedì pomeriggio, alla vigilia della congiunta di martedì, ci saranno all’ordine del giorno tutti gli argomenti di polemica: dagli “strumenti di consultazione degli attivisti” alle riflessioni sulla legge elettorale e sulla comunicazione.
In caso di crisi di governo c’è comunque la possibilità di un dialogo con il Pd? “La linea è chiara e non cambia non faremo mai la stampella a Enrico Letta e al Pd”, ha precisato Giarrusso, che già settimana scorsa aveva escluso categoricamente un’alleanza con il Pd perché “come potremmo stare al governo con chi ci ha portati a queste condizioni?”. Fin dal primo momento, ha aggiunto, “noi abbiamo indicato la disponibilità per un governo che avesse come base il programma del Movimento 5 Stelle. Come è possibile pensare che entriamo in una maggioranza se non si riesce a raggiungere l’accordo su un punto minimo come la riforma della legge elettorale?”.
Un banco di prova su questo punto potrebbe essere l’inizio della discussione in Senato prevista per i prossimi giorni. “Noi vogliamo una legge elettorale che vada nella direzione indicata dai cittadini – ha risposto Giarrusso – mentre l’orientamento che sta prevalendo è di passare dal Porcellum a una porcata peggiore. Come si può dialogare con chi vuole riformare la Costituzione con un pregiudicato, con chi ci ha tenuto fuori dal gruppo che sta preparando la bozza per la riforma del regolamento del Senato, che ha un’importanza quasi pari a quella della Costituzione?”.
Il vicecapogruppo al Senato ha poi spiegato che “quando abbiamo chiesto di dare voce all’opposizione, ci hanno risposto che era rappresentata dalla Lega, mentre rimane fuori un movimento che rappresenta un terzo degli italiani”. E ha così concluso: “Allora tanto vale dare nuovamente voce ai cittadini anche se capisco quei colleghi che non si danno pace, visto che avevamo preso l’impegno con gli elettori di cambiare il sistema di voto“.
Il botta e risposta tra Alfano e Giarrusso segue di alcuni giorni l’avvertimento dell’ex capogruppo al Senato del Movimento 5 Stelle Vito Crimi. “Non ci saranno espulsioni“, ha precisato cercando di riportare ordine tra i suoi, “ma chi esprime opinioni polemiche deve dire pubblicamente che è contro l’alleanza con il Partito democratico o un Letta bis“.
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