giovedì 19 settembre 2013

Come parlare gratis al telefono e vivere felici

di  - Tutte le app e i software che ti consentono di comunicare senza spendere un euro. Con qualche trucco in più

Come parlare gratis al telefono e vivere felici

Bisogna dirlo subito: che si possa parlare, messaggiare con il proprio telefonino, comunicare in mobile insomma senza spendere un euro, è in generale possibile. Dipende infatti da quale rete si va ad utilizzare: se avremo a disposizione una rete Wi-Fi, e uno smartphone in grado di utilizzare questo protocollo comunicativo, il costo della nostra comunicazione sarà davvero zero.
GRATIS? - Altrimenti, se dovremo utilizzare la rete dati, qualcosa al nostro gestore pagheremo: ma sicuramente non in termini di credito da scalare per Sms e telefonate, soltanto il consumo del traffico dati che i gestori telefonici ormai offrono a forfait nei pacchetti di abbonamento, pacchetti diffusissimi. Insomma, l’occasione è proprio questa: quella di telefonare senza utilizzare il credito telefonico Sim, appoggiandosi ad un’altra rete rispetto a quella telefonica. Andandoci in ogni caso a guadagnare tantissimo perché un sms difficilmente è molto più grosso di un kilobyte e così, a meno che non iniziamo a mandare un ammontare immane di sms, l’utilizzo di queste nuove tecnologie per mandare messaggi difficilmente potrebbe avere  un qualche impatto in termini di consumo e, dunque, di costo.
QUANTO COSTA? - Stesso discorso per le telefonate, perché dai dati ufficiali di Skype risulta che un minuto di telefonata da Skype ad un numero mobile “pesa” circa un megabyte. E ipotizzando un pacchetto dati di 2 gb al mese, fanno più di 2000 minuti di chiamate all’unico costo del nostro forfait mensile al gestore – più, nel caso di Skype, il credito dell’applicazione se chiamiamo un telefono non Skype. Dunque riassumiamo: per chiamare “gratis” abbiamo bisogno di uno smartphone ad alta tecnologia, un piano dati favorevole (altrimenti, viaggiando sulla rete dati a credito, finiremmo per spendere moltissimo), e le applicazioni giuste. Vediamo insieme quali sono le applicazioni più utilizzate, famose, quelle che più ci possono aiutare per comunicare gratis.
SKYPE - La prima, e più famosa applicazione, è Skype. Nato nel 2003, la S blu di proprietà ormai di Microsoft che l’ha acquistata per oltre 8 miliardi di dollari conta una community di utenti da 663 milioni in tutto il mondo. L’intuizione fu geniale e pionieristica: mettere a disposizione per tutti gli utenti, e in maniera assolutamente free, i protocolli VoIP, Voice over Internet Protocol. Fra due utenti Skype (computer verso computer o mobile verso mobile) la comunicazione via testo o voce (e video) è assolutamente gratuita, ovvero costa soltanto l’infrastruttura (rete WiFi, rete dati: “L’uso di Skype su reti mobili 3G (EDGE, EV-DO e UMTS) prevede l’applicazione dei costi per il traffico dati, pertanto è consigliato un piano tariffario senza limiti o una connessione WiFi”,dice il sito ufficiale).
Non solo: Skype mette a disposizione il servizio SkypeOut, per cui ricaricando il nostro account con del credito possiamo utilizzare la rete Skype per comunicare con le normali reti telefoniche a prezzi competitivi, sopratutto quando si tratta di effettuare chiamate internazionali che con le normali reti andrebbero a costare moltissimo. Sul comparto sicurezza, a differenza di altre situazioni, c’è da stare tranquilli perché le chiamate e i dati utilizzati da Skype vengono codificati con standard crittografici professionali e sono a prova di bomba. Unica pecca, dunque, potrebbe essere il servizio non completamente gratuito, ma volendo investire 20 euro in credito Skype si avrà l’accesso ad un servizio che ha saputo convincere milioni di utenti.
WHATSAPP - E che, comunque, non è l’unica scelta né per le chiamate, né per gli Sms. Anzi, si potrebbe dire che questo acronimo sta per diventare storia passata, superato, triturato anzi, dal ciclone WhatsApp. WhatsApp è un’applicazione che crea una community di utenti iscritti fra i quali l’esperienza di comunicazione testuale diventa praticamente un’esperienza di Instant Messaging, simile al mai dimenticato Msn Messenger. Utilizzato dai giovanissimi, WhatsApp ha un miliardo di utenti e gestisce due miliardi di messaggi al giorno: per utilizzarlo bastano, al solito, un accesso alla rete internet – WiFi o rete dati – e l’applicazione, gratuita, che ci chiede semplicemente di creare un account utilizzando come nome utente il nostro numero di telefono.
La password è gestita in automatico, perché, si è scoperto dopo un episodio di “buco” della privacy dell’appliazione, trattasi semplicemente dell’Imei del nostro telefonino, numero di serie dunque, capovolto e cifrato secondo l’algoritmo MD5, da tempo bucato dagli hacker. Insomma, avendo a disposizione l’Imei di un telefono – facilmente individuabile avendo accesso anche momentaneo al dispositivo – si può bucare WhatsApp, il che è stato al centro dello scandalo della consigliera spagnola che è apparsa in un (suo) video porno trapelato: nel sito ufficiale WA tenta di rassicurare gli utenti, ma non dà moltissimi dettagli. Questo è stato solo l’ultimo di una serie di problemi di sicurezza che non hanno però minato il grande successo dell’applicazione.
VIBER - Abbiamo poi Viber, che ha più di 69 milioni di utenti registrati di iPhone e Android – e sono appena uscite le Beta per Blackberry e Windows Phone, Os dove l’applicazione finora non funzionava benissimo – e chestarebbe crescendo nella misura di più di 200.000 nuovi utenti al giorno. Il principio è sempre lo stesso: una community di iscritti che fra di loro possono comunicare in maniera del tutto gratuita se hanno un accesso alle reti ad alta velocità. Con Viber è possibile – come per WhatsApp – mandare fotografie ad alta definizione, inoltre nell’ultima versione (2.2.0.1344) è stata introdotta la messaggistica di gruppo: “Si possono ora mandare messaggi a gruppi di amici.
Condividere foto, link e invitare più amici ad unirsi alla conversazione”, oltre ad ulteriori cambiamenti minori. Attenzione però, raccomandazione da tener presente per tutti questi servizi: come ricorda HWFiles è sempre bene leggere le “privacy notes” perché tutto è scritto chiaramente.
  ’When you install the Viber App and register on the Site, you will be asked to provide your phone number and to allow us access to your iPhone address book’. In pratica si dà accesso pieno all’applicazione a tutti i contatti della nostra rubrica, che vengono memorizzati sui server Viber e utilizzati per notificare quando qualcno di essi diventa utente Viber, indicare chi di essi lo è già e visualizzare correttamente il nome e le informazioni quando i riceve una chiamata.
Dunque i dati che cediamo a queste terze parti sono davvero importanti.
FRING - Come Viber, anche su Fring è possibile la sincronizzazione con altri servizi di messaggistica istantanea: “ ICQ, Google Talk, Msn Messanger,Twitter, AIM, Yahoo! Messenger”. Come Skype, Fring permette di chiamare qualsiasi utente Fring registrato, e di usufruire del servizio Fring-Out, per chiamare reti fisse e mobili autonome.
Particolare attenzione è stata posta sul servizio videochiamata: “La funzione della videochiamata è stata implementata in maniera davvero eccezionale, infatti la qualità video viene regolata in automatico in base alla velocità della connessione, in modo da garantire sempre un servizio ottimale (almeno in via teorica)”, scrive lo specializzato Android Playa. All’offerta completa di Fring si aggiunge la possibilità di effettuare “chiamate HD”, ovvero comunicazione voce ad alta qualità in presenza di banda sufficiente, dell’applicazione Nimbuzz.
LE ALTRE - Rebtel funziona in maniera ancora simile: WiFi e 3G, ma di più, secondo Wikipedia, “creando numeri di telefono locale nel paese di partenza e in quello di arrivo e dirottando il segmento internazionale su protocollo VoIP”.
Inoltre non richiede l’attivazione di alcun account e permette di chiamare sulla rete ad alta velocità e gratuitamente qualsiasi altro utente Rebtel; non serve nemmeno aprire una rubrica separata o chissà cos’altro: se c’è una Wi-Fi attiva, o un altro sistema di comunicazone, Rebtel utilizza il dialer del nostro telefonino per chiamare attraverso la rete Wi-Fi. Ancora una volta, caricando del credito, si può usare la rete per chiamare reti mobili e fisse a basso prezzo. Vopium funziona in maniera simile, richiede la creazione di un account ma permette di chiamare, con la stessa App, anche utenti Skype e GTalk: la differenza è che il protocollo 3G non è supportato.
FREESMEE E JAXTR - Torniamo agli Sms. C’è la possibilità di inviarli del tutto gratis anche senza applicazioni come Skype. Ovviamente serve una connessione Wifi, e grazie a Freesmee possiamo inviare Sms totalmente gratuiti.
Come funziona: il programma si interfaccia con i vari servizi sms online (tipo gli Sms gratuiti di Tim.it e Vodafone) e di volta in volta utilizzando le credenziali in memoria utilizzerà questo database di possibilità per fornirci messaggi sempre gratis. JaxtrSms forniva un servizio totalmente gratuito di “Sms over Ip”, ma attualmente il sistema gratuito funziona solo “da Jaxtr a Jaxtr”, e al solito per mandare Sms a reti mobili normali serve caricare del credito: di più, per gli Sms non “interni” è necessario utilizzare la lingua inglese.




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