Austria: bracconiere fa strage, poi si uccide
Uccide tre agenti e un infermiere, poi si barrica per ore in una fattoria, infine si suicida dandosi fuoco
La polizia vicino alla fattoria dove si era barricato il bracconiere
Austria: bracconiere fa una strage, 4 morti. Polizia nella zona di Melk, in Bassa Austria
Tracce di sangue sul luogo della strage
La zona austriaca in cui un bracconiere ha fatto una strage uccidendo 4 persone
Carri armati vicino Melk, in Austria
Polizia austriaca
Un poliziotto austriaco
Polizia austriaca
Austria: killer ancora barricato in casa, spara su agenti
Il bracconiere austriaco che ha ucciso tre agenti e un infermiere prima di barricarsi nel suo maso, e' stato trovato morto nella fattoria. Lo ha reso noto la polizia austriaca riferendo che l'uomo si e' suicidato, dandosi fuoco. Il corpo e' stato rinvenuto carbonizzato dopo una perlustrazione nel suo podere, nei pressi di Melk, durata circa 5 ore. Dalle 17,30 di ieri, dopo che si era udito un colpo d'arma da fuoco, non c'erano stati piu' segnali.
E' stata la passione per le armi e per la caccia a spingere un autotrasportatore austriaco - Alois H. di 55 anni - a una sanguinosa e folle fuga con un ostaggio, durante la quale ha ucciso tre agenti di polizia e un infermiere volontario della Croce rossa. L'Austria è sotto shock. Da tempo la polizia stava indagando su numerosi casi di bracconaggio registrati ad Annaberg, una zona boschiva e poco abitata nel sudovest della Bassa Austria. E' arrivata una segnalazione e così una pattuglia dei reparti speciali 'Cobra' ha istituito nelle vicinanze un posto di blocco. Vedendo i poliziotti, il bracconiere ha perso la testa e ha aperto subito il fuoco, per poi nascondersi nel bosco. Dopo circa 50 minuti, quando un'ambulanza è intervenuta sul posto per soccorrere i poliziotti, il bracconiere ha sparato anche ai soccorritori, uccidendo l'autista dell'ambulanza, un volontario della Croce rossa di 70 anni. Uno dei due poliziotti feriti è morto poco dopo il ricovero in ospedale. Il killer ha poi proseguito la sua fuga a piedi.
Dopo alcuni chilometri ha incrociato un'altra pattuglia e ha sparato di nuovo, uccidendo con un colpo alla testa un altro agente. L'uomo ha poi preso in ostaggio il secondo poliziotto ed è fuggito con l'auto della polizia verso la sua fattoria, che si trova a Grosspriel, nei pressi di Melk, a circa 70 chilometri di distanza. Durante il viaggio, oppure appena arrivato sul suo proprietà, l'uomo ha ucciso anche il suo ostaggio e nascosto il cadavere e l'auto nel fienile. Dall'alba un centinaio di uomini dei reparti speciali di polizia hanno circondato il maso, senza però essere riusciti a stabilire un contatto. Dalla sua abitazione il killer ha più volte sparato sugli agenti che circondavano il podere.
L'uomo sarebbe in possesso di un vero e proprio arsenale d'armi. Nel pomeriggio gli agenti del 'Cobra' hanno trovato l'auto e la salma del loro collega. A questo punto è stato revocato anche il silenzio stampa che era stato imposto per non mettere a rischio la vita dell'ostaggio. Mentre sul posto arrivavano anche alcuni blindati dell'esercito austriaco. Nel frattempo sono trapelate le prime informazioni sull'aggressore. Alois H. è un autotrasportatore di 55 anni che vive da solo nella sua grande, vecchia fattoria. L'uomo è in possesso della licenza di caccia e del porto d'armi e finora non ha avuto problemi con la giustizia. Alla domanda dei cronisti perché l'uomo cacciasse di frodo, un portavoce della polizia ha risposto che "nella sua riserva di caccia non c'erano cervi".
Dalla sua fattoria, durante l'assedio, il killer ha chiamato al telefono un amico. "Mi ha detto di essere il bracconiere di Annaberg", ha racconta l'uomo al quotidiano Kronen Zeitung. Avrebbe anche detto di essere stato ferito all'addome dalla polizia: "Ma questo ormai non importa più nulla, tanto non mi prenderanno", avrebbe aggiunto Alois H., confessando di aver già ucciso il suo cane 'Burgi', un pastore tedesco. Nel pomeriggio è stato sentito un singolo colpo di arma da fuoco, poi più nulla. E quando ormai era sera inoltrata, decine di uomini delle unità speciali sono penetrati nella fattoria e hanno iniziato a perlustrare ogni singolo vano delle numerose costruzioni del podere.
(ANSA)
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