"Gli allievi devono avere estrema apertura nei confrontidell'insegnamento, apertura di cuore e di mente. Solo allora l'insegnamento può essere trasmesso con efficienza".
[André Nocquet]
Ci occupiamo quest'oggi di tracciare i tratti storici di un personaggio che ha notevolmente influenzato il modo di fare Aikido in occidente, e molto soprattutto qui in Italia.
Ci riferiamo ad André Nocquet Sensei, uno dei primi occidentali che ricevettero insegnamenti in Giappone in modo diretto da O' Sensei.
Molti nostri Insegnanti attuali sono stati quindi suoi allievi, e possiamo così affermare che anche parte della sua visione dell'Aikido e della sua didattica stia ancora oggi vivendo in molti dei nostri Dojo.
André Nocquet nacque in Francia il 30 luglio del 1914.
Da giovane si interessò alla lotta greco-romana, ma presto fu iniziato alla pratica del Jujutsu in Israele, nel 1937, sotto la diretta supervisione del famoso Professor Moshé Feldenkrais (l'ideatore del omonimo metodo di consapevolizzazione del movimento che abbiamo già correlato all'Aikido sul nostro Blog, al seguente link)
Più tardi Mikonosuke Kawaishi giunse per insegnare al Dojo diFeldenkrais e Nocquet divenne il suo diciassettesimo studente.
Nel 1954, Nocquet fu incoraggiato daTadashi Abe di recarsi in Giappone per conoscere direttamente Morihei Ueshiba e studiare all'Aikikai Hombu Dojo.
Nocquet si fermò per i successivi tre anni (1955-57), vivendo nel Dojo.
Insieme a Terry Dobson, egli fu al tempo uno dei due unici stranieri ad avere avuto il privilegio di una simile esperienza. Questo fu un periodo non semplice per lui come occidentale, proprio perché non c'erano praticamente altri praticanti non giapponesi al tempo.
Durante la permanenza iniziale di Nocquet all'Hombu Dojo, egli fu l'unico uchi deshi.
Più tardi invece, anche Nobuyoshi Tamura e Masamichi Noro vi presero residenza.
Nocquet e Tamura raggiunsero entrambi il grado di 1º dannello stesso periodo, allenandosi insieme in modo prolungato.
Ritornò in Francia nell'estate del 1958.
Egli praticò a lungo con Tadashi Abe Sensei, quando più tardi questi lo raggiunse.
Fra il 1959 ed il 1960 Abe ritornò in Giappone, lasciando insegnare a Nocquet Aikido in Francia.
Quest'ultimo fondò il "Groupe Historique Aikido André Nocquet"(G.H.A.A.N.) nel 1988, al di fuori della Fédération Française d'Aïkido et Budo (F.F.A.B.) capeggiata al tempo da Tamura Sensei.
Questa struttura gli diede la possibilità di insegnare in modo autonomo, anziché partecipare all'organizzazione tecnica dellaF.F.A.B..
Dopo la sua scomparsa, avvenuta il 12 marzo del 1999, Nocquet lasciò la direzione tecnica del suo Gruppo a quattro dei suoi allievi più esperti (sesti dan): Jo Cardot †, Claude Gentil, Claude Cébillee Hervé Dizien.
Ad André Nocquet fu conferito l'8º dan dall'Aikikai Honbu Dojo, uno dei gradi più elevati mai ottenuti da un occidentale.
Egli ci ha lasciato numerosi scritti, fra i quali vogliamo ricordiamo:
- "O'Sensei Morihei Ueshiba: Presence and Message" (1975), originariamente pubblicato in francese nel 1975 come "Présence et Message" e successivamente tradotto in inglese nel 1994 da Robert Cornman. Una collezione di riflessioni sulla filosofia del Fondatoredell'Aikido, insieme a circa 80 fotografie di Morihei Ueshiba,Kisshomaru Ueshiba, Koichi Tohei, ed altri;
- "Aikido: Heart and Sword" (1991) originariamente pubblicato in francese nel 1991 come "Le Coeur Épée" e successivamente tradotto in inglese nel 1996 da Aiki News. L'Autore si allenò intensivamente in Giappone, e questo libro contiene alcune delle sue percezioni in merito agli isegnamenti di O' Sensei, e le basi dello spirito dell'Aikido.
Attualmente molti di noi stanno avendo la possibilità di concedersi una breveAiki-vacanza studio in Giappone, nella quale allenarsi un po' sultatami, e fare piacevole turismo nel paese del Sol Levante...
Per alcuni il biglietto è ancora costoso ed il viaggio lungo, ma sapendo scegliere bene i tempi ed i mezzi più indicati a sé, questa esperienza si è resa al giorno d'oggi veramente alla portata di tutti.
Riflettiamo insieme sul fatto che nel 1954 non era esattamente così:André Nocquet andò solo in un Paese straniero molto diverso dal proprio, per giunta che aveva appena perso la Seconda Guerra Mondiale e che poteva non vedere esattamente di buon occhio un occidentale che cercava di vestire i panni più tradizionali del Giappone!
Andare in Giappone poteva significare viaggi di una parecchi giorni in nave, o di qualche mese via terra.
Lingua, usi e costumi di quei luoghi erano pressoché ignoti in occidente alla gente comune.
Oggi se abbiamo dei dubbi sulle referenze di un Insegnante, lo cerchiamo su YouTube, un tempo non si poteva, era necessario rischiare!
Noquet Sensei ebbe il coraggio pionieristico di vivere una simile esperienza e di aprire quindi a molti altri la possibilità di seguire le sue orme.
Egli fu uno dei primi occidentali a riportare in patria l'insegnamento ricevuto direttamente dal Fondatore dell'Aikido in persona.
A nostro dire, la gratitudine per la sua opera dovrebbe essere qualcosa di permanente nelle generazioni di Aikidokache ora praticano regolarmente, così come in quelle che verranno.
Egli ci ha lasciato numerosi scritti, fra i quali vogliamo ricordiamo:
- "O'Sensei Morihei Ueshiba: Presence and Message" (1975), originariamente pubblicato in francese nel 1975 come "Présence et Message" e successivamente tradotto in inglese nel 1994 da Robert Cornman. Una collezione di riflessioni sulla filosofia del Fondatoredell'Aikido, insieme a circa 80 fotografie di Morihei Ueshiba,Kisshomaru Ueshiba, Koichi Tohei, ed altri;
- "Aikido: Heart and Sword" (1991) originariamente pubblicato in francese nel 1991 come "Le Coeur Épée" e successivamente tradotto in inglese nel 1996 da Aiki News. L'Autore si allenò intensivamente in Giappone, e questo libro contiene alcune delle sue percezioni in merito agli isegnamenti di O' Sensei, e le basi dello spirito dell'Aikido.
Attualmente molti di noi stanno avendo la possibilità di concedersi una breveAiki-vacanza studio in Giappone, nella quale allenarsi un po' sultatami, e fare piacevole turismo nel paese del Sol Levante...
Per alcuni il biglietto è ancora costoso ed il viaggio lungo, ma sapendo scegliere bene i tempi ed i mezzi più indicati a sé, questa esperienza si è resa al giorno d'oggi veramente alla portata di tutti.
Riflettiamo insieme sul fatto che nel 1954 non era esattamente così:André Nocquet andò solo in un Paese straniero molto diverso dal proprio, per giunta che aveva appena perso la Seconda Guerra Mondiale e che poteva non vedere esattamente di buon occhio un occidentale che cercava di vestire i panni più tradizionali del Giappone!
Andare in Giappone poteva significare viaggi di una parecchi giorni in nave, o di qualche mese via terra.
Lingua, usi e costumi di quei luoghi erano pressoché ignoti in occidente alla gente comune.
Oggi se abbiamo dei dubbi sulle referenze di un Insegnante, lo cerchiamo su YouTube, un tempo non si poteva, era necessario rischiare!
Noquet Sensei ebbe il coraggio pionieristico di vivere una simile esperienza e di aprire quindi a molti altri la possibilità di seguire le sue orme.
Egli fu uno dei primi occidentali a riportare in patria l'insegnamento ricevuto direttamente dal Fondatore dell'Aikido in persona.
A nostro dire, la gratitudine per la sua opera dovrebbe essere qualcosa di permanente nelle generazioni di Aikidokache ora praticano regolarmente, così come in quelle che verranno.
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