giovedì 12 settembre 2013

A furor di popolo! E' arrivato il momento di far ascoltare la voce della cittadinanza.



                                        A furor di popolo.

                                   lettera aperta a Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio


Cari Grillo e Casaleggio,
                                      chi scrive è un cittadino della Repubblica Italiana, un soggetto politico pensante, un sostenitore del M5s e uno degli 8.883.000 italiani che il 25 febbraio 2013 ha votato per il movimento con la convinzione, la passione, la speranza e la certezza che quel voto sarebbe servito a restituire la dignità alla nazione cambiando le cose.
Sappiamo tutti come la situazione si è evoluta da allora fino a oggi. Ed è sotto gli occhi di tutti l'effetto dirompente del movimento nelle istituzioni della Repubblica.
Ma sono sfiancato, sfibrato, sfranto, soprattutto sgomento davanti all'ennesimo balletto organizzato dall'impresentabile attuale classe dirigente, sia quella politica che istituzionale. Nonostante la magistratura si sia espressa in maniera definitiva, dopo ben undici anni di regolare processo, nel corso del quale all'imputato Berlusconi sono state concesse tutte le garanzie formali di difesa nel pieno rispetto delle leggi sancite dallo Stato di Diritto, la volontà di quella parte delle istituzioni che rappresenta la Legge non viene applicata.
Quella che appare una vergognosa pantomima orchestrata dal PD e dal PDL al fine dichiarato di aggirare la legge, sottraendo un delinquente pregiudicato all'applicazione di una sentenza definitiva, sta gettando la maggioranza della popolazione italiana pensante in uno stato di grave depressione collettiva.
Diventa quindi, oltre che un impegno civico, etico, morale, politico, un vero e proprio imperativo categorico, fare ciò che è possibile fare, nel pieno rispetto delle norme consolidate, affinchè vengano rispettati i principi fondanti dell'ordinamento giuridico posti come base della convivenza civile.
Chi ha votato per il M5s, in questo momento, non sa che cosa fare, se non prendere atto della propria impotenza.
Chi ha votato per il M5s, in questo momento, si rende conto che la propria volontà espressa in termini elettorali, non ha alcun valore.
Chi ha votato per il M5s, ai quali aggiungo la stragrande maggioranza delle persone ingenue e per bene che hanno votato sia per il PD che per la Lista Monti, pensando di star dando un voto anche contro la delinquenza e la corruttela diffusa, si rende conto che il proprio voto è stato inutile, non è servito a niente.
Abbiamo bisogno di un lampo di intelligenza civica collettiva.
Perchè ce lo chiede l'Europa.
Abbiamo bisogno di sentire e di sapere che noi italiani, in quanto cittadinanza nazionale, accomunati dall'idea di un bene condiviso, abbiamo il diritto di pretendere che si esca immediatamente dal degrado sconcio nel quale siamo precipitati e si consenta l'applicazione della Legge.
Abbiamo bisogno di comprendere come riuscire a far valere la nostra legittima aspirazione di persone normali e comuni.
Abbiamo bisogno di far sapere a tutta l'Europa che la cittadinanza italiana è ormai matura e pienamente in grado di far applicare la Legge secondo i parametri garantiti dalla nostra Costituzione e da tutti gli accordi continentali sottoscritti dagli altri 27 paesi dell'Unione Europea alla quale orgogliosamente apparteniamo.
Abbiamo bisogno di mostrare e dimostrare all'intera Europa che siamo capaci di gestirci come nazione.
Nell'ottobre del 2011 il senatore Berlusconi è stato defenestrato in seguito alla pubblicazione di un articolo sul Financial Times, la cui copertina titolava "Nel nome di Dio vattene!".
Incapaci di farlo noi, abbiamo subìto lo schiaffo dell'ennesimo consueto intervento straniero.
Nelle elezioni politiche dello scorso febbraio, il suo partito, il PDL, ha perso le elezioni con una diminuzione di consensi pari a - 48% del suo elettorato.
I partiti attualmente al governo lo hanno fatto rientrare in gioco da una finestra non prevista dagli investitori internazionali, i quali si sono dileguati abbandonandoci al nostro destino, accelerando il collasso dell'economia nazionale, già molto provata e disagiata.
Il 30 Luglio 2013, la Corte di Cassazione ha legiferato contro Berlusconi confermando la condanna della Corte di Assise, confermando la condanna della Corte d'Appello, e quindi rendendo tali sentenze legalmente e inoppugnabilmente definitive.
Il paese è sgomento accorgendosi che non esiste nessuna possibilità di applicazione della Legge in seguito a manovre che appaiono poco chiare e ambigue in seno al Parlamento.
Chi ha votato per il M5s e tutte le persone per bene che hanno votato anche per altri partiti, in questo momento così burrascoso per la nazione, sentono il bisogno di una via d'uscita verso un nuovo Risorgimento nazionale.
Ciò che sta accadendo è inaudito, per l'intero continente europeo.
Mi appello quindi a voi, in quanto legittimi leader politici del movimento che rappresenta e sintetizza la volontà di quasi 9 milioni di italiani, per formularvi la domanda che molti si pongono: "che fare?"
Come? Quando?
Questo appello è un'iniziativa personale e indipendente e vale uno: il sottoscritto.
E' arrivato il momento di mostrare e dimostrare che quei milioni di voti hanno un Senso Civico.
E possono contare per davvero.
Lo suggerisce anche Papa Francesco. Lui la chiama "La forza della coscienza".

Grazie per l'attenzione.

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