Informatica statunitense (n. Wausau, Wisconsin, 1975). Laureatasi in Sistemi simbolici e specializzatasi in Informatica presso la Stanford University, si è dedicata allo studio dei sistemi di intelligenza artificiale, ricevendo una laurea honoris causa nel 2009 dall’Illinois institute of technology.
Dopo avere collaborato presso il laboratorio di ricerca della società di servizi finanziari UBS a Zurigo e l’istituto di ricerca SRI international di Menlo Park (California), è stata il primo ingegnere donna a lavorare per Google (1999), dove si è occupata dello sviluppo delle interfaccia utente, contribuendo alla nascita del motore di ricerca e al perfezionamento di servizi quali Google Maps, Google Earth, Google News e Gmail. Dal luglio 2012 ricopre la carica di presidente e amministratore delegato di Yahoo!
E' il ritrattino di Marissa Mayer dell'enciplopedia Treccani, 21° posto nella classifica 2012 delle 100 donne più potenti del mondo proposta da Forbes.
Chi la conosce dice che niente la ferma, del resto lo rivendica anche lei.
Capelli biondi e occhi azzurri, appassionata di tecnologia e ben inserita nell'ambiente professionale delle web company, in Google ebbe solo una battuta d'arresto dopo il ritorno nella compagnia del fondatore Larry Page, e forse è anche per questo che quando le è arrivata la proposta del board Yahoo di diventare l'amministratore delegato della compagnia ha colto l'occasione al volo.
Anche se l'offerta arriva in un momento speciale, come lei stessa ha sottolineato parlando con entusiasmo della sua gravidanza, perchè all'epoca Marissa Meyer è incinta di sei mesi .
Un caso invece l'aveva portata a Google.
Narrano le biografie che anche se stato il corso universitario di scienze informatiche ad affascinarla e a cambiare la sua vita, un ruolo importante sembra averlo giocato anche il caso. Dopo la laurea, mentre valutava le offerte di lavoro inviate alla sua casella di posta elettronica e cestinando molti messaggi senza nemmeno leggerli, arrivata all’ennesima mail per errore sembra che abbia premuto il pulsante spazio al posto di cancella: era la proposta di un colloquio da Google.
Durante i suoi primi mesi in Yahoo! molti pettegolezzi (invidia?) per la sua decisione di non badare a spese per mettere a proprio agio i dipendenti in questi tempi di ristrettezze, nello stile grandioso ereditato da Google: cibo e bibite gratis, luci accese fino a tardi, nuovi smartphone in regalo per tutti.