L'ottava meraviglia del mondo, André the Giant, con i suoi 2,24 metri di altezza per 236 kg di peso, veniva spesso chiamato "il gigante gentile", per via che - nonostante le sue dimensioni terrificanti potessero far pensare diversamente - il buon André era solito essere molto affabile e cordiale con tutti, in particolare i suoi fan più piccoli.
Ma per i suoi colleghi, spesso, le cose non andavano così, soprattutto se per qualche motivo non gli andavi a genio o se eri un "rookie" alle prime armi ma con una arroganza senza fine o anche peggio. A quel punto il "gentle giant" diventava un gigante arrabbiato... e come dice Bruce Banner interpretato da Bill Bixbi "non vi piacerebbe vedere come è da arrabbiato"
Ci sono tante storie in merito al caratterino di Roussimof sul ring, da Bam Bam Bigelow che subì un vero e proprio massacro sul quadrato (ma che anni dopo ricorderà il fatto con un sorriso, sostenendo che la sua attitudine era sbagliata e che André lo aveva giustamente rimesso in riga), a Ivan Putski e persino "Macho Man" Randy Savage, reo di ungersi troppo di olio abbronzante.
La storia che segue riguarda invece un'altra leggenda del quadrato: Jake "The Snake" Roberts.
Jake ed André ebbero una rivalità sul finire degli anni 80, incentrata sulla presunta paura del gigante nei confronti dei serpenti, tanto che alla Royal Rumble del 1989 si autoeliminò per non dover avere a che fare con il rettile. Non solo, una volta giunto a mettere il suo amico che striscia intorno al collo del mastodontico wrestler, Jake fu testimone di un "infarto" avuto nientemeno che sul ring! Ma al di fuori della storyline - che fu tra le più divertenti e meglio costruite di quel periodo - c'era davvero un pò di acredine tra il francese e l'uomo dei serpenti, che in comune con il collega aveva un carattere sicuramente non facilissimo.
Proprio durante questo feud, e precisamente poco dopo il citato angle del "colpo al cuore", i due si trovarono faccia a faccia a Los Angeles, dove Roberts fu costretto a subire 15 minuti di pura tortura, con André totalmente non collaborativo e anzi aggressivo nei suoi confronti.
Al ritorno nel backstage, nonostante i ripetuti tentativi di dissuasione da parte degli agenti della WWF dell'epoca, Roberts, incavolato nero, chiese subito dove fosse il gigante per chiedere spiegazioni di quel comportamento non professionale.
Roberts lo trovò nello spogliatoio, calmo come se nulla fosse, mentre procedeva a togliersi gli abiti da ring.
"André, ma che diavolo hai fatto? Questa nostra rivalità può portarci un sacco di soldi, ma non così! Non posso scontrarmi con te e diventare un jobber che le prende e basta! Là fuori il pubblico si sentiva in pena per come mi hai trattato... questo non è quello che volevo, e non è quello che farò!"
Parole molto dure e dirette, rivolte ad uno dei leader dello spogliatoio e leggenda in ogni federazione di wrestling del pianeta.
André sorrise, si rivolse verso il collega e disse semplicemente "ok Boss, va bene! Faremo come dici tu!".
Come affermò Jake a "The Snake Pit", quello di André era solo un test. Non era del tutto sicuro che Jake fosse un wrestler con la testa a posto, che potesse in qualche modo mancare di rispetto a lui ed al business.
Ma quell'impeto, nello spogliatoio, gli fece capire che Jake era "uno dei ragazzi", uno a posto... e la loro rivalità continuò senza problemi.
Non solo, durante un match il serpente si avventò sul francese, infilando diritto le sue zanne nella pasciuta spalla del gigante. Preoccupato di prenderle di santa ragione, Roberts si precipitò nel backstage, trovando "Ravishing" Rick Rude che gli toglieva il serpente mentre André rideva dicendo "cavolo, ne aveva di fame!". Poi, senza alcun cerotto e senza rancore verso The Snake, si diresse con i ragazzi a bere qualche birra.
Al massimo, Roberts poteva avere paura, quella si, di una brutta abitudine di André: la sua personale vendetta sul ring, quando lo chiudeva all'angolo e dava "fuoco" ai suoi micidiali peti lunghi mezzo minuto...
Il Vostro Sempre (poco) Umile Maestro Zamo
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