lunedì 10 marzo 2025

“SVUOTARE GLI ARSENALI RIEMPIRE I GRANAI“

 


Piazza Barberini (Roma) sarà la piazza alternativa a quella di Michele Serra e de La Repubblica.


Di seguito l'appello. Facciamo girare.


UNA PIAZZA PER LA PACE


“SVUOTARE GLI ARSENALI RIEMPIRE I GRANAI“


Con le parole del Presidente partigiano Sandro Pertini proponiamo a tutte e tutti di ritrovarci il 15 marzo a Roma in piazza Barberini alle ore 15, una piazza di pace per riaffermare la richiesta di cessate il fuoco in Ucraina e una netta contrarietà al piano di riarmo “Rearm Europe” approvato dal Consiglio europeo con l’assenso anche del governo italiano. 


Non parteciperemo alla piazza lanciata da un quotidiano che ha sostenuto in questi anni posizioni belliciste. 


Non ci facciamo arruolare da chi ha sostenuto la guerra in Ucraina in nome dei diritti dei popoli oppressi ma ha fatto da scorta mediatica al genocidio di Netanyahu contro i palestinesi a Gaza. 


Non andremo a sventolare una bandiera a sostegno di chi ha scelto la via della guerra e dell’economia di guerra, dei governi europei che sostengono Israele e hanno trattato da terrorista Ocalan e il movimento di liberazione curdo. 


E’ la stessa Fortezza Europa che porta la responsabilità del migranticidio nel Mediterraneo e che ha normalizzato le estreme destre. 


Questa Europa – quella del Patto di Stabilità e del piano di riarmo – non ci rappresenta. 


La Commissione e i governi europei hanno condiviso con Biden la scelta della guerra “fino alla vittoria” e oggi obbediscono al diktat di Trump sull’aumento della spesa militare. Il piano di Ursula von der Leyen – incentrato su un enorme programma di riarmo tedesco – rappresenta anche dal punto di vista simbolico la rottura con gli impegni solennemente assunti dopo la seconda guerra mondiale e la vittoria sul nazifascismo pagata con milioni di morti. 


L’Europa già destina 360 miliardi all’anno in spese militari. 


L’Europa che decide di spendere 800 miliardi aggiuntivi in armi, che comprerà per gran parte dagli USA, dovrà tagliare ulteriormente il proprio stato sociale già duramente colpito dall’austerità neoliberista. 


Al malessere sociale si risponderà con la repressione come prefigura in Italia il decreto sicurezza. 


Il furto dei fondi di coesione per finanziare la spesa militare colpirà le aree deboli come il nostro meridione. 


La virilità della guerra si accompagna al rilancio del patriarcato. 


L’Europa di Maastricht, fondata sull’ideologia ordoliberista non sui principi della nostra Costituzione, passata per la pratica feroce dell’austerità, approda sulla sponda opposta a quella di pace che era stata evocata dall’europeismo democratico. 


A Helsinki 50 anni fa, nonostante il Muro, si tenne una conferenza che produsse accordi di pace, cooperazione, diritti. 


Oggi è il momento di costruire la pace, invece di continuare ad alimentare il conflitto. 


L’UE dovrebbe subito assumere una iniziativa come fu quella di Helsinki per garantire disarmo, pace e sicurezza comune nel nostro continente. 


Noi proponiamo di ritrovarci a Roma in un’altra piazza, per la pace e contro il riarmo. 


Una piazza che senza ambiguità esprima il dissenso, l’indignazione e l’opposizione alle scelte della Commissione Europea, del Consiglio Europeo e anche del governo italiano. 


Una piazza da riempire con le bandiere della pace, con quelle dei popoli palestinese e curdo traditi dall’Europa reale, da tanti cartelli e striscioni che esprimano il ripudio della guerra.


Firme:


Mirella Acconciamessa

Maurizio Acerbo

Paula Amadio

Carmine Amoroso

Cesare Antetomaso

Gianluca Arcopinto

Pier Giorgio Ardeni

Ciccio Auletta

Giovanni Barbera

Franco Bartolomei

Elena Basile

Giuliana Beltrame

Gioia Benelli

Franco Berardi Bifo

Paolo Berdini

Marco Bersani

Paolo Bertolozzi

Piero Bevilacqua

Gianfranco Bocchinfuso

Ginevra Bompiani

Marina Boscaino

Stefania Brai

Benedetta Buccellato

Antonella Bundu

Enrico Calamai

Valentina Carnelutti

Loris Caruso

Eliana Como

Giorgio Crisafi

Natale Cuccurese

Raffaele D’Agata

Angelo d’Orsi

Massimo Dapporto

Antonietta De Lillo

Luigi De Magistris

Fabio De Nardis

Marco Dentici

Maria Teresa De Vito

Paolo Favilli

Franco Ferrari

Paolo Ferrero

Eleonora Forenza

Francesca Fornario

Fabio Frosini

Stefano Galieni

Gabriella Gallozzi

Roberto Giuliani

Giovanni Greco

Andrea Gropplero

Paola Guazzo

Alexander Hobel

Luciano Iacovino

Antonio Ingroia

Silvia Innocenzi

Nicola Lanza

Raniero La Valle

Francesca Lacaita

Lelio La Porta

Maria Lenti

Guido Liguori

Fabiomassimo Lozzi

Salvatore Maira

Lucio Maniscalco

Afra Mannocchi

Laura Marchetti

Elena Mazzoni

Matteo Mauri

Sandro Medici

Monica Mercantini

Raul Mordenti

Roberto Morea

Corrado Morgia

Serafino Murri

Roberto Musacchio

Pasqualina Napoletano

Roberto Niccolai

Moni Ovadia

Rita Pedonesi

Nicola Perrone

Riccardo Petrella

Lucia Petrillo

Giuseppe Piccioni

Nicoletta Pirotta

Costanza Quatriglio

Leonardo Ragozzino

Chiara Rapaccini

Ali Rashid

Jacopo Ricciardi

Cristina Rinaldi

Rosa Rinaldi

Marta Rizzo

Massimo Rossi

Francesco Rubini

Giovanni Russo Spena

Yousef Salman

Giovanni Saulini

Vito Scalisi

Paola Scarnati

Giancarlo Scotoni

Fabio Sebastiani

Patrizia Sentinelli

Roberta Sforza

Piero Soldini

Patrizia Sterpetti

Francesco Sylos Labini

Marco Trasciani

Stefania Tuzi

Vauro

Silvia Vessella

Daniele Vicari

Sergio Zampini


#15marzo

Giovanni Barbera 

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